Zontes 350E: è lui il nuovo Satelis?

Sezione dedicata ai possessori di motocicli non fabbricati da Peugeot.
Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7989
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Zontes 350E: è lui il nuovo Satelis?

Messaggioda cts » 02 mag 2023 06:50

Zontes 350E: è lui il nuovo Satelis?

Scopriamo insieme questo scooterone cinese importato da Betamotor che sulla carta promette tanto, in attesa di accludervi il link alle prime prove strumentali

Immagine Immagine
Immagine Immagine

Possessori di Peugeot Satelis, proprio non riuscite a trovare uno scooterone che vi soddisfi per rimpiazzare il vostro vecchio GT?
Gli scooteroni di media cilindrata di Sym, Kymco, Yamaha e Honda alla fine dei conti ancora non riescono a tenere testa alla praticità del Satelis?
Forse è finalmente arrivato lo scooterone da acquistare!
È il cinese Zontes 350E.
Rispetto al "gemello" 350D, sul 350E il comfort aumenta così come la protezione dall'aria grazie a carenatura e parabrezza più estesi. Aumentano la capacità di carico e quella del serbatoio: tutto è più grande e pensato per le più lunghe percorrenze. Inevitabilmente crescono anche le dimensioni e il peso e l'altezza del tunnel centrale, a discapito dell'agilità e della semplicità di manovra.

Andiamo a vedere quindi questo GT che cos'ha di più (o di meno) rispetto al Satelis 400 (attualmente il prezzo è di € 5.290 f.c. (5.490 chiavi in mano), mentre nell'anno 2008 il Satelis 400 costava 5.100 €, ma ovviamente aveva tanta "roba" in meno (ma anche qualcosina in più)... Tra i suoi concorrenti dell'epoca, soltanto il 400 Sprint dell’Aprilia Atlantic costa vari euro di meno.

MECCANICA

■ Motore ad alto rapporto di compressione per alte prestazioni

Immagine

Dotato di un motore monocilindrico raffreddato a liquido (già impiegato nelle moto Zontes, come per esempio sulla bellissima sport tourer Zontes 310X) di 349 cm³, omologazione Euro 5 (emissioni CO2 pari a 79 g/km), con un elevato rapporto di compressione di 11,8:1, è in grado di erogare una potenza di 27 kW (36,7 CV) e 38 Nm con un basso consumo di carburante. Per utilizzare con successo la tecnologia ad alto rapporto di compressione, è necessario superare alcune difficoltà tecniche rispetto ai motori ordinari in molti aspetti, come i materiali del motore, i processi di stampaggio e la progettazione strutturale.
▲Il Satelis, nonostante fosse un 400 monoalbero a camme con restrizioni anti-inquinamento Euro 3 meno rigide, non raggiungeva queste prestazioni. Aveva una potenza di kW 18,2 (CV 24,5) e una coppia massima di Nm 27,70 (kgm 2,82). La potenza fiscale era di Kw 24. Il rapporto peso/potenza era di 8,69 CV per kg

■ Cilindro in alluminio pressofuso

Immagine

La parete interna del cilindro più sottile permette di avere più spazio per il passaggio del liquido di raffreddamento, così da togliere il calore nel cilindro rapidamente. Le ottime capacità di dissipazione del calore sono un fattore importante per garantire le migliori prestazioni e una durata maggiore della vita del motore.
▲Il Satelis non aveva questo tipo di cilindro.


CICLISTICA

■ ABS a doppio canale
Il sistema ABS permette la sicurezza che si desideri su ogni pavimentazione, permettendo il massimo controllo al pilota.
▲Il Satelis aveva questo tipo di sistema frenante soltanto su un modello specifico, nonostante Peugeot fosse stata pioniera in questo. La versione con ABS aveva anche il sistema di assistenza alla frenata integrale PBS.

■ Colori disponibili
Due sono i colori disponibili: il nero (con cerchi e fregi color oro) e il bianco (con cerchi e fregi di colore nero). Preferiamo nettamente il secondo epr la sua visibilità.
▲Il Satelis aveva il nero perlato, il grigio scuro e l'argento, ma non aveva il preferibile bianco.

