Ci provo a rendere più comprensibile a tutti la cosa...mariog75, sulla frizione del nuovo Piaggio 350 ha scritto:nuovo sistema di frizione a bagno d'olio e multi disco
Nel sistema tradizionale l'albero motore nella sua rotazione fa girare una semipuleggia fissa (quella esterna) che trascina in rotazione anche una mobile (non solidale con l'albero motore) attraverso l'attrito generato sulla cinghia. All'interno della semipuleggia mobile (quella interna) ci sono dei rulli (pensate a un fagiolo...) che sono ospitati in delle piste assiali al contenitore (pensate a queste piste come a i raggi della bicicletta) e hanno una pendenza dal punto più interno rispetto a quello più esterno. Entrambe le semipulegge hanno una conformazione a "v" (o se preferisce coniche) in cui scorre la suddetta cinghia che ha una sezione adeguata per aderire a questo incavo.
A minino/basso regime i rulli restano verso l'interno della puleggia mobile la cui posizione determina una "v" di diametro piccolo, ma al crescere dei numero di giri la forza centrifuga tende a spingerli verso l'esterno cercando di vincerne il loro peso e la pendenza delle piste. La pendenza delle piste determina sia la velocità sia lo spostamento trasversale della semipuleggia verso l'esterno (quindi verso la puleggia fissa) rendendo pertanto variabile il diametro in cui scorrerà la cinghia: pertanto avremo un diametro minore a minimo e uno maggiore man mano che aumentano il numero di giri. Questo aumento di diametro
porterà a "tirare" la cinghia in avanti; la cinghia trascina in rotazione oltre alle semipulegge anteriori anche quelle posteriori che vanno anche loro una conformazione a "v"; a minimo le semipulegge posteriori vengono tenute vicine fra loro da una molla coassiale che pertanto garantisce che il loro diametro sia al massimo possibile, mentre con l'aumentare del regime la cinghia tende a vincere la forza della mozza e quindi ad "aprire la v".
Estremizzando le situazioni:
- A minimo : semipulegge anteriori aperte (diametro minimo), semipulegge posteriori chiuse (diametro massimo)
A regimi elevati: l'inverso quindi il rapporto fra i giri pulegge posteriori rispetto alle pulegge anteriori è inferiore
Questo ci suggerisce che in questo modo si può ottenere una variazione di rapporto continua con questo sistema, ma non vi sembra che manchi qualcosa? Quando mi fermo si ferma anche il motore??? Ci manca un qualcosa che permetta al motore di restare fermo in folle appena mi fermo e che sia da tramite fra quando accelero e quando parto, possibilmente che non strappi.... non ci siete ancora arrivati? ? ? Manca una frizione!
Negli scooter tradizionali (ma anche moto, vedi Mana Aprilia) si utilizza una frizione centrifuga che mettendo a un certo regime renderà solidali le semipulegge posteriori con la ruota.
Il sistema suddetto ha una serie di vantaggi (fra cui costo, semplicità costruttiva ecc..) ma anche alcuni difetti (assorbimento di energia, peso, scarso rapporto fra potenza trasmessa e dimensioni, prestazioni variabili in base alla temperatura ecc..).
L'uovo di colombo è il sistema del t-max (e presumibilmente quello del nuovo 350) che utilizza i rulli della semipuleggia mobile anteriore per chiudere la frizione come farebbe il comando manuale il tutto in bagno d'olio a garanzia di mancanza di rumorosità e maggior affidabilità. Resta la molla nelle semipulegge posteriori. Inoltre il sistema a minimo non gira a vuoto.
Domani continuo