GEOPOLIS 400: accorgimenti per fermo annuale

Il "ruote alte" di maggior successo di Peugeot, dal 125 sino al 500 cm³.
tony31

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GEOPOLIS 400: accorgimenti per fermo annuale

Messaggioda tony31 » 09 set 2017 11:55

Salve a tutti,
Purtroppo quest'anno dovrò rinunciare al mio geo per vari problemi famigliari e volevo chiedervi se avete qualche accorgimento per poterlo conservare al meglio.
Ovviamente la batteria l'ho già staccata ma devo fare altro?
Grazie

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cts

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Re: GEOPOLIS 400: accorgimenti per fermo annuale

Messaggioda cts » 09 set 2017 22:57

Da vari consigli trovati sul Web.


Conviene come prima cosa chiamare la propria compagnia e sospendere la polizza assicurativa.
Quasi tutte le compagnie lo consentono anche se non sempre riattivare la copertura è un’operazione gratuita. Inoltre, spesso è richiesto di sospenderla per un minimo di tempo fino ad un massimo (ad esempio, da uno a quattro mesi). Poi, inizia il lavoro sul veicolo.


Il serbatoio deve essere riempito fino all’orlo. Così si evita la formazione di condensa all’interno (l’acqua nel motore è causa di guai importanti) e i depositi che l’evaporazione naturale della benzina può formare nel serbatoio o nelle tubazioni, indipendentemente dal fatto che in passato questo consiglio era valido perché i serbatoi erano di metallo e non di resina/plastica/alluminio come quelli odierni.


Poi, è il momento della pulizia a fondo della moto: questo per evitare che sporco e grasso possano lasciare segni sulla carrozzeria o sulle parti metalliche nei mesi di “letargo”. Siccome anche l’acqua può fare danni se lasciata agire a lungo, la moto va asciugata completamente dopo il lavaggio. Un panno di tessuto morbido è l'ideale.
Occorre andare a proteggere le parti metalliche più esposte all’umidità come le leve freno e frizione, il manubrio, gli steli forcella, i terminali di scarico (se in acciaio) e il mono posteriore, spruzzandovi sopra un buon olio protettivo al TEFLON, come ad esempio l’ottimo TF2 Spray della WELDITE (un prodotto non troppo aggressivo che non danneggia, ad esempio, ne i parapolvere ne i paraoli).
Va lubrificata anche la catena che è a rischio ruggine e la sua sostituzione può costare dai 200 euro in su.
La prima indicazione è di usare sempre del petrolio bianco per lo sgrassaggio, soprattutto perché non danneggerà gli o-ring (anelli di tenuta). Mentre sono da evitate assolutamente benzina o altri solventi. Dopodiché si procederà ad un accurato ingrassaggio con dell’olio spray specifico per catene di Trasmissione che andrà acquistato per modelli con o senza o-ring in relazione al tipo di catena montata sulla propria moto. Pulire e lubrificare regolarmente la catena consente di aumentarne notevolmente la durata. Effettuare questa operazione sul cavalletto, poi, faciliterà notevolmente il lavoro di ingrassaggio di ogni maglia permettendovi di far girare con semplicità la ruota posteriore (a mano, con la moto in folle).
Altra classica “discussione da bar” è quella tra coloro che versano un po’ di olio motore nella camera di scoppio (attraverso il foro della candela) per preservare l’integrità dei vari componenti meccanici in caso di “fermo” invernale. Oggi non è più necessario: può essere utile solo nei motori che hanno cilindri con “camicia” in ghisa, oggi diffusi solo sugli scooter e le moto di piccola cilindrata.


Fra le componenti più delicate, c'è la batteria: il rischio è l’esaurimento. Le moto, quelle moderne in modo particolare, spesso assorbono energia anche da spente a causa delle componenti elettroniche che vengono alimentante continuamente.
A questo si aggiunge il naturale degrado della batteria, quando non viene periodicamente mantenuta dall’alternatore. Quindi, staccare i cavi collegati ai poli per non incorrere in questo inconveniente che può costare più di 100 euro. Occhio ai rimedi fai da te: spesso si crede che accendere periodicamente la moto nel box per qualche minuto aiuti ad evitare questa degenerazione, invece è l’esatto contrario.
In ogni caso, il mantenitore di carica garantisce un costante livello di carica, preservando l’efficienza della batteria.
Vedere Carica di mantenimento per batterie.