■ Freno con funzione di parcheggio

Immagine

La leva del freno è dotata di serie di una funzione di parcheggio, semplice e comoda da azionare, che rende più sicuro il parcheggio temporaneo in pendenza.
▲Il Satelis non aveva questo tipo di sistema frenante, nonostante lo avessero i suoi concorrenti, alcuni anche più economici come il Suzuki Epicuro 150.

■ Manubrio regolabile in alluminio

Immagine

Il manubrio in alluminio può essere regolato in diverse posizioni, per far sì che il pilota possa sempre a suo agio nella posizione di guida. Compatibile con il montaggio di un porta telefono cellulare senza alcuna modifica.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter.

■ Pinza a quattro pistoncini di tipo radiale
Il veicolo utilizza il sistema frenante che assicura una notevolmente efficienza del freno anteriore. Il freno a disco anteriore adotta una pinza a quattro pistoncini di tipo radiale, che consente di ottenere una frenata di emergenza stabile e uno spazio di frenata ridotto.
▲Il Satelis non aveva questo tipo di sistema frenante, tuttavia era riconosciuta la sua ottima efficacia frenante, anche perché era dotato di due dischi.

■ Pressione pneumatici con sistema di controllo
Monitoraggio ad alta precisione per guidare in totale sicurezza. Quando la pressione degli pneumatici è anormale, sullo schermo compare un messaggio di avviso. Grazie al sensore è possibile controllare non soltanto la pressione, ma anche se la temperatura è troppo alta, se c’è una perdita, evitando danni agli pneumatici e mantenendo prestazioni di manovrabilità al top.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter. Certo, la chicca del sensore della pressione degli pneumatici è importantissima per la sicurezza e l'economia di marcia.

CARROZZERIA


■ Cavalletto centrale e stampella laterale
Il 350E ha di serie il cavalletto centrale e la stampella laterale.
▲Il Satelis aveva anch'esso di serie il cavalletto centrale e la stampella laterale. Entrambi gli scooteroni, poi, hanno di serie le maniglie per il passeggero, utili per manovrare il mezzo da fermo.

■ Cruscotto con schermo LCD a colori TFT

Immagine

Il veicolo è dotato di uno strumento digitale TFT LCD IPS a colori con quattro interfacce grafiche, in grado di passare dalla modalità diurna a quella notturna. Fornisce tutte le funzioni più diffuse, tra cui l’interconnessione del telefono, il monitoraggio della pressione degli pneumatici, la condivisione dello schermo di navigazione, la funzione di mirroring, la possibilità di riprodurre musica tramite Bluetooth, la risposta alle chiamate, la regolazione automatica della retroilluminazione. (è necessario scaricare un’App per smartphone – disponibile per Android e IOS).
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo (ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter), tuttavia la sua strumentazione era completa, automobilistica, semplice e ben leggibile, disposta in tre elementi sferici con bordo cromato con due grandi quadranti analogici, tachimetro (anche in miglia) e contagiri (superfluo in uno scooter automatico ma elegante a dare armonia), abbinati a due spie per indicatori di direzione (sinistra e destra), luci abbaglianti e apertura vano sottosella. Al centro c'era il display digitale LCD multifunzione: contachilometri totale e parziale (però difficile da azzerare perché lo stesso pulsante comanda anche la regola-
zione dell’orologio), scale del livello carburante con lampeggio per la riserva, orologio, temperatura ambiente, scala delle temperatura del liquido refrigerante, orologio, poi altre quattro spie di immobilizer inserito, guasto sistema d’iniezione, insufficiente pressione olio, spia temperatura motore/tensione batteria. Tutte le spie luminose erano di facile lettura anche in pieno giorno.

[b]■ Luci a LED


Immagine Immagine

Un modulo a 6 lenti a led è progettato appositamente per realizzare un fascio di luce molto potente. Anche il fanale posteriore a LED offre una segnalazione più evidente per la frenata, migliorando così la sicurezza. La luce blu anteriore dona un look particolare.
▲Il Satelis non aveva tutte le luci a LED ma l'illuminazione era lo stesso eccellente (fari con lampade H7 55W derivate dalla Peugeot 407, frecce e fanali posteriori erano ben dimensionati mentre specchietti retrovisori con una diagonale di 17 cm, illuminazione notturna della strumentazione e parabrezza alto 44,5 mm erano funzionali), quella del Zontes 350E è tutta da verificare.

