Notizie su Peugeot Motorcycles

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Costantino Sambuy (Peugeot): "La rinascita del Leone parla italiano"

Messaggioda cts » 03 gen 2020 12:02

Costantino Sambuy (Peugeot): "La rinascita del Leone parla italiano"
Parla il manager italiano: il ritorno alle moto, una inedita gamma di scooter, la mobilità elettrica sono le nuove sfide. Che si affrontano con uno staff di tecnici e manager made in Italy

Il leone ruggisce in italiano. A Mandeure, nella sede storica di Peugeot Motocycles, si rafforza la presenza di manager e tecnici provenienti dal Belpaese. A condurre l’azienda in un mercato che è profondamente cambiato è infatti stato chiamato Costantino Sambuy, da luglio 2017 presidente di Peugeot Motocycles.
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Il manager piemontese, studi internazionali e una lunghissima esperienza nel Gruppo Piaggio (in cui ha creato mercati e filiali in tutto l’Estremo Oriente), ha fatto una campagna acquisti per cercare quei talenti che in azienda mancavano. Sono così arrivati un nuovo responsabile della ricerca e sviluppo (Paolo Brovedani, ex Aprilia e Husqvarna) e un nuovo capo del prodotto (Andrea Ruggeri, proveniente da Honda). A loro si affianca il direttore vendite mondo Enrico Pellegrino, già in azienda da qualche anno. Obiettivo: affrontare le nuove sfide, senza dimenticare i fasti degli Anni '90, quando il leone dominava la scena mondiale degli scooter.

Sambuy, una scelta nazionalista quella di portare a Mandeure i colleghi italiani?
“Negli ultimi anni l’azienda si è defrancesizzata, e questo è un bene. Abbiamo cercato talenti delle due ruote in giro per il mondo, senza guardare al passaporto. Qui in Francia ci sono ottimi tecnici, ma manca da anni una vera industria nazionale delle due ruote. E per essere competitivi bisogna assumere persone di valore. Prima purtroppo Peugeot Motocycles era vista solo come un punto di passaggio per manager che transitavano dalla divisione auto, dove tornavano dopo pochi anni. Adesso invece, dopo il passaggio a Mahindra, le due ruote hanno ripreso una centralità di gruppo che prima non avevano”.

Che azienda ha trovato?
“Peugeot è un’azienda che ha avuto difficoltà dall’inizio degli anni 2000, con l’evoluzione del mercato del cinquantino. Ed è entrata in un tunnel da cui non è ancora riuscita a uscire. Inoltre ho trovato un’azienda ossessionata dal gruppo Piaggio: non è un caso che nella nostra gamma ci sono molti ‘me too’, modelli molto simili rispetto a quelli fatti a Pontedera. Infine, questa era un’azienda che aveva bisogno di innovazione, di trovare un suo ruolo nel mercato. La grande domanda che ci siamo posti è: perché esistiamo?”.

Ha trovato questa risposta?
“Mi sono chiesto: qual è la nostra priorità? Senza dubbio deve essere il mercato francese, dove fino a poco tempo fa eravamo leader e dove vogliamo tornare a esserlo. Dobbiamo poi essere più orientati all’innovazione del prodotto, senza inseguire la concorrenza, ed essere ossessionati dall’essere fortemente Peugeot. Abbiamo un marchio forte, con grossi contenuti. Abbiamo l’opportunità di tradurli in mezzi a due e tre ruote. Dobbiamo ricalcare il lavoro fatto da Peugeot auto: posizionamento nuovo, aggressivo e giovane, con una grande qualità e tocchi di carattere molto forti”.

A livello di prodotto, invece, quali sono i settori di sviluppo?
“Anche su questo fronte abbiamo dovuto darci delle priorità. La prima è essere presente nei segmenti che contano nel mercato scooter. Se guardiamo l’Europa, quello dei GT è il più consistente. E col nuovo Pulsion 125Immagineabbiamo creato un prodotto di qualità, con contenuti elevati e premium. Certo, non abbiamo inventato nulla, ma rappresenta il primo passo in quella che sarà una gamma più articolata a livello di cilindrate. Oltre a questo, c’è molta carne al fuoco. I segmenti cambiano, bisogna essere bravi non tanto a copiare, quanto a inserirsi nei buchi che il mercato offre”.

