Quanti tipi di moto esistono?

Sezione dedicata ai possessori di motocicli non fabbricati da Peugeot.
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Maxi moto, Moto pesanti - pag. 4

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:12

Maxi moto, Moto pesanti
Vengono generalmente indicate come "maximoto" o "maxi-moto" le motociclette con cilindrate superiori ai 650 cm³.
Il termine che definisce la specifica categoria commerciale, è entrato nell'uso comune durante la prima metà degli anni '70 del 1900, quando le case motociclistiche europee e nipponiche iniziarono a proporre congiuntamente modelli di punta della gamma produttiva con cilindrata pari a 750 cm³, superando il limite dei 500 cm³, normalmente rispettato dalle principali case, fino agli anni '50 e di 650 cm³, mantenuto fino alla seconda metà degli anni '60; queste ultime venivano indicate come "moto pesanti".

La definizione "maximoto" è rimasta invariata anche per le successive evoluzioni in aumento delle cilindrate motociclistiche.

Tra le prime maximoto che si affacciarono sul mercato mondiale, occorre ricordare la Moto Guzzi V7 700 (1966), la Norton Commando 750 (1968), la Laverda 3C 1000 (1972), ma soprattutto la Honda CB 750 Four (1969) della quale troverete un ampio e splendido resoconto su questa pagina:
https://sites.google.com/view/italiacbr ... a-honda-2p

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Mini moto

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:12

Mini moto
Possiamo definire le mini moto come dei go kart su due ruote.
Infatti con il termine "minimoto" (o "mini moto") vengono identificati soprattutto i piccoli modelli di motocicletta atti a circolare su circuiti o aree non pubbliche in quanto sprovvisti di permesso di circolazione. Di solito si tratta di modelli da competizione o anche per il tempo libero di appassionati della velocità. Le minimoto sono stradali, mentre le "piccole" per lo sterrato vengono definite "minicross".

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Una classica minimoto misura circa 1 metro di lunghezza per 60 centimetri di altezza (poco più di 40 cm l'altezza della sella) con poco più di 20 kg di peso complessivo. Il motore è a due tempi (40 o 50 cm³), alimentato a miscela, che assicura velocità fino a 100 km/h. Questo motore è meno caro e più leggero e ha un assemblaggio più semplice di quello a 4 tempi (90 cm³), si usa infatti su mezzi di piccole dimensioni.
C’è anche una variante, il motore elettrico, in questo caso la velocità si attesta sui 10-15 km/h. La batteria promette uno spazio percorribile in autonomia delimitato, ma sufficiente. Per questi modelli, il prezzo è sui 150-180 euro per un modello base: a volte lo si trova anche nei supermercati.

Le "mini-moto" (scriviamole anche così e amen) si possono distinguere in altre due categorie, le "Mini" e le "Midi" che si distinguono tra loro solo nelle misure della ciclistica, mentre per il motore sono identiche. Le Mini vengono usate in configurazione Junior (vedere più sotto) dai piloti più giovani e servono da scuola per passare alle superiori Midi.

Categorie del Campionato italiano minimoto -
Classi JUNIOR:

JUNIOR A : 7-9 anni compiuti
JUNIOR B: 10-13 anni non compiuti, di peso fino a 49,9 kg
JUNIOR C: 10-13 anni non compiuti, di peso oltre 50 kg.
Classi SENIOR:

SENIOR A: 13-29 anni compiuti, di peso fino a 62 kg.
SENIOR B: 13-29 anni compiuti, di peso oltre 62 kg.
SENIOR C: 13-29 anni compiuti, di peso oltre 75 kg.
SENIOR MIDI: classi senior A e B
SENIOR OPEN: tutte le classi SENIOR

OVER 30: possono partecipare tutti, senza distinzioni di sesso, ma bisogna rispettare le regole di partecipazione relative all’assetto della minimoto e al comportamento.

Passare dalle minimoto alle vere e proprie moto, non è un passaggio facile; è vero entrambe sono due ruote motorizzate, ma la velocità delle moto è senza dubbio più elevata.
Ecco perché è stata ideata da poco la "Formula Bike", ossia una categoria intermedia tra le minimoto e la classe 125 da GP. Queste moto hanno ruote da 14 pollici e sono agilissime, hanno costi di manutenzione contenuti e un telaio tubolare. Ci sono due categorie: la 125 cm³ a 2 tempi e la 250 a 4 tempi: per entrambe i propulsori sono monocilindrici.
Anche le "Pit Bike" sono delle mini moto.