■ Manopole riscaldate e paramani

Immagine

Equipaggiato con manopole riscaldate elettricamente e paramani che offrono un notevole comfort nella guida durante la stagione fredda.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi le manopole riscaldate di serie non ce l'aveva nessuno scooter (i paramani qualcuno sì).

■ Parabrezza elettrico allargato e rialzato
Il parabrezza elettrico è ampio e alto, in modo da convogliare il vento frontale oltre la testa per garantire un viaggio confortevole su lunghe distanze. Ha al regolazione elettrica.
▲Il Satelis aveva un ottimo parabrezza, molto apprezzato dai suoi utilizzatori. Ma non aveva la regolazione elettrica.

■ Sella extra confort
L’ampio e confortevole sedile sembra offrire un’esperienza all’altezza di una poltrona e ha un accennato supporto lombare, ma è anche dotato di un pistone che rende più comoda e stabile l’apertura e la chiusura della sella.
L'altezze della sella da terra è di 770 mm e consente di mantenere sempre entrambi i piedi per terra da fermi, il 350E però a causa della sella più larga può risultare meno pratico da manovrare rispetto alla versione 350D.
▲Il Satelis aveva un sellone in due pezzi molto comodo per il pilota (altezza sella di 784 mm) e per il passeggero (ma quest'ultimo era troppo esposto all'aria). L'apertura avveniva tramite la chiave nel quadro strumenti - punto di debolezza in caso di panne della batteria - e c'era un telecomando da acquistare per un'eventuale apertura a distanza.

■ Serbatoio di grande capacità da 16 litri
Il serbatoio di grande capacità da 16 litri soddisfa le esigenze dell’uso quotidiano. I consumi particolarmente ridotti (3,5l/100km) ottenuti grazie al nuovo motore ad alta compressione assicurano lunghe percorrenze (400 km di autonomia), pur mantenendo prestazioni da riferimento nella categoria.
▲Il Satelis non aveva il serbatoio di tale capacità (13,2 litri effettivi da me misurati all'epoca), ma aveva comunque buoni consumi e buona autonomia nonostante la mole e il peso in ordine di marcia di 213,2 kg (193 kg dichiarati il Zontes).

■ Vano portaoggetti anteriore destro e sinistro di grandi dimensioni

Immagine

Apertura elettrica per i due vani retroscudo, vani profondi (entra comodamente una bottiglietta da mezzo litro), uno dei quali ha due prese USB-A/USB-C e viene bloccato quando si spegne lo scooter.
Lo scomparto può contenere il cavo di ricarica, le carte, i biglietti e altri piccoli articoli e dispone di un caricabatterie a porta singola all’interno.
▲Il Satelis non aveva i vani ad apertura elettrica, ma solo due sportellini di cui uno sotto chiave. Aveva però il vano portaoggetti (piccolo) sul manubrio e quello sul puntale della sella, molto pratico, e un gancio porta sacchetti, tutti accessori che il Zontas non ha.

■ Vano sottosella di grande capacità

Immagine

Il vano sottosella - illuminato anche se non ha una luce intensa - di volume estremamente ampio può ospitare (a detta di Zontes, ma è da verificare) due caschi integrali di taglia XXL, oltre a dispositivi di protezione e piccoli oggetti.
▲Il Satelis aveva un sottosella eccellente (ospitava ben 37 bottigliette da 0,5 l), la capacità del Zontes 350 è tutta da verificare.

ACCESSORI

■ Avviamento KEYLESS 3.0 per l'accensione
Il sistema di controllo keyless 3.0 adotta una tecnologia di crittografia avanzata. È dotato di una piccola chiave a sensore che ha la forma di un braccialetto tipo smartwatch. Quando la chiave si trova a una distanza di 1,5 m dal veicolo, rileva e sblocca il veicolo, indipendentemente dal fatto che sia riposta in una borsa o in tasca. Allo stesso modo, blocca il veicolo quando la distanza supera 1,5 m, in modo che il conducente non debba estrarre la chiave. Il sistema di controllo keyless 3.0 possiede una resistenza all’acqua di livello IP67; un’antenna HF è installata nel veicolo insieme al sensore chip. Anche se la batteria viene tolta o l’alimentazione è spenta, la chiave può comunicare con il veicolo e sbloccarlo quando si avvicina all’area del sensore senza alimentazione del veicolo.
▲Il Satelis aveva una chiave di accensione che apriva il sellone, un vano portaoggetti e il serbatoio.