Partiamo dall’elettrico.
“La novità per noi è l’e-Ludix. Si tratta di un ciclomotore elettrico di grandissimi contenuti, realizzato con un sistema Bosch. Poi più avanti vedremo il Metropolis elettrico: qui a Mandeure abbiamo due prototipi che stanno circolando. Sono incredibili da guidare, è come andare su un tappeto volante, senza vibrazioni. È un’esperienza di guida diversa rispetto a tutto quello che esiste. Ma di questo ne parliamo nel 2020. In questo settore la strategia per vincere è il lungo termine. Oggi il mondo dell’elettrico è come il web nel 1994: enormi investimenti, idee, stimoli. Ci saranno tanti dei competitor che sbatteranno contro il muro. Ma ricordiamo che, sebbene sia un mercato che raddoppia ogni anno, vale ancora oggi 30mila pezzi a fronte di mostruosità di investimenti”.

Sul fronte moto, invece?
“Peugeot Motocycles ha 121 anni di storia, è il marchio più antico delle due ruote. Nel suo passato remoto c’è anche un piccolo motore bicilindrico a V antesignano del lavoro fatto da William Harley e Arthur Davidson negli Stati Uniti. L’innovazione è quindi da sempre nel nostro Dna. Oggi per noi la mobilità è più orientata verso il commuting, il breve-medio raggio. A EICMA abbiamo ripresentato il progetto P2X, con un’evoluzione di ciò che abbiamo visto lo scorso anno. Immagine Si tratta di una piattaforma di moto con motore 300 cc, declinabile da 125 a 500 cc, ottima per conquistare non solo il mercato europeo ma anche quelli asiatici”.

La fortuna di Peugeot negli Anni 90 è stata assicurata dai ciclomotori. Come vede quel mercato?
“Il mercato dei cinquantini sta scomparendo da tanti anni. In Paesi come l’Italia, in particolare, è ormai inesistente. Però è anche vero che ha raggiunto uno zoccolo duro non proprio trascurabile, che in Europa vale 400mila pezzi l’anno. È un mercato che avrà un’altra botta con l’Euro5, perché i costi saliranno, ma che continuerà ad esistere. Per noi vale la pena esserci e continuare a investire. Forse lei non sa che il quarto veicolo più venduto in Europa è il nostro Kisbee, un ciclomotore che vale 25mila pezzi, sui circa 60mila complessivi che produciamo”.

Non è un mistero che uno dei Paesi in cui il marchio soffre di più è l’Italia.
“Il mercato italiano è diversissimo da tutti gli altri mercati europei e ha principi diversi rispetto al nostro Dna. Tanto per fare un esempio, lo scooter a ruota alta lo si vende solo in Italia. E noi non siamo presenti nel segmento con un prodotto all’altezza. In Italia siamo piccoli ma cercheremo sicuramente di fare meglio. Ma, ripeto, dobbiamo prima guadagnare di nuovo credibilità in casa, e poi guardare fuori”.

A proposito di guardare fuori, quali sono le strategie internazionali?
“Abbiamo come socio di maggioranza Mahindra, azienda in grande spolvero che di recente ha rimesso in produzione in India il marchio Jawa e ha in portafoglio anche BSA. Ha un impianto produttivo in cui noi sbarchiamo col Ludix elettrico. L’India è un bacino di opportunità enorme, considerando che è un mercato da 20 milioni di pezzi all’anno. Poi non dimentichiamoci del Sudest asiatico, dove a fine anno Peugeot Motocycles ripartirà con forti investimenti”.

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Io avrei fatto una sola domanda a tutti questi buoni propositi (no, non è quella di assumere me... starei stretto lì dentro, sono troppo geniale per loro!).
Un sola domanda di cinque lettere, ricordando i trascorsi pionieristici di Peugeot.
E l'ABS? :roll:

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Peugeot lancia il nuovo Metropolis

Messaggioda cts » 11 set 2020 13:53

Peugeot lancia il nuovo Metropolis

Mentre in Italia le motociclette a tre ruote possono daccapo accedere per legge in autostrada, il massiccio tre-ruote francese torna alla ribalta con linee più moderne, una nuova motorizzazione Euro5, uno schermo TFT da 5" e tanta connettività

Peugeot Motocycles - nuova denominazione dell'ex Peugeot Scooters dopo l'acquisizione del 100% del capitale da parte di Mahindra - ha presentato il giorno 9 settembre 2020 la nuova versione del suo Metropolis, il suo muscoloso scooter a tre ruote che continua a essere prodotto nella storica fabbrica di Mandeure nel Doubs, in Francia.

Il suo motore 400i LFE (Low Friction Engine) da 399 cc, prodotto in loco, è stato rivisto in molte sue parti per soddisfare i requisiti della normativa Euro-5 e si propone ora con una potenza di 26,2 kW (36 CV) a 7.250 giri/min e una coppia di 38,1 Nm a 5.750 giri/min. Il consumo medio dichiarato è di di 3,9 l/100 km (per un'autonomia di circa 300 km con il pieno da 13,5 litri) mentre le emissioni di CO² si attestano ora sugli 89 g/km.

Peugeot Motocycles ha attinto a piene mani dal know-how della sua controparte automobilistica anche in termini di dotazione tecnica.
L'impianto frenante, ad esempio, sfrutta due dischi da 230 mm all'anteriore e uno da 240 mm dietro, il tutto coadiuvato da un ABS di ultima generazione, ma c'è anche un sistema di frenata combinata posteriore-anteriore SBC (Synchro Braking Concept), per offrire un maggiore controllo, e l'attivazione automatica delle luci di stop nel caso di una decelerazione troppo brusca (oltre i 6 m/s), un sistema originariamente sviluppato per le auto e finora inedito tra i veicolo a tre ruote.

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In termini di estetica, il nuovo Metropolis si propone ringiovanito nelle linee ma senza perdere il family feeling piuttosto "automobilistico" che contraddistingue la casa francese.

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La calandra, ad esempio, sfoggia uno stile più sportivo, con fari LED valorizzati da maschere nere e cromate, strisce LED delle luci diurne che riproducono i canini del leone (come sui nuovi modelli di Peugeot automobili) e piccole bandiere francesi ai lati dello scudo. Al posteriore, le luci a LED con i "3 artigli" sono invece ispirate dalla concept-car Instinct del 2017.

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I pannelli laterali sono decorati da nuove decal "Peugeot Metropolis" e "400i", mentre la plancia completamente ridisegnata si avvale di uno schermo TFT centrale da 5 pollici affiancato dai quadranti analogici contro-rotanti già visti sulla Peugeot 308.

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Confermate anche diverse caratteristiche vincenti della versione precedente, come la pedana piatta e la grande capacità di carico che sfrutta un bagagliaio da 17 litri sotto la sella, che può contenere un casco jet o un laptop, e un bagagliaio posteriore aggiuntivo, in grado di ospitare un casco integrale o altri oggetti ingombranti, entrambi con sistema di apertura elettrico.

Il vano portaoggetti sul retro-scudo ha una capienza da 1 litro, ma c'è anche un ulteriore vano laterale per il cellulare con presa 12V o USB a seconda della versione scelta.

Il nuovo Peugeot Metropolis è un veicolo decisamente moderno anche dal punto di vista della connettività: dispone di un nuovo sistema i-Connect con funzionalità aggiornate da sfruttare tramite la specifica app di Peugeot Motocycles, che permette di collegare il proprio smartphone al cruscotto ridisegnato per favorire la guida "a testa alta".

Oltre alle informazioni tradizionali (autonomia, livello di carburante, consumo istantaneo, livello di carica della batteria, data, ora, contachilometri totale/parziale etc), il cruscotto personalizzabile in tre colori mostrerà quindi anche le chiamate e parte degli SMS ricevuti. La navigazione è del tipo "turn-by-turn" ("curva dopo curva"), molto semplificata rispetto ai GPS convenzionali, che sacrifica molte informazioni aggiuntive non strettamente necessarie per favorire la rapidità di lettura.

Sono due le versioni inizialmente previste per il nuovo Metropolis: "Active" e "Allure".
La prima è l'entry level, dotata di tutte le novità citate in precedenza e disponibile solo in grigio metallizzato Varnish Technium.
La seconda aggiunge al tutto un rivestimento per il bagagliaio, contrappesi manubrio cromati, la presa USB, cerchi neri lucidi e specchietti premium, ed è proposta in quattro colorazioni: bianco metallizzato Snow White, blu notte metallizzato Midnight Blue, blu intenso Amazonite Satin Blue e nero opaco Sideral Mat Black.

E veniamo ai prezzi: il Peugeot Metropolis in allestimento "Active" è disponibile a partire da 9.399 Euro (9.399... sigh... strategia da supermercato...) mentre la variante "Allure" parte da 9.799 Euro.
Il costruttore transalpino offre comunque una vasta gamma di accessori ufficiali, tra cui figurano l'antifurto Top Block a "doppia U" sviluppato appositamente per il modello, un bauletto da 47 litri in tinta con schienalino manicotti, kit schienale, pedana inox, teli di protezione, copertina para-gambe e un supporto porta-smartphone.

