EICMA 2019: dal 7 all'10 novembre a Milano

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EICMA 2019: dal 7 all'10 novembre a Milano

Messaggioda cts » 06 nov 2019 18:18

Sta partendo in queste ore il Salone di Milano del Ciclo, Motociclo e degli Accessori, ma le prime novità non fanno scorgere nulla di promettente, a mio parere, per il futuro "sostenibile" e "intelligente" della motocicletta.

I grandi marchi motociclistici non propongono ancora una buona motocicletta elettrica con costi di acquisto e gestione e pesi ridotti (e con autonomia soddisfacente).
La moto intelligente ancora non c'è.
Dovrebbe essere, per convenzione, di cilindrata media ma a parte le solite proposte (Kawasaki ER-6 o Z, Honda CB 300/500 e poco più) ben poco di "intelligente" c'è all'orizzonte: dov'è la moto pratica, furba, protettiva, agile, leggera, capiente?

Tutte le medie moderne hanno perso la carenatura (o il cupolino, al limite) e acquisito soltanto mirabolanti nomi tipo "street racer", "coffee urban bike" e stupidaggini del marketing di questo genere.

Ma siamo a zero se parliamo di proiettività dalle intemperie, dissuasione dai furti, protezioni in caso di caduta - tutti eventi che nella vita di un motociclista "urban rider" sono invece ben presenti!

L'industria italiana presenta l'Aprilia RS 660. https://www.motoblog.it/post/980743/eicma-2019-tutte-le-novita-di-aprilia
A parte il fatto che come cilindrata ormai le stanno provando tutte, non ci sembra un buon mezzo per cominciare la carriera di "biker" o per richiamare alle due ruote gli automobilisti sempre più esasperati dal traffico.
C'è anche la RSV4 1100. https://www.moto.it/fiere/aprilia-rsv4-1100-factory-e-rsv4-rr-a-eicma-2019-arrivano-le-semiattive.html
Millecento diviso due fa cinquecentocinquanta. Quando avremo delle 550 formidabili come lo furono le eclettiche, imbattibili, formidabili Kawasaki Gpz 500 R? Quando? Eccheccavolo, sarà anche un capolavoro ma io (e milioni di italiani come me che lavorano e mantengono a sbafo una parte dei propri connazionali grazie al Reddito di cittadinanza) la RSV4 1100 non me la posso permettere!

Sempre il gruppo Piaggio presenta ennesime versioni trite e ritrite delle Vespa ( https://www.motoblog.it/post/980804/eicma-2019-le-novita-vespa ma qui c'è la elettrica da 6.400 euro, https://www.moto.it/elettrico/scooter/vespa-elettrica-70-km-h-presentata-a-eicma-2019-foto-e-dati.html ) o Medley e Beverly nelle nuove colorazioni, https://www.motoblog.it/post/980800/eicma-2019-le-novita-piaggio . Compratevele e se abitate in città "particolari" tenetevi pronti a perderne il possesso, visto che occhielli o staffe nel telaio per catene o lucchettoni non sono più previsti.

Bimota ritorna in EICMA, ritorna in auge, ritorna forse in vita ma la sua svizzera (sì, gli svizzeri ce la hanno comprata...) TESI H2 (se si fosse seguita la tradizione, avrebbe dovuto chiamarsi KB...) https://www.motoblog.it/post/981583/eicma-2019-bimota-presenta-tesi-h2 non dice nulla di rivoluzionario rispetto alla Tesi precedente (che in più era italiana).
Notate la chiusura del link su fornito: "Durante la presentazione non si è parlato di prezzo." E per forza, dubitano anche loro che riusciranno a produrla...