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Moto GP / MotoGP

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:13

Moto GP / MotoGP
Le Moto GP sono prototipi costruiti appositamente per le competizioni senza un futuro di produzione, questa categoria ha sostituito nel 2002 la classe 500 nel mondiale velocità (detto anche "motomondiale").
Con il termine "Moto GP" non si identifica solo la tipologia di moto da corse, ma l'intera formula unica di queste corse, riconosciuta a livello mondiale con tre classi ben distinte: Moto1 (ex classe 125 cm³), Moto2 (ex classe 250 cm³) e appunto MotoGp.

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Invece, le Superbike sono moto derivate da quelle di serie, le quali vengono dotate di pezzi specifici per le corse, ma senza stravolgere la base di partenza della moto. Dal punto di vista strutturale, le dimensioni del motore delle MotoGP sono più ridotte rispetto a quelle delle Superbike; inoltre, i freni utilizzati per le MotoGP sono in fibra di carbonio, mentre per le Superbike vengono utilizzati freni in acciaio.

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Valentino Rossi, Giacomo Agostini e Marc Marquez: sono i tre piloti che hanno demolito i record nella massima classe del mondiale velocità, la MotoGp e la 500.

Dati aggiornati a fine 2025.
Maggior numero di partenze in 500/MotoGP:: Valentino Rossi, 372 (432 sommando le 125 e le 250).
Maggior numero di stagioni consecutive con una vittoria in 500/MotoGP:: Giacomo Agostini e Dani Pedrosa (Per 12 anni consecutivi, tra il 1965 e il 1976, Agostini ha ottenuto almeno una vittoria in ogni stagione. Lo spagnolo Dani Pedrosa ha eguagliato questo record tra il 2006 e il 2017.)
Maggior numero di titoli mondiali in tutte le classi: Giacomo Agostini, 15 (8 in 500, 7 in 350).
Maggior numero di podi in tutte le classi: Valentino Rossi, 235 (secondo Giacomo Agostini, 159)
Maggior numero di podi in 500/MotoGP: Valentino Rossi, 199.
Maggior numero di podi consecutivi in 500/MotoGP: Valentino Rossi, 23 (tra il Gran Premio del Portogallo nel 2002 e il Gran Premio del Sudafrica nel 2004).
Maggior numero di podi tutti in un'unica annata in 500/MotoGP: Valentino Rossi, 16 su 16 (100%), 2003.
Maggior numero di vittorie in tutte le classi: Giacomo Agostini, 122 (secondo Valentino Rossi, 115)
Maggior numero di vittorie in 500/MotoGp: Valentino Rossi (89. Ha anche il maggior numero di secondi posti in campionato, 5).
Maggior numero di vittorie in una stagione in 500/MotoGP: Marc Márquez (13 su 18 round totali del campionato, 2014)
Maggior numero di vittorie sullo stesso circuito in 500/MotoGP: Giacomo Agostini (10 volte sul circuito di Tampere, dal 1973 al 1975)
Maggior numero di vittorie sui diversi circuiti in 500/MotoGP: Valentino Rossi (20 circuiti differenti).
Maggiore velocità massima raggiunta in 500/MotoGP: Jorge Martín (363,3 km/h sul rettilineo del Mugello, 2022).
Maggior numero di vittorie all'esordio in 500/MotoGP: Marc Márquez (6, 2013).
Più giovane vincitore in 500/MotoGP: Marc Márquez (20 anni e 63 giorni di età, Gran Premio delle Americhe, 2013)
Più vecchio vincitore in 500/MotoGP: Fergus Anderson (44 anni e 237 giorni di età, Gran Premio di Spagna, 1953)
Più giovane titolo di campione del mondo: Marc Márquez (20 anni e 266 giorni, 2013).
Più vecchio titolo di campione del mondo: Marc Márquez (32 anni e 223 giorni, 2025).
Maggior numero di anni tra un titolo mondiale e l'altro in 500/MotoGP: Marc Márquez (6, 2019-2025).
Titoli mondiali con motori a due tempi e a quattro tempi in 500/MotoGP: Giacomo Agostini (da quattro tempi a due tempi, 1974) e Valentino Rossi (da due tempi a quattro tempi, 2000).