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Re: Notizie su Peugeot Motorcycles

Messaggioda Chris » 15 set 2020 14:06

@cts sopra menzionavi l'ABS e la mia risposta che ce l'ho sul Geopolis è: quanto è utile un'altra centralina tra l'altro costosa su uno scooter? Tornassi indietro mai lo riprenderei con l'ABS che tra l'altro se è malfunzionante (disgrazia assolutamente possibile, fidatevi di quello che scrivo io), ti ritrovi in un baleno un mezzo che frena solo col retro per colpa di un congegno elettronico! Poi se è Honda o Yamaha è un paio di maniche, se è di qualche altro marchio allora attenti che c'è poco da scherzarci e quindi meglio affidarsi a buone pinze ed al sistema idraulico-meccanico 1000 volte meglio di quello elettronico.

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Re: Notizie su Peugeot Motorcycles

Messaggioda cts » 16 set 2020 22:28

Onestamente non so risponderti, ho soltanto ripreso al notizia dal sito menzionato nel link, ma mi fido di quanto hai scritto.

Peccato che Peugeot, una delle prime case motociclistiche a proporre l'ABS, sia così naufragata nel mare dell'inaffidabilità.

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Re: Notizie su Peugeot Motorcycles

Messaggioda Chris » 17 set 2020 11:16

cts ha scritto:Peccato che Peugeot, una delle prime case motociclistiche a proporre l'ABS, sia così naufragata nel mare dell'inaffidabilità.

Verissimo, è stata una delle prime case a montarlo, infatti io ho la versione 2009.
Personalmente e per quanto provato, c'è da fare attenzione a prendere due ruote con l'ABS soprattutto se la marca non è Honda o Yamaha, ovviamente lo dico per mia esperienza personale quindi parlo solo per me... però mi è successo di farmi 50 km con la spia accesa dell'abs e frenare solo col retro perché di domenica non potevo fare altrimenti....sudorini freddi freddi.

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Peugeot P2X: tutte le indiscrezioni sulla versione di serie

Messaggioda cts » 26 set 2020 17:06

Si ritorna a parlare della Peugeot P2X.

Peugeot P2X: tutte le indiscrezioni sulla versione di serie
Allo studio la piccola naked Peugeot P2X, nelle configurazioni Roadster e Café Racer, nonché nelle declinazioni 125, 300 e 500
Stando a numerose indiscrezioni, Peugeot Motocycles starebbe sviluppando la versione di serie della concept bike Peugeot P2X, esposta al Salone di Parigi 2018. Dovrebbero essere confermate le caratteristiche già annunciate, ovvero le versioni Roadster con lo stile retrò e Café Racer dalla vocazione più sportiva, nonché le motorizzazioni 125 e 300.

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La nuova Peugeot P2X 125 andrebbe a competere direttamente con la naked 'ottavo di litro' come la Aprilia Tuono 125, la Honda MSX 125, la KTM 125 Duke e la Yamaha MT 125. Le dirette concorrenti dell'inedita Peugeot P2X 300, invece, sarebbero le naked della classe 'quarto di litro', ovvero la Benelli Leoncino 250, la BMW G 310 R e la Yamaha MT-03.

Allo studio anche la P2X 500?
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Inoltre, secondo le intenzioni del gruppo indiano Mahindra che controlla Peugeot Motocycles, la gamma della naked Peugeot P2X potrebbe essere ampliata anche alla declinazione 500. In questa configurazione, la naked francese farebbe concorrenza alle 'mezzo litro' Benelli Leoncino 500, Fantic Motor Caballero 500 e Honda CB 500F, senza dimenticare le più "piccole" Ducati Scrambler 400, Kawasaki Z400 e KTM 390 Duke.

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Novità moto 2021: Peugeot

Messaggioda cts » 12 gen 2021 17:19

Novità moto 2021: Peugeot
Il nuovo Metropolis a tre ruote e la declinazione elettrica del vendutissimo Ludix sono le principali novità per il 2021 di Peugeot

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Peugeot eC01 Crossover, la nuova eBike per la città

Messaggioda cts » 26 gen 2021 06:20

Peugeot eC01 Crossover, la nuova eBike per la città
Il marchio francese ha presentato una nuova bicicletta elettrica pensata per gli spostamenti in città

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Peugeot ha una grandissima tradizione nel mondo delle due ruote a pedali e con l'avvento delle eBike l'ha orgogliosamente rispolverata. Infatti ha in gamma una quindicina di modelli pensati per tutte le situazioni dalla città, al turismo fino all'off-road.

L'eC01 Crossover è l'ultima arrivata e va a ringiovanire la gamma eCity. Infatti la eC01 già in catalogo è un modello che pur essendo recente ha un aspetto tecnologicamente un po' attempato soprattutto a causa della batteria posizionata sotto al portapacchi posteriore. Nella versione Crossover invece è integrata nel tubo obliquo. Si tratta di una batteria da 500 Wh che garantisce un'autonomia fino a 120 km e che alimenta un motore Bosch Performance CX.