Ducati. Tante novità (o pseudo-novità) della casa italiana (o pseudo-italiana), ma io voglio soffermarmi su questa: https://www.moto.it/news/nuova-ducati-v4-superleggera-in-arrivo-nel-2020.html
È possibile creare invece una 350 superleggera, magari non al carbonio ma all'alluminio, magari meno esasperata come posizione di guida, magari con una carenatura più turistica perché tanto il limite massimo di velocità in Italia è di 130 km/h anche se nessuno li rispetta sulle Statali (sulle Autostrade sì perché lì ci sono tutor e autovelox)?
Senza titanio e carbonio, la facciamo una motocicletta bicilindrica a L più economica e possibilmente anche più affidabile in barba alla fama della Casa del Desmodromico?

Fantic Motor presenta la Caballero 500 Anniversary. https://www.moto.it/fiere/fantic-motor-caballero-500-anniversary-a-eicma-2019.html
Sì, ma la novità dov'è? È l'ennesima scrambler/cafè racer/flat track/ urban crossover. Ma chi le compra 'ste moto? Un nostalgico sopravvissuto in qualche isola alla guerra delle Falkland/Malvinas che improvvisamente torna in patria e si vede gli attuali obbrobri nippo-italiani in stile Mazinga e decide di abbandonarsi alla nostalgia?
Questi nostalgici, per coerenza, dopo avere comprato questi obbrobri a raggi, per coerenza dovrebbero pure smontare il motorino di avviamento e montare la pedivella (volgarmente ed "esterofiliamente" detta "kick starter")! Perché non lo fanno? Belle le comodità moderne, eh?
Almeno dal reparto corse di Fantic Motor non arriva la "fuffa" ma la "concretezza": https://www.moto.it/fiere/fantic-motor-xx-e-xe-125-e-250-2020-il-rientro-nelle-competizioni-off-road.html (nomi come Jan Witteveen e Corrado Maddii dovrebbero essere sinonimi di serietà e successo).

Italjet. Presenta la nuova Dragster, https://www.motoblog.it/post/981045/eicma-2019-italjet-presenta-il-nuovo-dragster .
La stessa casa lo definisce "Urban Superbike" (e ti pareva), io lo definisco "Nude Little Scooter with Ducati's Trellis Frame".
Inglesismi a parte (anche nelle iniziali maiuscole, sono coerente), che senso ha questo costoso 125/200 senza carenatura? Forse ci posso agevolmente far passare un paio di giri di catena attorno al telaio nudo? Forse la sospensione anteriore è in grado di digerire le mortali buche di Roma capitale senza battere ciglio? Rispondo non con un inglesismo ma con una italianissima interiezione: "boh"!

Malaguti, storico marchio italiano rilevato poco più di un anno fa dall'austriaca KSR Group GmbH dopo il fallimento del 2011, presenta https://www.motoblog.it/post/982252/eicma-2019-malaguti-novita-2020 due nuovi prototipi.
Ne avevamo proprio bisogno. Quando ci saranno le novità concrete, invece? Spero comunque che si realizzi il coraggioso prototipo conceptRSTE, una "carenata" dal taglio sportivo e spinta da un motore elettrico centrale con potenza massima di 8 kW (potenza nominale continua 3 kW), cambio manuale e 2 pacchi batteria al litio. L'obiettivo dichiarato di KRS è quello di immetterla sul mercato entro la fine del 2020. Speriamo o li spariamo!

Moto Guzzi (alias Piaggio, che incorpora Aprilia, Derbi e Vespa tiene in soffitta marchi gloriosi come Gilera e Laverda) presenta altre "850" ( https://www.moto.it/fiere/moto-guzzi-a-eicma-2019-le-novita-2020.html ) e anche qui mi chiedono che fine abbiano fatto quei bellissimi spazi sottosella. Sacrificati nel nome del design (anzi, diciamocela tutta, nel nome del risparmio, meno c'è da costruirci attorno e meno costa). Però hanno le cromature ci fanno notare le cartelle stampa, ah ah ah!
Le V7 (ma non si sanno inventare niente di nuovo? A quando le V35 Imola che almeno in quanto a design erano bellissime e semplicissime?) hanno nuovi adesivi e vernici ma le moto sono sempre le stesse. Quando monteranno due freni a disco davanti anziché uno? Dove sono negli stand i dirigenti di Mandello del Lario che gliene dico quattro, anzi vsette? Non hanno coraggio? E allora come fanno a dirigere un'azienda di motociclette, che richiedono appunto il coraggio non solo ad essere guidate su strada?

