Euro (e bolli): la classificazione nella normativa dei motocicli

I codici, le leggi e le informazioni utili.
Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7985
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Euro (e bolli): la classificazione nella normativa dei motocicli

Messaggioda cts » 25 lug 2017 05:41

La classificazione Euro dei veicoli serve per stabilire fino a che punto un veicolo è inquinante (e quindi soggetto a blocchi).

Euro 1
-Ciclomotori e motocicli:
omologati dopo il 17.6.1999
conformi alla direttiva 97/24 CE cap. 5

Euro 2
-Ciclomotori:
omologati dopo il 17.6.2002
conforme alla direttiva 97/24 CE cap. 5 fase II
(deve essere specificato Fase II)
- Motocicli:
immatricolati dal 1.1.2003
direttiva 2002/51/CE fase A

Euro 3
-Ciclomotori e motocicli:
omologati o immatricolati dopo il 1.1.2006
conformi 2002/51 CE fase B
*fonte CrazyHead del Forum di Er-6 Italia*

Euro 4
-Ciclomotori:
attiva dal 1.1.2017
sarà obbligatoria per tutte le omologazioni a partire dal 1.1.2018.
-Motocicli:
dal 1.1.2016 obbligatoria per tutti i modelli di nuova omologazione
(i “vecchi” Euro 3 resteranno nei listini ancora per un anno)
dal 1.1.2017 tutti i motoveicoli di nuova immatricolazione dovranno essere
omologati Euro 4 (tranne “eccezioni” per piccole produzioni)
conforme alla direttiva E4 168/2013

Quindi sembra che l'Euro 4 avrà vita breve..
"Dal 1 gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova omologazione Euro 5, obbligatoria per i nuovi modelli di motocicli e ciclomotori. Per un anno potranno restare ancora nei listini le “vecchie” Euro 4: dal 1 gennaio 2021 invece tutti i motoveicoli in vendita dovranno essere Euro 5.
Non esiste ancora un codice identificativo per la Euro 5."

*fonte Insella

Dal 15/10/2011: sul territorio della regione Lombardia vige il fermo permanente della circolazione per i motoveicoli e i ciclomotori a due tempi di classe Euro 0
(da lunedì a domenica, dalle 00,00 alle 24,00)

Da questo fermo sono esclusi:
- i veicoli storici, purché in possesso dell’attestato di storicità o del certificato
di identità/omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi
registri storici.

- i motoveicoli e ciclomotori dotati di motore a quattro tempi anche se
omologati precedentemente alla direttiva n. 97/24/CEE del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 17 giugno 1997, relativa a taluni elementi o
caratteristiche dei veicoli a motore a due o tre ruote, cosiddetti euro 0 o pre-
Euro 1.

Moto d'epoca e d'interesse storico
Vediamo ora cosa dice la legge in merito a moto d'epoca e moto d'interesse storico, in quanto un paio d'anni fa le cose sono cambiate.
(Prima però è bene conoscere un paio di acronimi:
ASI - Automotoclub Storico Italiano -
FMI - Federazione Motociclistica Italiana)

-Moto d'epoca, se con più di 30 anni
ne consegue:
- agevolazioni bonus-malus
- non paga il bollo

-Moto d'interesse storico: se con più di 20 anni (e meno di 30)
ne consegue:
- agevolazione su revisione
- paga il bollo

Dal 2015 «E' stata di fatto abolita per moto e auto tra i 20 ed i 30 anni una agevolazione fiscale, che continuerà ad essere riservata a tutti i mezzi che abbiano compiuto 30 anni. Una moto di 20 anni tuttavia continua ad essere considerata di interesse storico e collezionistico se viene iscritta ad un registro storico e pertanto potrà usufruire delle agevolazioni previste per la circolazione dal Codice della Strada, ovvero revisione agevolata, possibilità di circolare a luci spente durante il giorno, accesso nelle zone a traffico limitato ove previsto dalle amministrazioni comunali e possibilità di premi di assicurazione per RC ridotti»

