Come bloccare uno strapotere?

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Qualcuno ipotizza che il cambio di paradigma che l'azienda Facebook sta pubblicizzando, sia un modo per deviare l'attenzione dagli attacchi che sta subendo sul piano della privacy.

Per chi ancora non avesse ascoltato o metabolizzato la notizia, Facebook cambierà nome in Meta, abbreviazione di "Metaverse".
Qualcuno lo definisce Internet 2.0, sul quale forse si caleranno anche altre aziende come Microsoft.

E' questa l'ultima novità di Marco Montagnadizucchero (Mark Zuckerberg):

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In pratica vuole rifarsi la verginità...

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Qualcuno lo definisce Internet 2.0, sul quale forse si caleranno anche altre aziende come Microsoft.

Altro che verginità, qui ci sono montagne di soldi (quelli della vita reale) da fare...
Pregi, difetti e rischi nel solito articolo ben documentato di Paolo Attivissimo.

Podcast del Disinformatico RSI 2021/11/05: Febbre da metaverso
L’interesse commerciale, però, non è solo direttamente monetario: l’uso del Metaverso, specialmente tramite occhiali per realtà aumentata e visori per realtà virtuale ma anche con semplici telecamere che ci riprendono, regala alle aziende montagne di dati biometrici e fisiologici altrimenti inaccessibili e immensamente monetizzabili.

Spero che l'iniziativa fallisca, io naturalmente me ne terrò alla larga.

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I nostri antenati vivevano di cose tangibili e reali. Ad esempio un coniglio, da mangiare.
Poi è arrivata la moneta, la cartamoneta e siamo entrati nel mondo virtuale, dove qualcosa oggi c'è e domani forse si, o forse no.
Sono seguite le azioni di borsa, quotate in monete, che hanno un valore variabile da zero all'infinito.

Riflettiamo: quando vediamo un oggetto, una persona o un luogo sul display del nostro monitor, in realtà si tratta di una serie di punti luminosi abbastanza fitti da sembrare quell'oggetto, persona o luogo. Non la realtà.
In principio ci siamo accontentati di poco. Il pac-man non era certo verosimile...

Ho letto che Zuckerberg, nella sua azienda, ha pubblicizzato Avalanche, un libro del 1992 di Neil Stephenson (non ho trovato la copertina) e dal quale si è forse ispirato il film Avatar.
In ambito informatico, il passo successivo è stato Second Life. Vi dirò, fui rapito dal quel software, che poco mi serviva ma mi creò una forma di "dipendenza", come i giovani per i videogiochi, al punto che dopo una decina di giorni ho voluto smettere.

Tutto ciò che è appena stato inventato o che nascerà in futuro, è frutto del costante aumento della capacità elaborativa, attualmente dei chip elettronici (e un giorno, chi lo sa...). Con la potenza elaborativa, oggi abbiamo la blockchain sulla quale si basano le monete virtuali come il Bitcoin, ma anche altro.

Decine e decine di anni fa, già sapevano che un giorno si sarebbe utilizzata l'intelligenza artificiale, cioè una serie di operazioni consecutive capaci di mettere da parte le informazioni e, sulla base di queste, cambiare il proprio agire. O meglio, io la definisco così.
Ma l'intelligenza artificiale è decollata solo ai giorni nostri, quando abbiamo avuto fra le mani dispositivi abbastanza veloci da poterla usare.


Sintesi: non mi stupisco che, a valle del visore Oculus, Zuckerberg voglia incrementare la virtualizzazione, oggi utilizzata in ben specifici ambiti, per dare al cervello l'impressione di vivere in 3D.

Ed inoltre, quando pensiamo, di fatto stiamo creando una situazione virtuale all'interno del nostro cervello, per modificarla, prevederne gli sviluppi ed analizzarne i vantaggi, o i pericoli.
Sul pianeta Terra, l'umano è l'unico animale a poter astrarre (pensare), cioè produrre l'astrazione (pensiero). Con questa capacità, Einstein ha scoperto la teoria della relatività e qualcun altro vuol capire la fisica quantistica, due concetti non certo assimilabili con i 5 sensi.

Ecco Cts, per me questo Meta è solo uno dei tanti passi avanti verso la virtualizzazione spinta.
A qualcosa servirà, a qualcos'altro no.

Finchè i server rimarranno accesi, poi sparirà tutto e torneremo preistorici che usano la moneta e la cartamoneta.
O i baratti...

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OK, ma il problema è anche un altro.

Ecco Cts, per me questo Meta è solo uno dei tanti passi avanti verso la virtualizzazione spinta.
A qualcosa servirà, a qualcos'altro no.

Già adesso siamo abituati a protestare e a indignarci via social.
Quando ci sarà davvero da protestare fisicamente per cose davvero importanti, chi si muoverà per farlo?
Sai che cosa se ne sarebbero fregati gli austriaci delle 5 giornate di Milano se la protesta fosse avvenuta via Web?
Chi avrebbe lanciato inferocito i bitcoin contro un Craxi all'uscito dall'albergo famoso, inizio del suo tracollo?

Insomma, volente o nolente tante cose le si sono ottenute con la protesta fisica, con i cortei fisici, con le azioni fisiche. Ora rischiamo di non valere più nulla: chi domina il virtuale domina il reale.
I cinesi hanno già il pieno possesso delle terre rare, del palladio e altri metalli indispensabili per far funzionare il mondo (processori).
Gli americani hanno il pieno possesso dei social media, che fanno funzionare il mondo.
Noi europei non abbiamo né le materie prime indispensabili per l'hardware e né il know how indispensabile per il software.
E non riusciamo neppure a metterci d'accordo sul clima o sulle quote-latte...

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Facebook, sempre Facebook, ancora Facebook...

Rohingya, causa a Facebook per 150 miliardi di dollari: favoriva l’incitamento all'odio in Myanmar
I Rohingya sono visti come migranti illegali in Myanmar e sono stati discriminati dal governo e dall'opinione pubblica per decenni. Nel 2017 l'esercito del Myanmar (ex Birmania) ha lanciato una violenta repressione nello stato di Rakhine dopo che alcuni militanti Rohingya hanno attaccato alcune postazioni di polizia causando delle vittime. Migliaia di persone sono morte e più di 700mila Rohingya sono fuggiti nel vicino Bangladesh. Vi sono anche diffuse accuse di violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni arbitrarie, stupri e incendi. Nel 2018, le Nazioni Unite hanno accusato Facebook di essere «lento e inefficace nella sua risposta alla diffusione dell'odio online»

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Come bloccare lo strapotere degli influencers? Forse facendo vedere questo video ai loro followers...

L'esperimento: un influencer sponsorizzerebbe un prodotto che fa male?

Fin dove può arrivare un influencer per guadagnare? Sponsorizzerebbe un prodotto che fa male fregandosene dell'etica? Con Stefano Corti ne abbiamo messi alla prova sette, con un bacino totale di milioni di follower. Un finto imprenditore propone una campagna social per prodotti (in realtà falsi) come hambuger scadenti da animali maltrattati, energy drink con acqua inquinata o gioielli ottenuti sfruttando i bambini. Guardate com'è andata: solo in tre hanno rifiutato

È il caso di dirlo: condividete quel video!

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Come bloccare lo strapotere degli smartphone che ci spiano?
Lo smartphone è davvero spento oppure è un nemico in tasca?

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Come bloccare lo strapotere dei complottisti? Ma soprattutto... perché i complottisti hanno queste loro teorie?
Manie di protagonismo o voci veramente libere fuori dal coro? Millantatori o altruisti?
La spiegazione è molto più terra-terra: visibilità uguale soldi uguale potere...
Dal blog di Paolo Attivissimo, un articolo da leggere tutto d'un fiato!

Alex Jones, milionario della menzogna, condannato

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YouTube rimuove centinaia di video su richiesta di Apple
La decisione della piattaforma streaming arriva dopo una richiesta di risarcimento di Apple.
Oggetto, in questo caso, dell’interesse di Apple erano i video di passate edizioni della WWDC, la conferenza annuale di Apple che si tiene ogni anno in California. L’azione intrapresa da Youtube non si è però limitata alla sola rimozione dei video presenti sul canale Apple WWDC Videos: l’account del proprietario, Brendan Shanks, é stato disabilitato permanentemente.