■ Batteria di grande capacità da 12AH

Immagine

Grande capacità e buone prestazioni a bassa temperatura di esercizio.
▲Il Satelis aveva una batteria

■ Bosch EFI System
Il sistema EFI Bosch di ultima generazione integra funzioni come il controllo dei fari, il controllo della ventola e lo switch tra modalità Eco e Sport per un’ottimizzazione completa del risparmio di carburante e della qualità operativa.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter.

■ Controllo di trazione con sistema TCS standard

Immagine

Il sistema TCS, stabile e affidabile, è in grado di monitorare lo stato di funzionamento delle ruote anteriori e posteriori del veicolo, assicurando così la stabilità del veicolo ed evitandone il ribaltamento in condizioni stradali critiche, offrendo una maggiore garanzia di sicurezza ai conducenti.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi le manopole riscaldate di serie non ce l'aveva nessuno scooter (questo è comunque un accessorio importantissimo per la sicurezza). A proposito di manopole, il Satelis aveva le quattro frecce simultanee.

■ Guida a doppia modalità: Eco e Sport
Eco, a basso consumo di carburante, e Sport, modalità sportiva. Il pilota può passare da una modalità all’altra semplicemente premendo il pulsante sul manubrio destro. Quando si utilizza la modalità Eco, il sistema passa automaticamente alla modalità sportiva fintanto che il regime del motore viene aumentato a 7.000 giri/minuto se si deve sorpassare in caso di emergenza.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter.

■ Porte USB (n° 2) a ricarica rapida

Immagine

Il caricatore USB a ricarica rapida fornisce due porte di uscita USB-A/USB-C che supportano il protocollo di ricarica rapida QC3.0 per i motociclisti. Durante la ricarica rapida, la potenza di uscita di una singola porta può raggiungere i 18 W e la potenza di uscita totale delle doppie porte può raggiungere i 36 W contemporaneamente. Realizzato in materiale ignifugo resistente alle alte temperature, ha inoltre un chip di limitazione della corrente hardware integrato ad alta precisione, che garantisce che ciascuna porta funzioni all’interno dell’intervallo di corrente di sicurezza, prevenendo efficacemente il verificarsi di sovracorrente o cortocircuiti.
▲Il Satelis non aveva nulla di tutto questo, ma ai suoi tempi non ce l'aveva nessuno scooter.

VARIE

■ Affidabilità, assistenza, costi e reperibilità ricambi
Quando si parla di scooter cinesi, sono tutte voci (e timori) da verificare, per adesso non esistono dati oggettivi.
▲Il Satelis aveva dei difetti cronici, che pure non inficiavano il suo giudizio agli occhi dei suoi utilizzatori: ammortizzatori posteriori Paioli che "scoppiavano" dopo un certo chilometraggio, arresti improvvisi durante la marcia (alcuni modelli), sistema di avviamento impossibile causa apertura sella con batteria in panne. Andava meglio a riguardo di reperibilità e prezzo dei ricambi.

■ Prestazioni: velocità massima, accelerazione, ripresa e consumi in varie condizioni d'uso
La Zontes non dichiara le prestazioni velocistiche del suo 350E.
▲Il Satelis aveva le seguenti prestazioni effettive: velocità massima di 146,2 Km/h, accelerazione 0-400 m in 17,8 secondi e da 0 a 100 Km/h in 10,7 secondi, ripresa da 50 km/h sui 0-400 m in 14,8 secondi e sui 0-1000 m in 30,7 secondi, consumo carburante in pista km/l 14,2 ▲ in autostrada km/l 18,7 ▲ extraurbano km/l 28,6 ▲ a 90 Km/h costanti km/l 23,4 ▲ a 120 Km/h costanti km/l 24,4 ▲ medio effettivo km/l 21,86 ▲ spazio di frenata da 100 km/h a 0 m 40,9. Autonomia di km (21,86 x 13,2) 288,5.

Torna a “Altri costruttori e modelli”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti