Posto solo ora il viaggio "inaugurale" del mio Metropolis.
Un viaggio-avventura di ben 767 km da Latina (domicilio del precedente proprietario) a Udine, effettuato in poco più di un giorno e prevalentemente su strade provinciali (altrimenti che divertimento c'è?? ).
L'itinerario del primo giorno è stato molto breve: Latina-Civita Castellana, passando per il GRA, e finendo in un sperduto ma carinissimo agriturmo in mezzo ai boschi...
La prima sosta poco sotto Roma
Al risveglio poco dopo l'alba all'agriturismo:
Metropolis 400: primo viaggio
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Metropolis 400: primo viaggio
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Era fine settembre e le temperature al mattino, nonostante fossi in centro-Italia, erano un po' bassine: alle 7, se non ricordo male, eravamo sui 10-11 gradi..Per fortuna avevo con me tutto l'occorrente: calzamaglia, abbigliamento da moto, guanti invernali, ecc. Grazie però all'ottima protezione del Metropolis (ed all'adrenalina che avevo in corpo..) non ho sofferto il freddo. Anzi, poi l'aria si è scaldata grazie ad una giornata stupenda!
Dopo un'abbondante colazione il viaggio è proseguito verso Magliano Sabina, dove ho imboccato l'autostrada per un breve tratto: scelta obbligata per accorciare i tempi e per potermi godere con più calma il tratto appenninico. Qui ho potuto verificare l'ottima stabilità del Metropolis alle alte velocità, cosa che viene un po' a mancare con il montaggio del bauletto posteriore.
Uscito ad Orvieto scalo ho proseguito lungo la provinciale SS71 fino a costeggiare il lago Trasimeno. Lasciato Castiglione del lago mi sono immesso sul raccordo Bettolle-Perugia in direzione Perugia per uscire dopo poco verso Tuoro. La strada è in salita ed è molto panoramica: mi sono così fermato a scattare qualche foto con il lago sullo sfondo:
L'ultima foto è stata "ritoccata" per avere un effetto tipo HDR..
Dopo un'abbondante colazione il viaggio è proseguito verso Magliano Sabina, dove ho imboccato l'autostrada per un breve tratto: scelta obbligata per accorciare i tempi e per potermi godere con più calma il tratto appenninico. Qui ho potuto verificare l'ottima stabilità del Metropolis alle alte velocità, cosa che viene un po' a mancare con il montaggio del bauletto posteriore.
Uscito ad Orvieto scalo ho proseguito lungo la provinciale SS71 fino a costeggiare il lago Trasimeno. Lasciato Castiglione del lago mi sono immesso sul raccordo Bettolle-Perugia in direzione Perugia per uscire dopo poco verso Tuoro. La strada è in salita ed è molto panoramica: mi sono così fermato a scattare qualche foto con il lago sullo sfondo:
L'ultima foto è stata "ritoccata" per avere un effetto tipo HDR..
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Ultima modifica di TRISKY66 il 12 feb 2017 20:44, modificato 3 volte in totale.
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Da Tuoro prendo la SP146 "Strada del Niccone": un serpente tutto curve che si snoda tra Umbria e Toscana e che in una giornata come questa regala momenti indimenticabili. Qui mi diverto un bel po' e comincio a fare i primi veri paragoni con la moto...Il Metropolis sul misto sali-scendi non se la cava male, ma siamo lontani anni luce da una VERA guida motociclistica...Occorre ri-calibrare tutto, soprattutto la frenata: il mezzo è molto pesante e, complice un impianto frenante appena discreto, occorre molta prudenza, soprattutto in discesa. Così, dopo un paio di tornanti presi un po' troppo "disinvolti" (e con relativi "lunghi" adrenalinici...), mi rilasso e cerco di godermi il panorama. Sosta caffè a Lisciano Niccone (che merita sicuramente una visita approfondita) e via per la SS3bis in direzione San Sepolcro.
