L'enduro, fino alla fine degli anni '70 del 1900 denominato "Regolarità", è una competizione del motociclismo che si concretizza in gare di regolarità su percorsi prevalentemente sterrati, con medie velocistiche e tempi d'impiego prefissati, nel rispetto del codice della strada vigente. E fino qui abbiamo ripetuto le stesse parole che riguardano la voce "Regolarità".
Però agli inizi degli anni '80 esplose il boom di questa tipologia di moto: non ci fu un costruttore che non ne propose una sua versione, la parola "Enduro" sulle fiancate della moto era ancora più forte del richiamo della parola "Custom".
Qui vogliamo proprio parlare dell'aspetto motociclistico non agonistico.
Il fenomeno lo si fa convenzionalmente nascere con la Yamaha XT 550 presentata nel 1982, ma l'esplosione della tipologia è merito della Parigi-Dakar di quegli avventurosi anni e delle vittorie di una motocicletta all'opposto della Yamaha XT 550, cioè della BMW, pesante bicilindrica che farà nascere una nuova categoria, quella appunto delle "enduro" che avranno per la maggior parte queste caratteristiche:
- motore bicilindrico;
- serbatoio enorme;
- strutture e ciclistica surdimensionata;
- paramani.
Cinquantini, monocilindrici e altre tipologie differenti venderanno migliaia di pezzi purché dotati di maxi-serbatoio e di "Enduro" nel nome!
Ci saranno moto iconiche dal nome famoso che spingeranno le vendite su vette altissime, tanto che la parola "enduro" sarà riconosciuta anche da chi non era per nulla appassionato di motociclismo.

Yamaha XT 550: semplice e indistruttibile

Yamaha XT 600 Ténéré e XT 600: la seconda derivava dalla XT 550, la Ténéré invece era la prima ad avere un nome tipico del deserto (ci saranno poi Honda Parigi-Dakar e Aprilia Tuareg, per esempio) e proponeva un enorme serbatoio, un serbatoio da 30 litri, il tamburo posteriore maggiorato a 180 mm Ø, il disco anteriore ridotto a 260 mm Ø, potenza portata a 40 CV invece che 45 CV e un tipo di raffreddamento misto aria-olio.

Yamaha TT 600: sorella “più cattiva” della XT e rivale della Honda XR, ha avuto un grande successo ed è rimasta in vendita in Italia per poco più di due decenni. È stata proposta in diverse motorizzazioni e versioni, alcune più “addomesticate” di altre. Praticamente (corsi e ricorsi) era una moto... da regolarità! Se la XT 600 Z era una moto da entrofuoristrada (oggi la chiameremmo Dual Purposes) e se la Ténéré era una moto da viaggio (oggi la chiameremmo Adventure), la TT era una moto più votata al fuoristrada che alla strada (oggi la chiameremmo Dual Sport).