Il propulsore ha una coppia di 63 Nm ed è abbinato a una trasmissione Shimano Deore a 10 velocità. Anche i freni sono Shimano (MT201). La Peugeot eC01 Crossover è disponibile per un prezzo di € 3.199.

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Peugeot: il nuovo logo su auto e scooter

Messaggioda cts » 09 mar 2021 18:13

Peugeot: il nuovo logo su auto e scooter
Più attuale, definito e aggressivo, il nuovo logo della Casa francese sottolinea un importante upgrade di stile nella gamma auto (e scooter?)

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Fortemente ispirato a quello dei primi Anni '60, l'unico in cui il leone non compare a figura intera ma con la sola testa incorniciata dallo scudo, il nuovo logo Peugeot unisce passato e presente, andando a sottolineare quella che sarà una totale svolta stilistica del brand.

Lo vedremo per la prima volta sulla 308, al debutto sul mercato nei prossimi giorni, ma speriamo di trovarlo presto anche sugli scooter Peugeot Motocycles.

Intanto è possibile scaricarlo da Instagram sotto forma di filtro e provare l'ebbrezza di sentirsi... un leone!

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Peugeot M.I. licenzia tutti i dipendenti. L’importatore è a Torino.

Messaggioda cts » 09 giu 2021 18:55

Peugeot M.I. licenzia tutti i dipendenti. L’importatore è a Torino.
Dopo il passaggio della totalità delle azioni di Peugeot Motocycles alla indiana Mahindra, avvenuto a fine ottobre 2019, la Casa ex francese ha dato il via ad una profonda ristrutturazione a livello globale. Fra le prime “vittime” la filiale italiana, un mercato non più considerato strategico. Tutti i dipendenti sono stati licenziati e la sede ha chiuso i battenti. Ora gli scooter Peugeot sono importati in Italia da un privato, la GAM Distribution con sede a Torino.

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Caso Peugeot Motocycles Italia. Che nel mercato della moto sia in atto una profonda rivoluzione è ormai sotto gli occhi di tutti. Gli annunci trionfalistici dei dati delle vendite sono tali solo se si guarda al mercato italiano ed Europeo. E sono tali solo per i numeri di moto immatricolati. Non certo per i profitti… Se andiamo a leggere bene i bilanci e se alziamo lo sguardo oltre confine, vediamo grossi nuvoloni neri che si abbattono sui più grandi mercati mondiali.Abbiamo già accennato tempo fa al crollo del mercato indiano (numero uno al mondo), giunto ormai al tredicesimo mese consecutivo di calo delle vendite. Lo stesso avviene negli USA e in molti mercati asiatici che negli ultimi anni avevano garantito ricchi profitti ai maggiori costruttori. E per fortuna che da questa estate l’altro colosso, il mercato cinese, ha frenato la sua ripida discesa…

Insomma, dietro a numeri che in qualche caso possono essere positivi, si nascondono ricavi sempre più ridotti all’osso per le Case e bilanci sempre più difficili da far risultare “puliti” agli occhi degli investitori. E tutti (indistintamente) stanno attuando da molti anni una campagna di ristrutturazione che sembra non avere mai fine.
L’ultima notizia preoccupante arriva da Peugeot Italia: è stata appena chiusa la filiale del nostro Paese. E sono stati licenziati tutti i — pochi — dipendenti rimasti. E da questa stagione l’importazione degli scooter Peugeot passa ad un privato, la GAM Distribution (qui un'intervista al presidente della società), con sede a Torino. Questo non comporta alcun problema per gli utenti. Ma è un brutto segnale per il mercato.

Rinunciare ad una filiale vuol dire rinunciare ad una parte degli utili. E questo tipo di manovra si fa quando una azienda vuole entrare in un mercato senza dover investire grosse somme e/o quando la Casa madre non ritiene più strategico (o interessante per i volumi generati) il mercato in questione.

Rischiamo seriamente che questo non sia un caso isolato.

Purtroppo temiamo che Peugeot non sarà l’unica a scegliere questa soluzione. A guardare i numeri dell’immatricolato negli ultimi anni, ci sono fior di marchi prestigiosi che dal punto di vista finanziario sembrano pronti ad attuare uno strategico ritiro “ufficiale” dal nostro mercato per tornare ad affidarsi ad importatori privati. Insomma, rischiamo seriamente di tornare al mercato degli anni ’70-’80, quando la maggior parte delle moto in Italia non erano vendute direttamente dalle Case costruttrici. Ma questo è un tema che merita di essere trattato in seguito con articoli dedicati al mercato e alle singole realtà…


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