Lungo la strada una fermata obbligatoria per immortalare il particolare giardino di un agricoltore che va fiero di mostrare a tutti le sue amate zucche:
Lungo la strada una fermata obbligatoria per immortalare il particolare giardino di un agricoltore che va fiero di mostrare a tutti le sue amate zucche:
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Ultima modifica di TRISKY66 il 10 feb 2017 10:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Arrivato a Sansepolcro mi piange il cuore non potermi fermare (il tempo stringe): ricordo anni fa una cena memorabile al ristorante "Il Convivio" ...Vivamente consigliato
Imbocco così la SP258 in direzione del valico di Viamaggio. Percorso che feci anni fa in moto e che mi rimase nel cuore: strada a curve ampie con brevi rettilinei e panorama boschivo bellissimo. Oltretutto il sole splendeva ed era un piacere guidare il Metropolis tra il profumo della flora.
Un suggerimento per chi volesse avventurarsi in queste zone: fare molta attenzione agli specchietti!! La strada è meta frequente degli "smanettoni" tosco-emiliani, una razza di motociclisti pazza quanto basta per creare spesso situazioni imbarazzanti e pericolose (verificate sulla pelle mia e dei miei amici motociclisti..)
Infatti, manco a pensarlo, dopo pochi minuti ecco arrivare i primi missili terra-terra che mi sfrecciano accanto..
Nemmeno tento di stargli dietro, anche se la strada invoglia parecchio a farlo.... meglio godersi il panorama
Su questa strada merita sicuramente una visita Aboca, sede della famosa ditta erboristica.
Mi fermo per la classica foto di rito, così di fretta che non metto nemmeno "in posa" il Metropolis...
Riparto subito con la voglia di godermi tutti i tornanti ad uno ad uno fino all'ultima curva: è un piacere riscoprire che la passione, anche ad una certa età e dopo anni dove l'unico mezzo a due ruote è quello pedalato, non muore mai
Complice ormai l'adattamento al mezzo, comincio anche ad osare un po' di più e mi accorgo che per avere una guida redditizia il segreto sta nel frenare con la leva sx o il pedale (io preferisco la leva..) e giocare d'anticipo con le curve. In salita occorre anche anticipare di molto l'apertura del gas e lasciare scorrere lo scooter sulla traiettoria impostata, senza forzarlo. Probabilmente (me ne sono accorto dopo a Udine con i primi freddi) le gomme non erano al 100% (vecchie e dure) e la sensazione di scivolare era netta.
Arrivo a Ca' Raffaello verso le 14, giusto quando i Moderni Cavalieri s'alzano da tavola pronti a dar sfogo al loro mezzo
Vedo infatti bande di motociclisti avviarsi minacciosi verso il Viamaggio: il peggio doveva ancora venire...
Io proseguo verso San Leo, suggestivo borgo ricco di fascino e storia (andateci!!!) e mi concedo un caffè ristoratore: sono ormai passate quasi 7 ore dalla partenza e la schiena, appesantita dallo zaino di montagna (non avevo ancora il bauletto..) comincia a farsi sentire...
Mi basta dare un'occhiata in giro per riconoscere i luoghi dove un tempo bazzicavo con il mio vecchio Fazer 1000...Sempre bei ricordi...Ed ora si ricomincia
Riprendo la strada verso casa in direzione della costa. Ad esser sincero non ricordo bene il percorso, sta di fatto che ad un certo punto mi ritrovo sulla SS3bis, una statale a scorrimento veloce (un bel po' trafficata) che mi porta velocemente sulla Romea. L'intento era proprio questo: odio le autostrade ed i calcoli che avevo fatto mi dicevano che il tempo di percorrenza fino a Mestre sarebbe stato identico alla scelta autostradale (A14+A13+A57). Oltretutto la Romea non l'avevo mai percorsa...
Il tempo scorreva veloce (erano ormai le 17..) ma la guida qui è obbligatoriamente lenta: mai visto un tale dispiegamento di autovelox Occhio quindi se capitate da queste parti!!
Questa è comunque una zona dove tornerò: tanti posti particolari da visitare con la dovuta calma, dal Parco del Delta del Po alle Valli di Comacchio
Alla fine della Romea decido di entrare in autostrada: la stanchezza sta prendendo il sopravvento...
Mi "bevo" il tratto Mestre-Udine alla media di 130 km/h, con puntatine ai 160-165 di tachimetro: il Metropolis fila via liscio che è un piacere
Arrivo a casa stanco ma soddisfatto: 11 ore di cavalcata e 767 km non sono male come "prima volta"
Spero di avervi fatto venire voglia di salire sul vostro mezzo (meglio se un Metropolis ) e partire...
