Immatricolazioni: reimmatricolare una moto radiata d'ufficio

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Immatricolazioni: reimmatricolare una moto radiata d'ufficio

Messaggioda cts » 19 feb 2015 20:19

La legge (art. 18 L. 289/2002) prevede la possibilità di reiscrivere al Pubblico Registro Automobilistico i veicoli radiati d’ufficio di cui si possiedono targhe e documenti originari.
Sono motoveicoli d’interesse storico e collezionistico, in quanto in base all'art. 60 del Codice della Strada, quelli iscritti nei Registri ASI ed FMI.

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Per ottenere la reiscrizione è indispensabile che l'interessato sia in possesso almeno delle targhe originarie (in mancanza il veicolo deve essere reimmatricolato, con conseguente cambio della targa) e che l'interessato dimostri l'avvenuto pagamento delle tasse automobilistiche arretrate del triennio precedente a quello nel corso del quale si richiede l'iscrizione, con una maggiorazione del 50%.
Sono accettate al PRA le sole pratiche di reiscrizione accompagnate da copia dell'attestazione di pagamento delle tasse in misura piena maggiorata del 50%.
È da notare che, per effetto della reiscrizione al PRA del veicolo, viene ripristinato l'obbligo di pagare la tassa automobilistica dal periodo in corso alla data della richiesta; inoltre non sono più valide le attestazioni di esenzione per le tasse rilasciate a suo tempo dal Ministero delle Finanze a favore di veicoli storici.

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Se l'interessato dispone della targa originaria, ma non della carta di circolazione, deve richiedere all'Ufficio Provinciale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri l'immatricolazione del veicolo con la stessa targa (a questo fine deve presentare dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante l'anno di prima immatricolazione, la precedente iscrizione al PRA e l'anno di avvenuta radiazione d'ufficio, oppure copia dell'estratto cronologico rilasciato dal PRA).
Una volta eseguita l'immatricolazione e ottenuto il rilascio della relativa carta di circolazione, deve reiscrivere il veicolo al PRA.

Se invece l'interessato dispone sia della targa che della carta di circolazione originaria, deve rivolgersi prima all'Ufficio Provinciale ACI del Pubblico Registro Automobilistico e chiedere la reiscrizione del veicolo; ottenuta la reiscrizione deve poi chiedere l'annotazione nei registri del Dipartimento dei Trasporti Terrestri.

In entrambi i casi bisogna presentare al PRA copia del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate e maggiorate, copia del certificato d'iscrizione al Registro storico, carta di circolazione, foglio complementare originario, titolo di proprietà. Se il foglio complementare (o l'eventuale duplicato rilasciato dall'ACI) non è disponibile, occorre presentare la denuncia sporta agli organi di Polizia per smarrimento, furto o distruzione.
A seguito della reiscrizione al PRA viene rilasciato il Certificato di Proprietà (CdP) che è necessario per effettuare le successive formalità.

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