Quanti tipi di moto esistono?

Sezione dedicata ai possessori di motocicli non fabbricati da Peugeot.
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Enduro - pag. 3

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:09

Enduro
L'enduro, fino alla fine degli anni '70 del 1900 denominato "Regolarità", è una competizione del motociclismo che si concretizza in gare di regolarità su percorsi prevalentemente sterrati, con medie velocistiche e tempi d'impiego prefissati, nel rispetto del codice della strada vigente. E fino qui abbiamo ripetuto le stesse parole che riguardano la voce "Regolarità".
Però agli inizi degli anni '80 esplose il boom di questa tipologia di moto: non ci fu un costruttore che non ne propose una sua versione, la parola "Enduro" sulle fiancate della moto era ancora più forte del richiamo della parola "Custom".

Qui vogliamo proprio parlare dell'aspetto motociclistico non agonistico.
Il fenomeno lo si fa convenzionalmente nascere con la Yamaha XT 550 presentata nel 1982, ma l'esplosione della tipologia è merito della Parigi-Dakar di quegli avventurosi anni e delle vittorie di una motocicletta all'opposto della Yamaha XT 550, cioè della BMW, pesante bicilindrica che farà nascere una nuova categoria, quella appunto delle "enduro" che avranno per la maggior parte queste caratteristiche:
- motore bicilindrico;
- serbatoio enorme;
- strutture e ciclistica surdimensionata;
- paramani.

Cinquantini, monocilindrici e altre tipologie differenti venderanno migliaia di pezzi purché dotati di maxi-serbatoio e di "Enduro" nel nome!
Ci saranno moto iconiche dal nome famoso che spingeranno le vendite su vette altissime, tanto che la parola "enduro" sarà riconosciuta anche da chi non era per nulla appassionato di motociclismo.

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Yamaha XT 550: semplice e indistruttibile

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Yamaha XT 600 Ténéré e XT 600: la seconda derivava dalla XT 550, la Ténéré invece era la prima ad avere un nome tipico del deserto (ci saranno poi Honda Parigi-Dakar e Aprilia Tuareg, per esempio) e proponeva un enorme serbatoio, un serbatoio da 30 litri, il tamburo posteriore maggiorato a 180 mm Ø, il disco anteriore ridotto a 260 mm Ø, potenza portata a 40 CV invece che 45 CV e un tipo di raffreddamento misto aria-olio.

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Yamaha TT 600: sorella “più cattiva” della XT e rivale della Honda XR, ha avuto un grande successo ed è rimasta in vendita in Italia per poco più di due decenni. È stata proposta in diverse motorizzazioni e versioni, alcune più “addomesticate” di altre. Praticamente (corsi e ricorsi) era una moto... da regolarità! Se la XT 600 Z era una moto da entrofuoristrada (oggi la chiameremmo Dual Purposes) e se la Ténéré era una moto da viaggio (oggi la chiameremmo Adventure), la TT era una moto più votata al fuoristrada che alla strada (oggi la chiameremmo Dual Sport).

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:09

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Grand Tourer / GT / Gran Turismo

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:10

Grand Tourer / GT / Gran Turismo
L'evoluzione della motocicletta è quella che da "turistica" diventa "sportiva", ma poi c'è pure la "gran turismo".

Prima del 1978, diverse moto avevano avuto nel nome la sigla "GT" o "Gran Turismo", che indicava la capacità di effettuare lunghi viaggi.
Se nell'era pionieristica la capacità era data soltanto da un paio di borse come accessori e da un embrionale riparo aerodinamico, la diffusione delle grosse Harley Davidson nel continente europeo stabilisce agli inizi degli anni '70 i criteri per questa tipologia:
- sono di grande cilindrata;
- sono dotate di carene o parabrezza per offrire un elevato livello di protezione dal vento;
- hanno serbatoi di carburante di grande capacità per garantire lunghi intervalli fra un rifornimento e l'altro;
- hanno i motori in grado di erogare una elevata coppia già ai bassi regimi;
- sono caratterizzate da una posizione di guida più rilassata e verticale rispetto alle moto sportive.
Ed ecco nascere, nel 1978, la capostipite delle moderne "Grand Tourer" o "Super Tourer" che dir si voglia, sua maestà la BMW R 100 RT.