Moto Morini (che potremmo metterla tra le moto cinesi e non italiane, ma del resto lo stesso discorso vale per altri italici marchi) propone l'ennesima salsa trita e ritrita con le sue 650 e 1200. https://www.moto.it/news/moto-morini-a-eicma-2019-tutte-le-novita.html
Dov'è una bella 350 leggera, agile, sella non molto alta da terra, sottosella capiente, serbatoio adeguato, semicarenata, con asole sul telaio contro i furti? Qui in Italia rimpiangiamo ancora le cinquantennali 3 e 1/2 (magari pure la Dart, vah...) e questi propongono le Ducati Scramb... no scusate, le Scrambler in cilindrate alte con pesi alti e ingombri alti (e prezzi alti).

MV Agusta. https://www.moto.it/news/mv-agusta-a-eicma-2019-superveloce-serie-rosso-e-scs-su-dragster-e-brutale.html
Tanto di cappello con un pezzo di Storia italiana e di artigianato italiano. Però loro non fanno per me e io non faccio per loro.
Posso umilmente però suggerire a collaudatori e designer di modificare sulla 800 gli speroni di plastica, che se uno si siede sulla sella in due minuti e si spacca l'interno coscia?

L'inventiva motociclistica italiana ormai non c'è quasi più.
Tra "Anniversary" e "Primavera" (sigh!) abbiamo lasciato il campo libero ai germanici (BMW e KTM) e agli orientali (giapponesi e coreani).

Abbiamo parlato di "inutilità", tra le quali abbiamo le stesse parole che usano i politici (e che usa Lapo Elkan, vero esperto del "vuoto pieno di nulla"): "moto emozionante, stile vintage, orgoglio italiano, tribù urbane, nuove generazioni, stile classico, cura artigianale".
Tra queste monotone e rutilanti definizioni dov'è il capitano d'industria che guida per chilometri all'anno tutti i suoi prodotti? Dov'è Ivano Beggio che le sue moto le costruiva, le provava, le giudicava, le migliorava assieme ai suoi collaudatori? Dove sono i fratelli Castiglioni che (Claudio) acquistavano una Alazzurra di tasca propria dalle linee di produzione, con regolare fattura, e la provavano su strada per migliorare il prodotto?
Avete mai visto il dirigente Piaggio, tal Colaninno, macinare chilometri sulle nostre strade italiane col casco in testa in sella ad un suo prodotto anziché col deretano riposato sulla berlinona ultracomoda?

Coreani.
Kymco, infatti, ha presentato una moto elettrica, la RevoNEX, ad alte prestazioni con lo scopo di divertire anche i motociclisti più tradizionalisti. https://www.moto.it/elettrico/moto/kymco-revonex-a-eicma-2019-foto-e-dati.html
Ha un cambio a sei marce che più che avere una ragione funzionale ha piuttosto lo scopo di godere maggiormente del piacere di guida e stringere con il mezzo un rapporto più stretto.
Altre novità Kymco: https://www.insella.it/news/eicma-2019-kymco-x-town-ct-300-compatto-la-citta-152491 .

Immagine

Grazie al Kymco EFA (Electric Full-range Acceleration), il motore elettrico può passare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi e da 0 alla velocità massima di 205 km/h in soli 11,8 secondi. Se si vuole dosare la potenza o non si ha voglia, magari in città, di usare il cambio, basta mettere la 2ª e si potrà dosare la velocità del RevoNex fino a 115 km/h come fosse uno scooter.
Sempre con l'idea di restituire le sensazioni di guida di una moto tradizionale Kymco ha pensato anche al suono e ha progettato il motore con un generatore di acustica a più frequenze che migliora il suono nativo del motore. Un sistema che non è solo un vezzo acustico, ma che è in grado di comunicare le condizioni di carico del motore al pilota. Un altro elemento di quel sistema di connessione tra l'uomo e la moto.
Non vi piace?
Beh, Kymco almeno ci prova!
Ma chissà perché i passeggeri di queste moto moderne devono accontentarsi di strapuntini piazzati su un trespolo lassù dove una volta c'erano i benedetti codoni e i più benedetti maniglioni (utili per le manovre da fermo del pilota)....
Dalle fotografie, comunque, la moto pare avere delle benedette protezioni sulla carenatura in caso di cadute. Se poi sono dei flap aerodinamici, beh, speriamo che siano molto robusti in caso di una scivolata....
Comunque mi salta all'occhio che la visibilità, favorita dal benedetto colore bianco e da benedetti specchietti retrovisori belli alti, qui è comunque inficiata dalla mancanza di catadiottri laterali sulla forcella... ma perché? Perché?
Comunque guardando poi le novità di Energica https://www.moto.it/elettrico/moto/eicma-2019-energica-presenta-la-eva-ribelle-e-una-nuova-power-unit.html il mio cuore si apre alla speranza di motociclette con belle forme e bei colori ( https://img2.stcrm.it/images/20614291/HOR_STD/1000x/energica-eva-esseesse9-16.jpg e https://img3.stcrm.it/images/20614292/1 ... se9-14.jpg , altro che spigoli alla Mazinga e strisce striate), manubri-come-Dio-comanda (né a scopino, né a corna di bue e né semimanubri), borse laterali bene inglobate nel design ( https://img1.stcrm.it/images/20614293/1000x1000/energica-eva-esseesse9-12.jpg ), codini portaoggetti decenti, sella da terra a misura d'uomo e non di trampoliere e chissà che il peso, il costo e la velocità di una ricarica e il prezzo di questi oggetti un domani finalmente non riusciranno ad essere più soddisfacenti!

Germanici.
KTM propone la 390 Adventure che completa sia la gamma delle viaggiatrici, sia quella delle piccole cilindrate. https://www.moto.it/fiere/ktm-390-adventure-a-eicma-2019-video-foto-dati-e-prezzo.html
I pregi li leggerete nel link, però altezza da terra della sella, peso e costo non mi fanno sembrare la moto tanto "intelligente".
Ma c'è la 890 Duke R che è bella, direte voi! https://www.moto.it/fiere/ktm-890-duke-r-a-eicma-2019-foto-dati-e-prezzo.html . Davvero? A parte il faro affettato a fetta di salame, il prezzo è di 11.900 euro e 11.900 euro mi sembrano davvero troppi per spostarla da fermo senza i maglioni posteriori o per proteggerla dai furti senza asole per fare passare una catena corazzata con lucchetto.

Nipponici.
Honda. La casa numero uno al mondo presenta il suo quattro cilindri in linea più potente che abbia mai prodotto. https://www.moto.it/news/nuova-honda-cbr-1000rr-r-fireblade-sp-a-eicma-2019-dati-foto.html
E come fa con l'autovelox? Va talmente veloce che non riesce a farsi fotografare?
Che cosa significa "Smart Key"? Per caso finalmente una chiave elettronica non clonabile o anche qui è solo "fuffa"?
Notate poi che <<(ora entrambe le versioni sono omologate biposto)>> ... ma chi è l'ingegnere della Motorizzazione Civile che ha omologato quell'arnese di tortura per il povero passeggero? C'è salito lui sopra la CBR RR-R (sigh!) e non è volato via alla prima furibonda accelerazione per assicurarci che si può portare un passeggero là dietro (anzi, là sopra)?
C'è poi il <<nuovo display TFT da 5">>... urca che bello! Una volta sola mi sono trovato sotto la grandine con il mio Peugeot Satelis (tanta concretezza però assemblata malissimo) e i chicchi grossi non mi hanno spaccato il cruscotto, come temevo, né il casco, nonostante sentissi delle violente frustrate sulle braccia e un rumore assordante attorno al cranio. Questo <<nuovo display TFT da 5">> è sicuro che non va a pezzi alla prima grandinata o non va in cortocircuito al primo acquazzone improvviso? Chi me lo garantisce?
Ci sono poi le altre novità, https://www.moto.it/fiere/honda-a-eicma-2019-tutte-le-novita.html . Nessuna mi fa venire però la voglia di staccare un assegno e soddisfare quella malsana passione che si chiama "due ruote motorizzate".
Noto solo con piacere che le Honda SH 125 e 200 https://www.motoblog.it/post/980087/honda-sh125-sh150i-2020-eicma-2019 (ma è possibile che solo gli scooteroni devono essere protettivi?) hanno un propulsore omologato Euro 5, sistema Start&Stop e controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), ABS di serie sulle due ruote. Bravi! E se non è "fuffa", propagate queste novità immediatamente sulle vostre medie (250/300 centimetri cubici), grazie! La CB 300 R mi piace, ma la trovo troppo "povera"!

Yamaha. La casa numero due al mondo propone tante novità. https://www.inmoto.it/news/news/anteprime/2019/11/03-2460497/yamaha_svela_le_novita_di_eicma_2019/
A me però interessa sempre non la bestiona surdimensionata che abbonda di cavalleria o lo scooterone T-Biaggi che è anacronistico, ma una buona media, cosa che Yamaha ha sempre saputo fare, dalla Diversion in poi.
<<Ha sempre saputo fare>>, infatti. E oggi?
Conquistiamo l'utenza con la piccola MT-03 versione 2020? https://www.moto.it/news/nuova-yamaha-mt-03-2020.html
Si definisce la "Dark Side of Japan", mi piacerebbe che invece fosse tremendamente concreta, così me la compro. Aspetto con ansia le prime impressioni di guida, anche se pure qui il mio passeggero dovrà accomodarsi su uno striminzito trespolo senza maniglie.
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Suzuki https://www.moto.it/news/nuova-suzuki-v-strom-1050-e-1050xt-a-eicma-2019-foto-e-dati.html
<<Altra novità in tema di motore è la possibilità di acquistare una versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2, rendendo così la moto disponibile anche ai neofiti.>> Neofiti che con quel peso dannatamente alto, sella presumibilmente alta e costi di gestione sicuramente non alti non sapranno che farsene dei pur apprezzabili tubi paramotore.
Alla casa numero tre nipponica però chiedo quando finalmente avremo anche in Puglia dei concessionari meno rari e più competenti...

Kawasaki rimane fedele a se stessa, dopo il discutibile scooter Kymco 300, e migliora quello che sa fare: https://www.moto.it/fiere/kawasaki-a-eicma-2019-tutte-le-novita.html
Pare che però una leggera e facile 250/300 non le sappia fare.
La Z400 2020 https://www.moto.it/news/kawasaki-z400-ecco-la-versione-2020.html è stata alleggerita di 3 kg, ma mi sembra lo stesso impegnativa come guida e assetto. Se sbaglio e volete farmi ricredere, regalatemela e ne farò una recensione più veritiera, grazie.
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Angloamericani.
Triumph https://www.moto.it/fiere/triumph-thruxton-rs-a-eicma-2019-foto-e-dati.html e https://www.moto.it/fiere/triumph-bonneville-t120-e-t100-bud-ekins.html
Scusate ma le moto d'Albione attualmente non mi dicono nulla. Chissà però se quel codone della Thruxton è posticcio o si può "riempire" con catena, antipioggia, straccio e attrezzi vari.

Harley Davidson. https://www.moto.it/news/harley-davidson-2020-low-rider-s-softail-e-tri-glide.html
Non mi pronuncio. Io e le Harley abitiamo su un altro emisfero "opinionistico" oltre che geografico.

Chi è d'accordo con me?

È tutto, ma non escludo che presto questo mio parere sarà aggiornato.

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Peugeot 2020, primo sguardo da EICMA: anche una moto!

Messaggioda cts » 10 nov 2019 20:34



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