A rischio in questi mesi di "fermo" nel periodo invernale sono anche le ruote: i cerchi rischiano di ovalizzarsi per lo sforzo di sorreggere l’intero peso della moto a lungo su uno stesso punto mentre gli pneumatici possono cristallizzare per il contatto costante con il freddo del terreno.
Quindi, se c'è, utilizzare il cavalletto centrale. Altrimenti, acquistare due cavalletti, uno per ogni ruota. Aiuta anche togliere qualche frazione di bar di pressione e porre sotto alle ruote delle tavolette di legno che fanno da isolante.
(N.B. l’acquisto di una coppia di cavalletti di buona fattura, spesso trascurato da molti motociclisti, è da consigliarsi a prescindere, in quanto utilissimi per numerose operazioni di manutenzione, ordinaria e non; come ad esempio, per coloro che volessero cimentarsi in prima persona nella cura della propria moto - mi raccomando, attenzione al “fai da te” da effettuarsi solo se in maniera consapevole; altrimenti meglio rivolgersi al meccanico di fiducia - lo smontaggio dei cerchi per il cambio gomme, o la sostituzione dell’olio negli steli forcella. Per quanto riguarda il cavalletto anteriore sono da consigliare quelli che si vanno a infulcrare direttamente sotto il canotto di sterzo).
Altra classica “discussione da bar” è quella tra coloro che consigliano di lasciare sempre l’impianto frenante “in pressione” (con una fascetta di gomma che tenga azionata la leva del freno) e chi invece lascia la leva “scarica”. In realtà non ci sono controindicazioni né con l’uno né con l’altro metodo.


Un ultimo consiglio: coprire la moto con un telo specifico serve a contrastare la formazione dell’umidità ed, eventualmente, ne consentirne la fuoriuscita. No al nylon, al limite va benissimo un vecchio largo lenzuolo di cotone.
Ovviamente la moto non va parcheggiata all'aperto ma in luogo riparato da sole (anche se in inverno non ce n'è molto) e intemperie, in posizione che non crei intralcio nel proprio deposito/box/cantina/garage.

Infine, armarsi di pazienza: l'attesa della bella stagione può apparire più lunga del previsto, lontani dalla propria moto!

Diavoletto

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Re: GEOPOLIS 400: accorgimenti per fermo annuale

Messaggioda Diavoletto » 10 set 2017 21:14

Condivido e quoto CTS.
Aggiungo: leva freni. "Discussioni da bar": leve lasciate in posizione di riposo oppure "frenate"? Il problema sta nel non far "ingottare" dico: cristalizzare, (perdere di elasticità) i gommini della pompa freni (prima) e dei cilindretti (dopo). Ci sono due teorie: la prima è per lasciare le leve libere. Al momento della ripresa dello scooter esse andranno delicamente azionate in maniera da far riacquistare ai gommini la loro orginaria elesticità. La seconda teoria afferma che le leve vanno "frenate" e quindi tirate e fermate con delle fascette elastiche. Ovviamente c'è una teoria "di mezzo" che prevede che le leve vengano bloccate a metà corsa con delle fascette elastiche.
Come la penso?
Come al solito parlo per me e non pretendo alcuna condivisione.....
Ma in luogo di operare come saviamente descritto da CTS, e per evitare che le pareti del cilindro si inaridiscano completamente per la mancanza totale di olio (che nel tempo scenderà tutto nella coppa) e ciò possa comportare al momento della (ri)messa in moto, danni alle fasce elastiche, FORSE FORSE è meglio lasciare lo scooter in luogo riparato da sole (anche se in inverno non ce n'è molto) e intemperie, in posizione che non crei intralcio nel proprio deposito/box/cantina/garage e metterlo in moto per pochi minuti una volta la settimana, max dieci giorni. Al limite per la batteria usare un mantenitore di carica. Tra quanto sapientemente descritto da CTS e i pochi minuti per settimana, in tema di "rottura di scatole" non vi è troppa differenza!
Buona serata e ottima prossima settimana!!
D.

tony31

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Re: GEOPOLIS 400: accorgimenti per fermo annuale

Messaggioda tony31 » 11 set 2017 17:25

Grazie molte!
Metterò in pratica i vostri consigli. Per i freni tirerò a sorte :lol: :lol:


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