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Motard

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:13

Motard
Esiste una particolare tipologia di moto che fonde insieme le caratteristiche da fuoristrada (cross ed enduro) e quella da strada (ma che non sono scrambler): la tipologia "motard", che è nata ufficialmente negli anni ’90 del 1900, facendo seguito a una sempre maggiore schiera di appassionati e motociclisti impegnati in questa disciplina agonistica, denominata "supermotard".
In origine le motard erano delle moto da cross che montavano una gomma posteriore da strada. Questo perché le competizioni che dovevano affrontare questo tipo di veicoli erano dei circuiti con caratteristiche varie, una parte asfaltata e una parte di sterrato e la moto doveva essere in gradi di percorrerle nel migliore dei modi.
Questo genere di moto nasce come da competizione, in America, per poi diffondersi in tutto il mondo e arrivando anche ad essere omologato per la strada.
Il termine "motard" deriva dallo slang francese e significa in maniera generica "motociclista", un motociclista che va in motocicletta su strada con qualsiasi tempo, spesso in gruppo, e che non disdegna la messa a punto e l'elaborazione della sua moto.

Oggi la grande differenza che esiste tra queste due tipologie di moto, motard/supermotard ed enduro, è quella degli pneumatici. Mentre le moto da enduro hanno delle gomme tassellate più strette ma con diametro più grande, fino a 21 pollici, le motard hanno la stessa impostazione strutturale delle enduro, ma montano degli pneumatici da pista, da 17 pollici al posteriore e 16,5 pollici all’anteriore.

Anche se sono nate come moto da competizione, oggi lo scenario è molto diverso. Molte aziende produttrici di moto realizzano motard omologate a circolare su strada. Questa tipologia presente sul mercato non ha niente a che vedere con i veicoli che scendono in pista, ma lo stile e l’ispirazione restano comunque quelli. La composizione degli elementi è molto simile alle moto enduro e il particolare che più le differenzia sono le ruote, come per i veicoli da gara.

Le motard/supermotard sono il veicolo ideale per chi ama la moto una moto agile, reattiva e che si adatti bene anche a strade sconnesse e non in perfetto stato. Un’altezza da terra abbastanza elevata, sospensioni molto sofisticate e telaio a vista, rappresentano la perfetta combinazione di una moto da cross e un modello naked.

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Ducati Hypermotard 698 2024: incarna perfettamente lo spirito della tipologia motard. Notare le due ruote, molto particolari.

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KTM 690 SMC R 2024: un'altra supermoto celebre, che combatte contro le corrispondenti Aprilia Dorsoduro, Honda FMX 650 e Husqvarna 701 Supermoto.

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Muscle cruiser

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:13

Muscle cruiser
Dopo le "cruiser", sono arrivate le "maxi cruiser", che hanno preso il nome di "muscle cruiser".
Sono moto grandi con motori di grande cilindrata, molto "sedute", con pedane avanzate e manubri molto alti, ma in grado di regalare prestazioni uniche nel loro genere e anche in grado di far togliere parecchie soddisfazioni con le loro prestazioni.

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Ducati Diavel V4 2023: numeri da forzuti, con cilindrata di 1.158 cm³, potenza di 168 CV e coppia di 12,8 kgm.

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Triumph Rocket 3 Storm R 2025: con un cilindro in meno rispetto alla Ducati Diavel V4, offre ben 2.458 cm³ (!), potenza di 182 CV e coppia di 22,94 kgm. Numeri da forzati...

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Yamaha V-Max: anno 1985, nasce una moto V4 che non sa di essere una muscle cruiser, con i suoi 1.198 cm³, potenza di 102,3 CV e coppia di 10,5 kgm. Quaranta anni dopo, è più affascinante delle due viste prima... e porta pure il passeggero più comodamente!

