Assicurazioni: novità (in ordine cronologico)

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Assicurazioni: novità (in ordine cronologico)

Messaggioda cts » 21 mar 2014 11:19


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Dematerializzazione del certificato assicurativo

Messaggioda cts » 15 ott 2016 06:31

Dematerializzazione del certificato assicurativo
Con circolare del 1 settembre 2016, il Ministero dell'Interno ha stabilito che il certificato assicurativo in caso di controllo ora possa essere esibito anche in formato digitale.

http://www.asaps.it/downloads/files/201 ... tale-IVASS).pdf

in sede di controllo, può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell'originale del certificato di assicurazione obbligatoria

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Rc auto, ora è «familiare». Si paga il premio più basso (anche per le moto)

Messaggioda cts » 03 dic 2019 06:19


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Assicurazioni: Rc Auto e Moto, scatta l’obbligo anche per chi non le usa (e le tiene in garage)

Messaggioda cts » 26 ott 2021 17:12

Assicurazioni: Rc Auto e Moto, scatta l’obbligo anche per chi non le usa (e le tiene in garage)

Rc Auto, si cambia. L’assicurazione andrà pagata anche se la macchina non viene utilizzata. Chi tiene la vettura, o un altro veicolo o mezzo come le moto, nel suo cortile o nel garage o in un terreno privato dovrà comunque essere coperto con una polizza. Si salvano solo quei mezzi che costituiscono un relitto, privi cioè di ruote o di motore, e quindi incapaci di circolare. E non sarà più consentito sospendere una RC auto quando non si utilizza il veicolo. È la novità principale contenuta negli emendamenti approvati dal Parlamento Europeo che modificano la direttiva UE in materia di responsabilità civile (la 2009/103).

La sentenza sull’Rca
L’obbligo di copertura del mezzo anche se fermo in un’area privata era già stato ribadito più volte dalla Corte Europea di Giustizia.
L’ultima è stata la sentenza dello scorso 29 aprile, in cui i giudici europei esenta dalla polizza solo i veicoli ritirati regolarmente dalla circolazione. Oggi le norme italiane non impongono l’obbligo di copertura in aree private.
«Le modifiche approvate dal Parlamento Europeo - ha commentato il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - vanno nella direzione opposta alle decisioni di paesi come la Germania, dove è possibile bloccare il pagamento dell’Rc auto semplicemente consegnando la targa alle forze dell’ordine, se si decide di non utilizzare per un periodo l’automobile, e contraddicono le affermazioni dell’Ivass e di una parte del mondo assicurativo che proprio in virtù degli stop alla circolazione imposti dal Covid hanno chiesto rimborsi in favore di chi è stato costretto a pagare le polizze assicurative pur non potendo utilizzare le vetture».

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RC moto: il divieto di sospensione penalizzerà di più Campania, Lazio e Calabria

Messaggioda cts » 29 ott 2021 10:03

RC moto: il divieto di sospensione penalizzerà di più Campania, Lazio e Calabria

Saranno i motociclisti di Campania, Lazio e Calabria i più penalizzati dalla nuova direttiva del Parlamento Europeo sull’obbligo – che dovrebbe entrare in vigore in Italia tra due anni circa – della copertura assicurativa attiva anche su veicoli tenuti fermi in area privata. Lo ha calcolato Facile.it, facendo alcune simulazioni e tenendo tenendo in considerazione che, nell’ultimo anno, il premio medio RC moto (calcolato su un campione di oltre 264.000 polizze RC moto sospendibili vendute tramite Facile.it da gennaio 2020 a settembre 2021) è stato pari a 194,62 euro.

Partendo da questo valore, il comparatore ha stimato che oggi, in media, chi sospende la polizza per un solo mese ottiene un vantaggio economico di circa 15 euro; chi blocca la validità per un periodo più lungo, tre mesi ad esempio, lo ha di circa 39 euro che diventano appena meno di 65 euro se la sospensione si protrae fino ad un semestre.
Facile.it ha poi analizzato l’impatto della direttiva a livello regionale. Ipotizzando 6 mesi di sospensione polizza, i motociclisti più colpiti sarebbero quelli residenti in Campania; per loro rinunciare al blocco dell’assicurazione comporterebbe, in media, un danno economico di quasi 107 euro.
Seguono nella graduatoria i centauri residenti nel Lazio, dove il divieto di sospensione “costerebbe”, mediamente, 75 euro, mentre per quelli residenti in Calabria, terzo posto in classifica, il mancato risparmio arriverebbe a 69 euro.

«Qualora la norma dovesse entrare in vigore, - spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance Facile.it - ci sarebbe un inevitabile aggravio della spesa a carico dei motociclisti» «Ancora una volta, quindi, confrontare con attenzione le diverse offerte presenti sul mercato per trovare la più adatta alle proprie esigenze sarebbe il modo migliore per risparmiare. Sarebbe altresì auspicabile che le compagnie intervenissero con azioni ad hoc, magari offrendo coperture dedicate che tengano conto dell’uso effettivo dei veicoli».

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Assicurazione obbligatoria anche per i veicoli fermi, è legge europea

Messaggioda cts » 21 dic 2023 08:25

Assicurazione obbligatoria anche per i veicoli fermi, è legge europea
Sarà in vigore dal 28 dicembre, questa legge impone l’assicurazione obbligatoria anche per i veicoli fermi e custoditi in aree private. Seppure con evidenti zone d’ombra, la nuova Direttiva Europea sembra proprio ormai pronta ad arrivare anche nel nostro Paese.

Fino ad oggi l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile (RCA) ha riguardato i veicoli circolanti, compresi quelli parcheggiati in strade pubbliche. Ciò significa che in questo contesto pubblico, un’automobile o una motocicletta priva di assicurazione RCA è soggetta a sanzione amministrativa da un minimo di 866 ad un massimo di 3.464 euro. Non poco, ma giustificato dal concreto rischio di inadempienza nell’ipotesi di sinistro e quindi a vantaggio di tutta la comunità.

Questa Direttiva Europea invece entra di fatto nelle nostre case e allarga i confini della questione assicurativa anche dove non ci si aspetterebbe. Qualora infatti si possedesse una moto regolarmente iscritta nel Pubblico Registro Automobilistico, che per qualsiasi ragione venisse tenuta ferma anche per anni in un proprio spazio privato, ecco, anche in questo caso dal prossimo 28 dicembre si sarebbe costretti ad accendere una polizza assicurativa.
In realtà bisognerà attendere regolamenti interni, nulla ancora è stato recepito dalle compagnie assicurative, tuttavia la normativa parla chiaro: “qualsiasi veicolo in grado di circolare al di là della volontà del proprietario di volerlo utilizzare, dovrà sempre essere coperto da una polizza assicurativa”.

Già il dire “in grado di circolare” pone un grande punto interrogativo. Se la moto non ha la batteria, oppure se smontiamo le candele d’accensione o le ruote, sicuramente non sarà in grado di circolare, quindi? Chi controlla?
La questione appare piuttosto antipatica anche perché tra noi motociclisti, sono tanti gli esempi di appassionati che tengono una o più moto ferme, stazionate in garage, magari per affezione, magari ereditate dal nonno e con la classica idea di riportarle in vita “quando avrò tempo”. Viene anche da pensare alle numerose officine che possiedono decine di moto, ben schierate, oggetti quasi d’arredamento, vecchie special…

Con questa legge, che di fatto pone anche un bel punto di domanda sulla possibilità molto gradita ai motociclisti di sospendere l’assicurazione durante il periodo invernale o per altri motivi personali. Anche se a quanto pare si potrà sospendere la polizza per un massimo di 10 mesi sull’annualità, il rischio di uno scossone nelle abitudini e sul parco moto degli appassionati motociclisti italiani è molto concreto.

Ci saranno polizze assicurative agevolate per moto stazionate in aree private? Se sì, con quali costi? Potrebbe valere l’idea che la classica polizza Capofamiglia, quella per intenderci che ci mette al riparo nel caso in cui si verifichino danni a proprietà altrui o lesioni causate dai membri della famiglia o dagli animali domestici, possa estendersi anche ai veicoli stazionati nelle nostre aree private?
Tutto è ancora in una zona d’ombra difficile da descrivere eppure il rischio è che molti si libereranno in fretta e furia della motocicletta che, da anni, sta lì, a prendere la polvere. Il risultato potrebbe essere quello di un indebolimento della nostra ricchezza potenziale. Così come è accaduto per le auto vecchie ma non troppo e con tanti cavalli nel motore, l’introduzione del superbollo le ha fatte sparire in pochi anni. Oppure nel campo della nautica anch’esso inaridito per le stesse ragioni e che ha visto un fuggi fuggi di tanti armatori verso porti esteri di confine.

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