Alla prossima
Imbocco così la SP258 in direzione del valico di Viamaggio. Percorso che feci anni fa in moto e che mi rimase nel cuore: strada a curve ampie con brevi rettilinei e panorama boschivo bellissimo. Oltretutto il sole splendeva ed era un piacere guidare il Metropolis tra il profumo della flora.
Un suggerimento per chi volesse avventurarsi in queste zone: fare molta attenzione agli specchietti!! La strada è meta frequente degli "smanettoni" tosco-emiliani, una razza di motociclisti pazza quanto basta per creare spesso situazioni imbarazzanti e pericolose (verificate sulla pelle mia e dei miei amici motociclisti..)
Infatti, manco a pensarlo, dopo pochi minuti ecco arrivare i primi missili terra-terra che mi sfrecciano accanto..
Nemmeno tento di stargli dietro, anche se la strada invoglia parecchio a farlo.... meglio godersi il panorama
Su questa strada merita sicuramente una visita Aboca, sede della famosa ditta erboristica.
Mi fermo per la classica foto di rito, così di fretta che non metto nemmeno "in posa" il Metropolis...
Riparto subito con la voglia di godermi tutti i tornanti ad uno ad uno fino all'ultima curva: è un piacere riscoprire che la passione, anche ad una certa età e dopo anni dove l'unico mezzo a due ruote è quello pedalato, non muore mai
Complice ormai l'adattamento al mezzo, comincio anche ad osare un po' di più e mi accorgo che per avere una guida redditizia il segreto sta nel frenare con la leva sx o il pedale (io preferisco la leva..) e giocare d'anticipo con le curve. In salita occorre anche anticipare di molto l'apertura del gas e lasciare scorrere lo scooter sulla traiettoria impostata, senza forzarlo. Probabilmente (me ne sono accorto dopo a Udine con i primi freddi) le gomme non erano al 100% (vecchie e dure) e la sensazione di scivolare era netta.
Arrivo a Ca' Raffaello verso le 14, giusto quando i Moderni Cavalieri s'alzano da tavola pronti a dar sfogo al loro mezzo
Vedo infatti bande di motociclisti avviarsi minacciosi verso il Viamaggio: il peggio doveva ancora venire...
Io proseguo verso San Leo, suggestivo borgo ricco di fascino e storia (andateci!!!) e mi concedo un caffè ristoratore: sono ormai passate quasi 7 ore dalla partenza e la schiena, appesantita dallo zaino di montagna (non avevo ancora il bauletto..) comincia a farsi sentire...
Mi basta dare un'occhiata in giro per riconoscere i luoghi dove un tempo bazzicavo con il mio vecchio Fazer 1000...Sempre bei ricordi...Ed ora si ricomincia
Riprendo la strada verso casa in direzione della costa. Ad esser sincero non ricordo bene il percorso, sta di fatto che ad un certo punto mi ritrovo sulla SS3bis, una statale a scorrimento veloce (un bel po' trafficata) che mi porta velocemente sulla Romea. L'intento era proprio questo: odio le autostrade ed i calcoli che avevo fatto mi dicevano che il tempo di percorrenza fino a Mestre sarebbe stato identico alla scelta autostradale (A14+A13+A57). Oltretutto la Romea non l'avevo mai percorsa...
Il tempo scorreva veloce (erano ormai le 17..) ma la guida qui è obbligatoriamente lenta: mai visto un tale dispiegamento di autovelox Occhio quindi se capitate da queste parti!!
Questa è comunque una zona dove tornerò: tanti posti particolari da visitare con la dovuta calma, dal Parco del Delta del Po alle Valli di Comacchio
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Ultima modifica di TRISKY66 il 10 feb 2017 16:17, modificato 2 volte in totale.
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Attendo la continuazione, eh?
Nel frattempo, c mplimenti!
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Fumetti che leggo.
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Grazie cts ;-)
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Complimenti anche per le foto. Quasi tutte sembrano cartoline...
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Beh, la fotografia è un'altra delle mie passioni...anche se queste sono fatte con il cellulare. Diciamo che la splendida giornata ha aiutato molto
- cts
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Re: Metropolis 400: primo viaggio
Sì, le foto sono davvero bellissime, degne di far parte della pubblicità ufficiale del Metropolis!
Avete notato che l'occultamento della targa è anch'esso molto artistico?
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