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:13

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Naked

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:14

Naked
Con le moto "naked" ("nuda", da non confondere con le più classiche "heritage") abbiamo corsi e ricorsi storici da fare girare la testa...
Iniziamo.
Nacquero prima le moto turistiche, poi le sportive, in seguito le sportive diventarono sempre più potenti da essere denominate "super sportive" (dagli anni '80 del 1900) e trasformarsi in moto ancora più sportive con le ipersportive, superbike replica o con denominazioni simili.
Negli anni '90 le ipersportive si vendevano tantissimo. La folle rincorsa alle prestazioni sempre più estreme che le avrebbe portate all'estinzione una decina d'anni più tardi non era ancora immaginabile.
Tuttavia ecco che tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 si sviluppò la moda delle naked tra i motociclisti europei. Allora ancora chiamate "streetfighter", si trattava spesso di motociclette sportive a cui veniva rimossa la carena, spesso a seguito di un incidente quando il proprietario non aveva soldi per comprarne una nuova, tuttavia veniva montato un manubrio alto per avere maggiore comodità.
Non tutte le naked (che poi alla fine non sono quindi altro che le "turistiche" di una volta), però, derivavano dalle sportive: alcuni identificano la Ducati Monster, presentata (senza derivare da alcun modello sportivo) nel 1993 come la più rappresentativa naked prodotta in serie degli anni '90.

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Ducati Monster 900 1993: è un leggenda per il suo successo di vendite e longevità, ma non è una leggenda il fatto che comunque sia stata creata utilizzando alcuni fondi di magazzino in ogni caso molto indovinati... Nel 1994 arriverà la Monster 600 e poi via via altre cilindrate e altre variazioni sul tema. Da quel momento, tutti i costruttori di moto avranno almeno una naked nel loro catalogo!

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Kawasaki ER-6 N: nel 2005 debutta questa Essential Riding 650 Nude, linea audace e caratteristiche tecniche all'avanguardia per la sua epoca. Sarà una delle Kawasaki più vendute nella storia, più famosa sicuramente della Zephyr 750/1000 del 1990 che fu una delle prime naked in casa Kawasaki, ottima ma incompresa. Dal 2017 la denominazione ER-6 esce dal catalogo, sostituita dal modello Kawasaki Z 650 per la versione N e dal modello Ninja 650 per la versione F, carenata. Ma le spigolose Z 650 e le Ninja 650 sono esteticamente tristi rispetto alle loro sinuose e morbide antenate...

La situazione odierna è questa.
Oggi non tutte le naked sono derivate dalle sportive. Per esempio la Triumph Street Triple 765, la Speed Triple 1200 o la KTM 1390 non hanno una stretta derivazione da una sportiva, anzi, nascono proprio come moto naked ex novo, quindi non esiste il loro corrispettivo di moto sportiva. Anche in questo caso sono moto con una ruota da 17 pollici, votate alla sportività, quindi hanno come punti di forza la direzionalità le curve, l'agilità, la velocità, ma ovviamente sono sempre poco adatte ai lunghissimi viaggi.
Ci sono poi delle naked derivate dalle loro sorelle sportive. Per esempio, l'Aprilia Tuono V4 è derivata dalla RSV4. Il telaio è molto simile, la strumentazione è molto simile, anche il design richiama la sorella maggiore che è una sportiva.

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:14

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Re: Quanti tipi di moto esistono?

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:14

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Neo Cafè, Neo Sports Cafè

Messaggioda cts » 12 gen 2025 00:14

Neo Cafè, Neo Sports Cafè
Honda ha creato una vera e propria famiglia con il nome di Neo Sports Cafè, partita da un prototipo del 2015 (la CB4) che rielabora in chiave moderna l'idea di "café racer".
Rappresentanti di questa tipologia sono le CB 125R, CB 300R, CB 650R e CB 1000R.
Insomma, sono delle turistiche (o naked se volete) con una linea che si ispira alle moto più classiche ma con dettagli stilistici moderni.
Per capirci, sono un'accozzaglia di parole e di stili farneticanti, benedetti dal Dio marketing...

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Honda CB 650R 2019: la cilindrata più famosa della serie Neo Sports Cafè. Ma c'era proprio bisogno di coniare il termine di una nuova tipologia che alla fine non è nuova?


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