Dal 2001 al 2014 le moto di 20 anni ricomprese nell'elenco FMI erano soggette al pagamento di una tassa di circolazione forfetaria di 11 euro circa.
Dal 2015 l'agevolazione riguarderà soltanto le moto che hanno compiuto 30 anni
*fonte moto.it*

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di una moto d'epoca:
se, come abbiamo detto:
- il veicolo ha più di 30 anni dalla prima immatricolazione
- è in buone condizioni con piene possibilità di circolazione
- e con conseguente regolarità nelle revisioni periodiche
allora si può procedere secondo i seguenti step:

1°step: iscriversi a un club o un'associazione federata con l'ASI,
(la cui quota di iscrizione dovrà essere regolarmente versata per i rinnovi annuali)
tra questi, giusto per fare un esempio, uno dei club maggiormente utilizzati per l'iscrizione
all'ASI, è l'FMI.

2°step: il veicolo deve essere ufficialmente riconosciuto nel suo valore storico, certificando
l'iscrizione all'ASI, che procederà all'approvazione della moto se presente all'interno delle
liste ufficiali dei mezzi riconosciuti.

3°step: stipulare una polizza per auto e moto storiche per cui il richiedente deve avere un'età
minima di 23 anni.
*fonte supermoney.eu*

In sostanza.
Dopo il 2015 il limite per l'esenzione dal pagamento del bollo auto è stato alzato da 20 a 30 anni;
in determinate regioni (come la Lombardia), l'esenzione dal bollo auto dopo il ventesimo anno dall'immatricolazione del veicolo, doveva essere accompagnata dall'iscrizione all'ASI che testimoniasse l'effettivo valore storico del mezzo soggetto a esenzione.
Per quanto riguarda il nuovo regolamento, in ogni caso, il pagamento del bollo è obbligatorio fino al 29° anno.
A partire dal 30°, tutti i veicoli sono esentati da questa tassa, indipendentemente dal valore storico del mezzo.

Si ringrazia l'AUTORE: Alex91, Forum ER-6 Italia (link).

Diavoletto

Peugeottino
Messaggi: 303
Iscritto il: 02 gen 2014 21:43
Modello: Peugeot Geopolis 300 GTI
Cilindrata: 278
Colore: grigio
Km percorsi: 5.200

Re: Euro (e bolli): la classificazione nella normativa dei motocicli

Messaggioda Diavoletto » 25 lug 2017 12:50

Ottimo, ottimo, ottimo articolo. CTS si distingue sempre....
Qualche precisazione:
1 - per chi è interessato, a fine d'anno si potrebbero concludere buoni affari per l'acquisto degli Euro 3 in giacenza.
2 - di fatto chi acquista un Euro 3 potrebbe tranquillamente usarlo per venti anni, tenuto conto del numero dei mezzi Euro 1 e Euro 2 in circolazione e delle lungaggini della burocrazia. Cioè, da oggi fino alla eliminazione "legale" degli Euro 3 in circolazione, si possono preventivare venti anni....
3 - un triplice urrà per tutte quelle Amministrazioni (Regioni, Province e Comuni) che hanno vietato l'uso dei motori a due tempi Euro zero. Questi motori senza alcun filtro o marmitta catalitica, BRUCIANO CONTEMPORANEAMENTE BENZINA E OLIO, procurando dei gas di scarico altamente nocivi. Su questo sito vi è già stata una simile discussione ed il vecchio Piaggio Ciao (primo tipo) ne è uscito vincitore. Non perchè non producesse scarichi inquinanti, ma perchè i "fumi" erano talmente "pochi" da non costituire "pericolo". Pongo il periodo tutto "tra virgolette" perchè in realtà deve essere interpretato "cum grano salis"....
Un caro saluto a tutti.
Diavoletto


Torna a “Legislazione”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite