Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

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cts

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Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

Messaggioda cts » 14 gen 2010 13:26

Mario, complimenti per il divertentissimo link e anche per il nuovo avatar! ;)

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Mix

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Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

Messaggioda Mix » 15 gen 2010 00:56

Viviamo in un'era nella quale, quando saliamo su un'auto, non dobbiamo neppure piu' chiederci se e' un benzina o un diesel.
Con questo intendo dire che non stiamo trattando un falso problema ma, se non estremizziamo i nostri comportamenti, i motori odierni sono in grado, a mio parere, di reggere qualsiasi normale condizione di utilizzo.

Il regime di minimo e' una condizione che le case costruttrici stanno, tutte assieme appassionatamente, cercando di limitare. Un tempo era adottato solo dalla FIAT Regata ES ma oggi, per ragioni di consumi ed emissioni, il dispositivo che permette lo spegnimento del motore quando ci arrestiamo al semaforo e' divenuto nelle auto molto prezioso.

Al minimo un motore produce un'energia che viene interamente impiegata per tenere in moto se stesso; la velocita' di riscaldamento e' molto limitata (quindi occorre prolungare il suo tempo) e nel contempo il consumo di carburante risulta basso ma non trascurabile.
Tale condizione di funzionamento e' l'estremizzazione del carico parziale, necessario per poter ripartire in tempi brevissimi.
Nel motore a ciclo otto (come i nostri scooters a 4 tempi) ci si mette anche la farfalla quasi completamente chiusa a complicare le cose (il diesel non l'ha...), costringendo il pistone ad aspirare il vuoto e rendendo massime le perdite di pompaggio per unita' di ciclo.

Tutta questa pappardella per dirvi che tenere acceso il motore al minimo non fa bene a nessuno. Anzi, ove posso riduco sempre tale regime di giri al minimo indispensabile, quando e' il caso spengo il motore (incluso con l'auto aziendale al McDrive...) se la sosta prevedo possa superare il minuto.

Prendendo come esempio un QUASAR 300cc, capace con i suoi 22 hp circa di far viaggiare uno scooter a velocita' prossime ai 130 km/h, vorrei evidenziare che l'avanzare tranquillamente ai 50-70 km/h richiede una potenza pari al 20-30% della nominale, in quanto tale valore cresce in funzione esponenziale della velocita' stessa.
Non credo assolutamente che tale carico di lavoro possa danneggiare un motore in fase di riscaldamento.

Cts ha scritto:Ma se la si getta nel traffico, siamo sicuri di poter viaggiare ad andatura ridotta?
Si.

Cts ha scritto:...scaldare bene l'olio delle tubazioni dei freni con pinzate energiche da fermo male non fa!
E' una condizione critica.
Causa olio o umidita' su dischi e pastiglie lo scorso inverno ho rischiato di schiantarmi. Riscaldare il mezzo a velocita' moderate mi permette di portare a regime anche la capacita' di frenata.

MarioG, parlando della sonda lambda ha scritto:se parto direttamente avrò dei dati sfalsati passati alla centralina perché a sua volta attuerà una carburazione sbagliata
A freddo il segnale della sonda lambda viene, se non erro, totalmente ignorato dalla centralina IE, sino a quando la temperatura del motore non raggiunge una determinata soglia.
L'analisi dei fumi viene infatti effettuato solo quando la ventola di raffreddamento si accende.
Riscaldare il mezzo sul cavalletto ritarda anche l'intervento correttivo generato dal feedback della lambda.


Sono sempre della stessa opinione di Emanuele, non ritengo che riscaldare da fermo un motore possa incidere sulla sua durata ma sono pronto ad ascoltare testimonianze che possano variare le mie posizioni.
O correggere le mie inesattezze...

P.S.: MarioG, questa mia replica tende a rendere vivo il forum, non vuole vanificare questo topic ne' i consigli in esso contenuti.

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Messaggioda emanuele » 15 gen 2010 01:12

Mix ha scritto:A freddo il segnale della sonda lambda viene, se non erro, totalmente ignorato dalla centralina IE, sino a quando la temperatura del motore non raggiunge una determinata soglia.

+1
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MarioG75

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Messaggioda MarioG75 » 21 gen 2010 15:05

mix ha scritto:
MarioG, parlando della sonda lambda ha scritto:se parto direttamente avrò dei dati sfalsati passati alla centralina perché a sua volta attuerà una carburazione sbagliata
A freddo il segnale della sonda lambda viene, se non erro, totalmente ignorato dalla centralina IE, sino a quando la temperatura del motore non raggiunge una determinata soglia.
L'analisi dei fumi viene infatti effettuato solo quando la ventola di raffreddamento si accende.
P.S.: MarioG, questa mia replica tende a rendere vivo il forum, non vuole vanificare questo topic ne' i consigli in esso contenuti.


C'è sempre la possibilità di prendere un abbaglio, vuoi per errate informazioni ricevute nel passato, vuoi per ricordi confusi, vuoi per ... Io non sono ingegnere meccanico e ci sta che anche io possa abbagliarmi...

Il discorso del riscaldamento poi ha varie scuole di pensiero, esse nascono dal fatto che in questa fase ci sono più cose che succedono e ognuno può dare più meno importanza a quell'elemento!

Detto questo (che tirando le somme è aria fritta), vorrei specificare:
- nel momento dell'avvio del motore la carburazione è ricca (con più benzina rispetto all'aria) perchè la lambda è aperta
- fino a quando la lambda non va in closed (chiusa) la carburazione resta ricca
- fino a quando la lambda è in open la centralina non apporta che minime correzioni
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Messaggioda Mix » 23 gen 2010 01:48

Concordo Mario.
C'e' un comportamento che e' sicuramente dannoso, cioe' il partire da freddo a razzo come talvolta faccio io quando... ho fretta.

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Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

Messaggioda compressor » 01 feb 2010 16:11

Ciao ragazzi, prima di partire tutte le mattine accendo la moto al minimo senza accelerare e attendo per circa 10 minuti che si accenda almeno una tacca del liquido di raffreddamento, poi parto.
Volevo chiedervi se anche a voi ci mette molto ad accendersi la prima tacca.

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Messaggioda cts » 01 feb 2010 17:44

<X> Ho unito io al presente topic il post aperto dal nostro compressor.

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Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

Messaggioda Robespierre » 01 feb 2010 22:53

Ciao a tutti,
anche io la mattina lascio un po' lo scooter acceso mentre infilo guanti e casco ma poi vado...

Vi chiedo se mi comporto correttamente andando ad un'andatura non superiore ai 60 Km orario finchè lo scooter non arriva ad 80 gradi, fortunatamente abito in una zona che mi permette di mantenere quest'andatura, comunque gli 80 gradi li raggiunge nel giro di 1,5/2 km anche in questi giorni che siamo a -2 la mattina.
Mi hanno sempre detto di non esagerare stando fermi (e purtroppo non ci sarebbe neanche il tempo :wink: , sapete con l'ufficio che chiama)

Faccio male?

Anche con l'auto (sempre peugeot :) ) in quelle rarissime occasioni che la prendo mi comporto nello stesso modo ma in questo caso faccio riferimento al contagiri tenendomi sotto i 3000 e comunque l'auto avendo il cambio manuale si gestisce meglio.

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Riscaldamento del propulsore: consigli sull'ottimizzazione

Messaggioda compressor » 02 feb 2010 17:16

Grazie mille molto interessante, questo topic.

Io il mio satelis compressor lo accendo al minimo e attendo fino a quando non si è accesa almeno una tacca del liquido di raffreddamento perfavore dimmi se faccio bene o devo attendere di più?
Ora che è inverno attendo quasi 10 minuti prima di partire.

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Messaggioda MarioG75 » 02 feb 2010 18:19

Credo che vada benissimo! Lamps
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