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BMW R 100 RT: ancora oggi, in marcia sotto le intemperie ci sono poche GT che la superano in comfort...

Due soli cilindri, ma tremendamente efficaci, una carenatura nata nella galleria del vento non per andare più veloci ma per proteggere dalle intemperie (scarpe asciutte comprese, altro che le "GT" moderne...), pedane e sella azzeccate in una ergonomia funzionale, passeggero ben collocato, facilità di montaggio degli accessori per viaggiare, eccetera. La sintesi della vera efficienza per i lunghissimi viaggi, un'icona che non verrà scalfita neppure dalla celebre Honda GoldWing a sei cilindri (nata "turistica", senza carenatura, nel 1975 con il modello Gold Wing GL 1000) o dalla successiva e moderna BMW K 100 RT.

Oggi le "Big Tourer" prediligono il motore a sei cilindri e le cilindrate elevatissime (ma anche il peso lo è...).
Due icone: una è la Honda Goldwing e l'altra è la BMW K 1600 GT, motociclette imponenti ma caratterizzate dalla ruota da 17 pollici. Utilizzano le ultimissime tecnologie oggi disponibili per garantire il massimo comfort nelle trasferte più lunghe. Sono moto che più che non prediligono l'agilità (caratteristica propria di una moto) ma il turismo a lunghissimo raggio, e quindi hanno carenature davvero estese, molto spesso anche gli altoparlanti integrati, un tris di valigie con un'enorme capienza e che danno sia al pilota che al passeggero una poltrona da salotto su cui sedersi per macinare chilometri su chilometri.

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Harley-Davidson CVO Limited. Valigie laterali più baule con portapacchi, faro anteriore adattivo a LED con luci supplementari che si attivano in base all’angolo d’inclinazione della moto, antifurto Security System, assistenza alla frizione idraulica, ruote Tomahawk, controllo diretto del funzionamento tramite app, possibilità di fare chiamate in viva voce e conversare con il passeggero, impianto audio da 75 watt per canale, manopole riscaldate, display a colori TFT da 6,5 pollici. Il peso è il più alto della categoria: 411 kg. La moto tocca in lunghezza i 2.600 mm.... ma perché non comprare direttamente un'automobile?

L'evoluzione successiva delle motociclette per viaggiare sarà quella delle Crossover.

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:10

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Hyper crossover

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:10

Hyper crossover
Dopo le crossover, negli ultimi tempi il marketing ha partorito anche le "hyper crossover", ossia delle crossover di base ma con potenze molto vicine a quelle delle iper sportive, quindi 190-200 CV, come per esempio la BMW M 1000 XR o la Ducati Multistrada V4 RS oppure (che hanno un prezzo di acquisto full optional di circa 36.000 €. ...)

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BMW M 1000 XR e Ducati Multistrada V4 RS: tanta potenza serve davvero sulle strade bianche?

Dopodiché tra le iper crossover ci sono invece quelle moto che sono una via di mezzo tra le crossover stradali e le maxi enduro, cioè le crossover con ruota da 19 pollici (magari con raggi e non in lega) che permettono di affrontare dei fuoristrada di medio livello, molto meglio rispetto alla controparte più sportiva, ovvero le crossover con ruote da 17 pollici all'anteriore.
Questa è una categoria che negli ultimi anni ha avuto davvero tantissima attenzione su di sé, proprio perché non rinuncia comunque a delle prestazioni di eccezionale livello, quindi nessun dubbio sul fatto che siano veloci.

Per esempio: sua maestà BMW R 1300 GS, KTM 1290 Adventure S, Suzuki V-Strom 1050DE.

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BMW R 1300 GS: la regina delle vendite delle hyper crossover, quasi irriconoscibile senza borse e bauletto!

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:10

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Hyper naked / Super naked

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:11

Hyper naked / Super naked
Dopo la creazione delle moto naked, il marketing non si è stancato ed ha infierito, creando in seguito altre due categorie dai confini incerti, le "super naked" e le (più famose) "hyper naked" (o "iper naked").
Super naked: sono delle naked da massimo 1.000 cm³ con meno di 170 CV.
Hypernaked: sono naked da 1.000 e oltre cm³ con oltre 180 CV, dotate di elettronica, sospensioni e componenti frenanti di altissima qualità e quindi molto più costose delle prime.
Ma queste non sono regole rigide, tanto che Yamaha, per ragioni tutte sue, chiama "hyper naked" tutte le sue moto nude da strada, dalla piccola MT03 alla grande MT10 SP.

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Aprilia Tuono V4 Factory 1100: questa hyper naked quadricilindrica di 180 CV e 185 kg non colpisce per i suoi dati dichiarati o per la sua elettronica sovrabbondante e sofisticata. Colpisce perché, pur essendo una naked, ha un bel cupolino... Almeno quello!

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BMW M 1000 R 2023: con i suoi 210 CV di potenza, 199 kg di peso e una velocità massima di 280 km/h (accelerazione da 0 a 200 km/h in 7,2 secondi), questa quadricilindrica rappresenta l’apice delle prestazioni "nude" BMW.

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Ducati StreetFighter V4S 2023: questa quadricilindrica ha quasi gli stessi CV della BMW M 1000 R, 208 contro 210, ma pesa soltanto 178 kg. Un vero miracolo di leggerezza con tutte le sue caratteristiche: ali biplano, puntale inferiore, cerchi in carbonio, dispositivo IMU (Unitià di Misurazione Inerziale) a sei assi, ABS, DTC (Controllo di Trazione Ducati), EBC (controllo del freno motore), DWC (controllo dell’impennata Ducati) e tanti altri dispositivi di controllo e di aiuto alla guida che hanno il loro peso.

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Kawasaki Z H2 SE My2024 (Supercharge): questa quadricilindrica è dotata di un motore sovralimentato, che eroga una potenza massima di 200 CV, di un peso di 240 kg, cruise control elettronico, sospensioni elettroniche Showa dotate di tecnologia Skyhook, pinze freno Brembo, questa hyper naked promette sfracelli su strada. Notare il particolare faro carenato e le appendici laterali, a mo' di (sottile ma indispensabile...) carenatura... ha persino il puntale, sconosciuto sulle naked "pure".

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KTM 1290 Super Duke R Evo: questa hyper naked bicilindrica dal nome bello lungo (ma anche il marketing Suzuki non scherza...) ha un motore a V di ben 1.300 cm³. Vanta sospensioni semi-attive WP Apex e 180 CV per 188 kg.

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Suzuki GSX-S1000: questa quadricilindrica super naked ha 152 CV, pesa 195 kg ed ha alette laterali, ispirate ai modelli della MotoGP degli anni 2020. Ma come si fa a utilizzarla per correre su strada, se non ha una carenatura?

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Triumph Speed Triple 1200_RS_2023: questa tricilindrica "iper nuda" ha telaio in alluminio leggero che, insieme ad altri elementi, riduce il suo peso totale a 198 kg, ha sospensioni Öhlins e 178 CV. L'aspetto è forse più tranquillo rispetto ad altre proposte, ma il suo carattere è decisamente sportivo.

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Yamaha MT-09 SP 2023: la Yamaha la classifica come hype naked, ma per le sue caratteristiche - a volere essere pignoli - questa quadricilindrica di grande successo in Yamaha ("MT" sta per "Master of Torque", "Maestro della coppia") dovrebbe essere una super naked. Ha 119 CV e pesa 176 CV. Una vera hyper naked nella gamma Yamaha è la MT-10 SP (deriva dalla celebre R1!), che ha 165,9 CV e pesa 197 kg.

Studiando le caratteristiche di queste iper naked, ci si accorge che sono anni che il mondo motociclistico grida a voce alta di volere di più dalle moto: «Più veloci! Più leggere! Più potenti!». Queste urla hanno portato le aziende motociclistiche a rimuovere molte cilindrate di basso livello, concentrandosi sulle hyper che hanno portato la categoria sempre più vicino alle hyper sportive da pista. Tutto, per cercare di accontentare il motociclista che richiede sempre prestazioni massime (anche perché pungolato dai suoi amici diversamente intelligenti che deridono le cilindrate inferiori), potenza e velocità. Ma se già le più piccole cilindrate non potevano superare i 130 km/h in autostrada (velocità massima ammessa in Italia), che senso hanno queste più grandi iper nude?

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:11

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Hyper sport / Iper sportiva / Hyper bike

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:12

Hyper sport / Iper sportiva / Hyper bike
"Hypersport" è un'altra invenzione del marketing. Per esempio, la Yamaha classifica la sua MT-09 come "hyper naked", ma questa non è assolutamente sullo stesso livello della KTM SuperDuke o della Ducati Streefighter V4.
Le super sportive classiche, diciamo quelle che oggi hanno potenze tra i 140 e 150 cavalli, si sono quindi oggi evolute nelle Hypersport, ovvero le moto di fascia più alta in assoluto, quelle che oggi nel mercato costano ben più di 20.000 €, hanno nella maggior parte dei casi più di 200 cavalli. Anche se sono targabili, esse sono concepite proprio per dare il meglio in pista, in mano a gente che ha tanta esperienza e sa portarle al limite.
Perché questa distinzione?

Nelle corse di moto "basate sulla produzione" come la categoria "Superbike", le motociclette che vi partecipano devono essere motociclette di produzione, il che significa che il produttore deve costruire e vendere un numero minimo di moto per uso stradale ogni anno affinché la sua moto sia "omologata". Le regole limitano notevolmente quanto le moto possono essere modificate rispetto alla loro forma originale di fabbrica per le corse, quindi migliore è la propria moto da strada, migliore può essere la propria moto da corsa. Questo è un po' il motivo per cui ci siamo ritrovati con moto da strada ad altissime prestazioni (quelle che una volta si chiamavano "Sport Production").

Tutto questo differisce da quelle che conosciamo come corse dei GP, dove le moto sono macchine "prototipi" costruite appositamente per le corse. Devono solo conformarsi alle linee guida delineate dall'organizzazione di corse e non devono fare concessioni per la strada.

"Hyperbike" è quindi un termine che è arrivato dopo e come evoluzione dei termini che cercavano di riferirsi a moto che non soddisfano le specifiche Superbike avendo più centimetri cubici del regolamento mondiale, essendo più leggere del minimo del regolamento mondiale e di conseguenza essendo più costose...

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Sono delle "Hyper sport" la Kawasaki Ninja H2 (qui sopra la versione 2020, ma già vista in un'altra sua versione qui) e la Suzuki Hayabusa.

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Suzuki Hayabusa: altro modello classico che si contende, da tanti anni ormai, con la Kawasaki H2 la palma di motocicletta più ipersportiva del mondo. Non è costruita in varianti più o meno sportive o granturistiche ma anche questa a seconda dell'anno di produzione presenta i numeri di prestazioni da brivido a riguardo di potenza, coppia, velocità massima, 400 m da fermo e peso totale.

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Maxi enduro

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:12

Maxi enduro
Il gradino più alto dopo le hyper crossover vede salire le maxi enduro.
Le maxi enduro sono quelle moto che, pur essendo progettato per essere utilizzate su strada, hanno comunque una ruota da 21 pollici davanti e da 17 o 18 pollici al posteriore.
Questa definizione (non accettata da tutti) quindi non distingue come "maxi" le moto di cilindrata più grande, ma quelle con le ruote più grandi.

Esempi di maxi enduro:
Aprilia Tuareg 660, Ducati DesertX, Honda Africa Twin 1100 e Africa Twin 1100 Adventure Sports, Husqvarna Norden 901, KTM 890 Adventure R e 890 Adventure Rally, KTM 1290 Super Adventure R, MV Agusta LXP 9.5, Triumph Tiger 900 Rally, Triumph Tiger 1200 Rally Pro e Tiger 1200 Rally Explorer, Yamaha Ténéré 700 e Ténéré 700 Raid.

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Honda Africa Twin 1100: sbaraglia tutte le concorrenti per il suo equilibrio, le sue finiture e la sua affidabilità.


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