Racconti su due ruote....

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Messaggioda Mix » 17 gen 2010 13:31

FA-VO-LO-SO!!!

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cts

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Messaggioda cts » 17 gen 2010 14:50

:D :D :D COMPLIMENTI ALL'AUTORE!!! :D :D :D

p.s.: ho formattato io il post per renderlo più leggibile.

emanuele

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Messaggioda emanuele » 21 gen 2010 19:11

Nico Cereghini, ovvero:

Casco ben allacciato; luci accese anche di giorno e prudenza SEMPRE!


Ha scritto il seguente editoriale per moto.it:
http://www.moto.it/news/in-moto-si-cade.html

Leggetelo.
Se sei incerto, frena, cogl*one!
- Loky di Shiveritalia

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Messaggioda Mix » 22 gen 2010 02:10

Anche questa ottima serie di consigli e' un "Racconto su due ruote", ma sarebbe adatto pure a La strada non e' un posto per correre.
Beh, lasciamolo qua', l'importante e' che venga letto affinche' sensibilizzi anche chi di cadute ne ha fatte ben poche.

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Messaggioda uciano » 01 apr 2010 18:30

Di motociclisti, esistono 2 categorie, quelli che sono già caduti e quelli che devono ancora cadere :lol:

Motta

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Messaggioda Motta » 01 ago 2011 10:33

Vorrei fare una ulteriore considerazione alla rubrica "Come reagiscono i motociclisti ai miei saluti" inserita da Cts ad inizio post......o meglio....in questo caso la chiamerei "Il diverso trattamento che ti riservano i motociclisti quando guidi uno scooter o una motocicletta"......dato che sono diventato anche mucchista (BMW R1200RT), questo ho notato circolando in strada.....

Fino a settimana scorsa: guido Peugeot Satelis 400, quando incontro altri motociclisti (indifferente che siano scooter o moto) saluto sempre, a volte contraccambiano ma rare volte sono i motociclisti a salutare per primi.

Da sabato: guido BMW, se non lo faccio prima io salutano gli altri motocilisti, ma non solo se ti incrociano dalla corsia opposta, anche quando ti superano e, ancora più incredibile, ti salutano anche se sei fermo a lato strada.
Gli scooter (di tutte le dimensioni) non salutano mai...e neanche contraccambiano il saluto, in due giorni ne ho incontrati tanti, ma nessuno ha salutato!
La categoria dei motoclisti che anch'essi non salutano ne contraccambiano sono i customisti/chopperisti.

Come metodo di saluto, qui al nord ho sempre visto usare la mano con dito indice alzato, a volte si saluta con il piede, il lampeggio è solo per indicare la presenza di pattuglie o autovelox.......a proposito, se in moto prendo una multa con l'autovelox la posso contestare?.....non mi ha mica rilevato il......motovelox :mrgreen: :mrgreen: ...battutaccia....

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Messaggioda cts » 01 ago 2011 23:21

Sì, bisogna ammettere che motociclisti e scooteristi sono davvero diversi anche nei saluti... possiamo riempire due pagine di topic sui diversi comportamenti degli uni o degli altri, ma ricordati che spesso un motoscooterista è un (ex) automobilista, mentre spesso un motociclista è un vero e puro appassionato (con tutto quello che ne consegue in entrambe le tipologie).
Io saluto sempre tutti, ma vengo contraccambiato pochissime volte... pazienza, non è un problema mio, ma di chi valuta le persone per quello che hanno tra le gambe e non in testa...
:mrgreen: :mrgreen: battutaccia 2

edit: ti ho cambiato nel profilo la moto posseduta, va bene così?

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Messaggioda Motta » 01 ago 2011 23:35

Grazie Cts, ma fino a quando sarà in mio possesso (e chissa per quanto ancora....), nel profilo lascio entrambe le moto....ri-cambio.

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Re: Racconti su due ruote....

Messaggioda cts » 22 dic 2012 15:18

Perché le donne in moto sono meglio dei motociclisti maschi

Lo so che sto scrivendo un'eresia che farà sobbalzare sulla sedia i durissimi motociclisti-macho, quelli barbuti e muscolosi tutti di un pezzo, ma più frequento la strada e più mi accorgo che mi piace maggiormente il modo che hanno le donne di interagire con il mezzo che hanno tra le gambe... ( :mrgreen: ...ehm... ancora una volta mi sono accorto di avere scritto una cosa equivoca...).... rispetto ai loro colleghi maschi.

Eccovi quindi i motivi per i quali io ritengo che le donne in moto siano superiori ai motociclisti maschi
(me compreso poiché, ahimè, in molti comportamenti dei motociclisti maschi mi ci riconosco in pieno...).

- Le motocicliste non fanno un dramma per un graffietto:
Ho visto motocicliste scivolare quasi da ferme sulla moto, rialzarsi e pensare all'essenziale (controllare se si sono fatte male o se hanno perso qualcosa), noncuranti di qualche graffio sulla carenatura o sugli specchietti.

Ho visto pezzi di marcantonio scivolare quasi da fermi sulla moto, imprecare come un operaio del porto, rialzarsi maciullati maledicendo le ultime quattro generazioni dei manutentori stradali, fare finta di essere caduti su chissà quale voragine (hanno spalancato, di botto, il gas da fermo, li abbiamo visti tutti!), avere gli occhi a fontana solo perché il loro retrovisore destro (quello che non utilizzano mai e che non potrebbero mai utilizzare perché l'hanno comprato after-market il più striminzito e aerodinamico possibile) si è impercettibilmente microlesionato di ben 0,16 millimetri e scenate di questo genere...

Se poi i due sessi hanno il passeggero, la donna motociclista caduta si preoccupa maternamente del trasportato, mentre l'uomo motociclista caduto esorta il suo trasportato ad alzarsi in fretta perché la sua povera moto è ancora pericolosamente per terra e quindi potrebbe rimanere traumatizzata...

- Le motocicliste sanno pazientare prima di un sorpasso ad un utente della strada:
Se siete in auto o in moto vi accorgete subito se dietro avete un motociclista uomo o donna!

Il primo arriva da dietro come un fulmine, voi andate cauti perché le corsie sono piene di traffico e quello sgasa come un dannato dietro di voi perché vuole strada per un sorpasso impossibile.
Rallentate, vi fate più a destra, cercate di lasciargli lo spazio sufficiente tra il vostro mezzo e la mezzeria e quello manco aspetta che terminiate la manovra e subito vi sorpassa rabbioso a 170 km/h in uno spazio largo appena 90 centimetri...
Se poi lo spazio non riuscite a crearglielo, vi farà stare in ansia come se aspettaste la nascita di 8 gemelli tutti assieme: tenterà di sorpassarvi all'esterno, all'interno, in curva, sui binari, in galleria, vi accecherà con i doppi fari da sei milioni di watt e quasi vi verrà addosso pur di avere strada!
Non ho mai capito perché i motociclisti abbiano tutta questa fretta: forse devono andare in ospedale ad assistere alla nascita dei loro 8 gemelli?

La seconda (la donna), invece, vi arriva alle spalle, mantiene la distanza di sicurezza e se non ci sono almeno dodici metri tra voi e la striscia di mezzeria non si azzarda a sorpassarvi per nulla.
Dicono che le motocicliste siano delle "fermone", per me sono solo esseri viventi prudenti che mirano alla conservazione della specie...

- Le motocicliste sanno accettare il sorpasso da parte di un utente della strada:
Concordo con il bravo Stefano Disegni, che ha ispirato queste mie considerazioni: gli uomini (al volante o al manubrio) quando sono sorpassati perdono la ragione!

I motociclisti considerano l'essere sorpassati da un qualsiasi altro mezzo (pattuglie della Stradale esclusa) come un'offesa da lavare con il sangue. Per loro essere sorpassati (per di più da uno che ha un mezzo tecnicamente inferiore al loro) è un declassamento sociale! Sorpassare loro è una barbara provocazione, una espressa dichiarazione di guerra! Si sentono umiliati, castrati, oserei dire sodomizzati!
E reagiscono al sorpasso in una maniera tanto violenta quanto irrazionale (non mi dilungo per risparmiarvi certi comportamenti che comunque conoscete benissimo).

Le motocicliste quando vengono sorpassate da una Fiat 126, da un Peugeot Satelis, da un paralitico in carrozzina o da un ciclomotorista quattordicenne scalmanato... semplicemente se ne fregano, anzi diciamo che per loro tale sorpasso è come se nella loro vita non esistesse proprio...

- Le motocicliste sono meno orgogliose:
Il sorpasso (effettuato e subito) visto in precedenza è solo l'esempio più eclatante dell'orgoglio del motociclista maschio.

Ma vi sono altre manifestazioni di orgoglio altrettanto deleterie: i motociclisti maschi considerano pusillanimi chi non utilizza la moto d'inverno e quindi anche nella tormenta più gelida (più per principio che per passione) girano tutti intabarrati come se dovessero affrontare l'Armata Rossa a Stalingrado. Poi si beccano sinusiti, artriti, polmoniti o pleuriti eppure sono orgogliosi perché dimostrano di non avere pagato l'assicurazione a vuoto...
I motociclisti maschi considerano pusillanimi chi non utilizza la moto nell'estate più torrida (più per testardaggine che per convinzione) e girano tutti vestiti a puntino come se dovessero disputare un Gran Premio: tuta intera, sottocasco e casco integrale con para-collo in fibra di carbonio, guanti racing, paraschiena, stivaloni... Non fa nulla che si beccano un'insolazione (o una polmonite a causa del sudore che li inzuppa nella loro tuta ermetica): sono orgogliosi perché dimostrano di tenerci alla sicurezza in moto, anche se il caldo del casco integrale frigge loro il cervello e scioglie loro le lenti a contatto...
I motociclisti maschi considerano pusillanimi quelli che si fermano a chiedere indicazioni alle altre persone: essi si proclamano degli esperti tattici di qualsiasi strada esistente sul suolo italiano e, se per caso non ne conoscono una, allora hanno comunque il loro vitale navigatore satellitare - pagato almeno seicentonovantanove euro sennò vuol dire che è un acquisto da "sfigati"... Non fa nulla se poi a causa del loro (reale) scarso senso dell'orientamento o del loro navigatore mai aggiornato finiscono tra i trulli di Alberobello anziché tra le baite del Trentino: la loro scusa sarà sempre la solita
"E che fa? Ci godiamo un po' più di panorama. E poi ho ancora il serbatoio quasi pieno..."...
Potrei continuare per ore ma mi fermo qui.

Le donne motocicliste, invece, d'inverno non usano la moto, col caldo torrido non usano la moto, se non sanno la strada chiedono ai passanti. Sembra strano, ma la loro strategia di sopravvivenza è vincente!
Boh, le donne sono un po' strane, in effetti...

- Le donne motocicliste sono burocraticamente più efficaci degli uomini motociclisti:
Tecnicamente noi uomini in moto siamo più efficaci di loro nel ricordarci gli impegni relativi alla nostra moto: sappiamo benissimo quando cambiare l'olio, quando sostituire la cinghia della distribuzione, a quale chilometraggio e a quale pressione gonfiare gli pneumatici e via di questo passo.
Loro, le tapine donne, queste cose se le sognano (e infatti poi fondono le testate oppure camminano con le gomme per terra... uhm, tutte le gomme però sono per terra, forse non ho reso l'idea...)...
Burocraticamente però la situazione si ribalta: noi uomini dimentichiamo regolarmente le scadenze del bollo, dell'assicurazione, della patente, della revisione, dell'anniversario di matrimonio, dell'anniversario del primo bacio, dell'anniversario del primo incontro e stupidaggini di questo genere (ecco perché le dimentichiamo: non diamo loro la giusta importanza!).

Le donne, loro, no, non dimenticano MAI le scadenze burocratiche e quindi sono più efficienti di noi maschi (diciamocelo pure, qui il confronto è in parità però ammiro sempre questa specie di computer con le tette che si ricordano persino il giorno preciso di quando hanno comperato il loro motociclo! Io se non leggo il mio libretto ho un'amnesia totale!).

- Le motocicliste sono più belle da vedere:
Senza ipocrisia, ragazzi. Preferireste vedere in veste adamitica un bel ragazzo come Valentino Rossi o una bella ragazza come Katja Poensgen?
Risposta scontata! Nemmeno Graziano Rossi, che è lì tra voi e che mi sta leggendo con perplessità, ha risposto a favore di suo figlio!

Ecco, noi uomini maschi (e sì, specifichiamoci così ché oggi non si sa mai...) siamo quelli capaci di tamponare chiunque a 215 km/h pur di guardare un bel paio di chiappe o di seni! E non abbiamo bisogno neppure che le chiappe o i seni siano veri: basta un cartellone per il crash!

Loro, le povere donne, misere, invece non si distraggono mai se vedono un bell'uomo (come me, ad esempio...) o se vedono un fotomodello su un cartellone stradale gigante! Sì, le donne sono strane, è vero.. tanto strane anche se non hanno una moto (sembra che il l'altro sesso non le interessi per nulla, le derelitte).
Ma io le donne, pur apprezzandole molto esteticamente e riproduttivamente, non le capisco e quindi non mi dilungo più di tanto sotto questo aspetto...

- Le donne motocicliste comprano le motociclette con più raziocinio:
Diciamocela tutta: se avessimo un granello di sale nella zucca, noi uomini non compreremmo MAI una motocicletta!
La motocicletta è troppo pericolosa a causa delle nostre strade dissestate in stile Parigi-Dakar, la sua manutenzione costa troppo, è troppo tassata, è troppo poco sfruttabile nell'arco dei 12 mesi, è troppo scomoda rispetto anche ad un'utilitaria nanoscopica, è troppo... poco conveniente!

E invece eccoci tutti in coda al concessionario BMW o Ducati ad acquistare l'ultimissimo gioiello di suprema potenza tecnologica che forse non ci godremo mai appieno, eccoci a desiderare la moto più grossa e più potente che ci sia sul mercato come se fosse una nostra prolunga fallica, eccoci a bramare la più costosa versione della gamma perché potrebbe darci maggiori probabilità di accoppiamento!

Le donne, invece, non comprano motociclette (e fanno bene), se le comprano non le prendono ultraveloci ed ultrapesanti (e fanno bene), se le prendono cercano più la praticità del mezzo che le sue prestazioni o le sue capacità di rimorchiare (e fanno bene) e infine anche se sono delle derelitte scooteriste lo stesso non si concedono con facilità al sottoscritto (e fanno male...).

- Le donne motocicliste leggono delle analisi approfondite sul loro comportamento e apprezzano l'autore:
I motociclisti uomini leggono sul web delle analisi approfondite sul loro comportamento e si fanno una risata, magari commentano, ma la cosa finisce lì... (e non me ne frega una mazza, comunque)...

Le donne motocicliste leggono sul web delle analisi approfondite sul loro comportamento e apprezzano l'autore, capiscono la sua sensibilità verso le tematiche sociali, condividono il suo rispetto per le qualità femminili e la sua mancanza di bieco maschilismo, ammirano il suo senso dell'umorismo, approvano la sua sincerità, stimano il suo sapere scrivere in un italiano colto.
Speriamo pure che contattino in privato l'autore della presente analisi per conoscerlo meglio, intimamente meglio... :mrgreen:


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