TrialIl
"trial" è una affascinante
competizione fuoristradistica che nasce intorno agli anni '50 del 1900; il nome deriva dalla dicitura inglese
"try all", che significa
"prova tutto", dando subito l'idea dello spirito di base di questa disciplina: provare ad affrontare e superare ogni tipo di ostacolo naturale (trial outdoor, classico, all'aperto) o artificiale (trial indoor, al chiuso) senza mai mettere il piede per terra, arretrare o cadere, entro il tempo prefissato.
Il trial è anche l'unico sport motoristico dove l'abilità del pilota è nettamente più importante della bontà del mezzo e dove quindi non conta la velocità.

Le moto da trial sono mezzi del tutto inadatti per gli spostamenti di lunghe percorrenze, nonostante vengano prodotte anche per circolare sulle strade pubbliche regolamentate.
Le caratteristiche di una classica moto da trial sono:
- peso ridotto, che non supera i 75 kg, ben ripartito in modo da non rovinare i manti erbosi;
- dimensioni ridotte e compatte del corpo e del serbatoio, con baricentro basso, ma un manubrio abbastanza ampio, per garantire maggiore agilità ed equilibrio;
- protezione del sotto-motore, con buona resistenza, per poter appoggiare (anche violentemente) la moto sull'ostacolo, senza subire danni;
- motori di bassa cilindrata, compresa tra 50 e 300 cm³, ma con coppia motrice molto alta e quasi costante al variare del numero di giri (solitamente basso), che è molto più importante della potenza massima (più utile dove è richiesta un'alta velocità);
- rapporti corti;
- impianti di scarico non rumorosi come quelli del
motocross o della
regolarità;
- pneumatici tassellati non aggressivi (per garantire al massimo la trazione su ogni tipo di terreno hanno una carcassa morbida con una mescola estremamente tenera a pressioni di 0,3 – 0,5 atmosfere, poiché non è necessario ottenere forti velocità e scaricare a terra potenze elevate - massimo 15 o 20 CV - poi la tassellatura degli pneumatici quindi non necessita di elevate spaziature e pertanto essa è ravvicinata - circa mm 13 - per aumentare la superficie di contatto della ruota sul terreno alle pressioni utilizzate. Lo pneumatico posteriore ha un indice di velocità e di carico non superiore a 64M);

- assenza di una sella (o la sua minimizzazione più spinta), praticamente mai usata dal pilota, che guida per lo più del tempo in piedi, puntellato sulle pedane e sul manubrio, per eseguire i suoi acrobatici salti sugli ostacoli;
- insolita forma a "U" nello spazio del telaio della moto per favorire l'inserimento del pilota nella moto.
Beta Evo 300 4T 2025 e Montesa Cota 4RT 301RR 2025: due modelli in vendita dai concessionari pronti per le gare che rendono bene l'idea di che cosa sia una moto da trial.Quindi la disciplina agonistica del trial è caratterizzata da un grande amore per la natura e da motociclette non esasperate, leggere, piccole e maneggevoli. Nonostante sembri una disciplina pericolosa a causa degli ostacoli quasi impossibili da affrontare (alcuni muri scalati in verticale dalla rincorsa di una moto sono spettacolari !), in realtà il trial è sport dove la velocità non conta; questa situazione riduce a zero la pericolosità potenziale del mezzo. Il trial poi si pratica su percorsi fuoristrada o comunque su ostacoli e in aree non aperte alla pubblica circolazione e questo annulla il pericolo di incidenti con le auto o altri mezzi.
Inoltre, visto che questa specialità motociclistica prevede in sostanza il superamento degli ostacoli da parte di un uomo dotato di mezzo meccanico e con l’ausilio di una particolare tecnica di guida, ne deriva che un ragazzino alle prime armi si trova nella maggior parte dei casi ad essere "costretto" a:
– analizzare la tipologia e la difficoltà dell’ostacolo;
– valutare e scegliere la tecnica con cui affrontarlo, la traiettoria più facile per percorrerlo, ecc.
Il trialista imparerà molto presto a coordinare la sua azione, a controllare al meglio i suoi movimenti, a essere insomma il più razionale possibile se vorrà superare indenne l’ostacolo: un esercizio di grande importanza, per un ragazzo il cui carattere è via di formazione. La Federazione Motociclistica Italiana darà ai vostri figlio la possibilità di provare: accompagnateli alle giornate di promozione organizzate di volta in volta su tutto il territorio nazionale e uno staff di esperti li aiuterà a conoscere il trial, utilizzando delle motociclette adatte alla loro età.
Toni Bou. Se Giacomo Agostini ha vinto titoli mondiali più di tutti nella velocità, con 15 allori, lo spagnolo di titoli mondiali nel trial, fino al 2025, ne ha vinti 38 (19 nel TrialGP, outdoor, e 19 nell’X Trial, indoor).)! È in effetti lui il più titolato recordman dell'intero panorama motociclistico agonistico!