Multe: Autovelox, tutte le novità sull'argomento

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Cronaca - Autovelox a Milano: incassano 151 milioni con le multe, ma le buche non lo sanno

Messaggioda cts » 12 giu 2023 01:45

Cronaca - Autovelox a Milano: incassano 151 milioni con le multe, ma le buche non lo sanno
Nessun comune italiano incassa di più. Eppure, con tutte le risorse che, in percentuali fissate dalla legge, devono essere reinvestite nella sicurezza delle strade, circolare a Milano è sempre più un’avventura

Ciao a tutti! Capisco benissimo il pensionato di Barlassina, Monza Brianza, che ad aprile riparò a sue spese la buca sulla strada davanti a casa: la segnalava da tempo e niente succedeva. Esattamente come nella mia via a Milano: due belle buche, sempre più profonde. Il portiere scuote la testa tutti i giorni, ma adesso sappiamo che è meglio non intervenire, altrimenti sono 882 euro di multa, con l’obbligo di riportare la strada alle condizioni precedenti (link).

Giusto: se tutti i cittadini intervengono sulle infrastrutture è il caos, ok, ma il Comune? C’è o non c’è? Il Codacons comunica che Milano è la città italiana che dalle multe incassa di più. Sono i dati emersi dalla rendicontazione ufficiale che, entro il 31 maggio di ogni anno, gli enti locali devono (o dovrebbero) fornire al governo per la pubblicazione sulla piattaforma web del ministero dell’Interno.

Secondo il Codacons l’amministrazione milanese ha incassato nel corso del 2022 ben 151.5 milioni contro i 133 milioni di Roma, i 46 di Firenze, i 43 di Bologna. La Polizia Locale milanese ha spiccato 2,9 milioni di contravvenzioni, con un bel +39% rispetto all’anno precedente…
Ebbene, secondo gli articoli 142 (comma 12 bis e successivi) e 208 del Codice della Strada, i proventi delle violazioni vanno reinvestiti in sicurezza stradale: il 100 % dell’incasso da inosservanza dei limiti di velocità (per Milano sono 13 milioni nel 2022) e il 50% delle altre sanzioni, quindi 69,287 milioni di euro. Leggo che qui 17 milioni saranno destinati alla segnaletica stradale, altri 17 per il potenziamento del controllo e l’accertamento delle violazioni stradali, infine oltre 34 per manutenzione delle strade, istallazione, ammodernamento, potenziamento e messa a norma delle barriere.

In parole povere, gran parte dei proventi andranno a potenziare a Milano autovelox, telecamere, barriere, ausiliari del traffico e dunque a fare altra cassa. D’altra parte chi può negarlo? In fondo, tutto quanto fa sicurezza, anche l’ausiliario del traffico che multa una sosta selvaggia rende più sicuro il passaggio dei pedoni…
L’opposizione di centro destra se la prende con il sindaco Sala e la sua giunta. Noi non vorremmo buttarla in cagnara politica, ma semplicemente chiedere: è troppo pretendere, a Milano come dappertutto, che la lista di tutti gli interventi “per la sicurezza delle strade” sia resa pubblica e valutabile? Per le buche sempre più trascurate in città quanto si spende?

Ci risulta una cifra di 5,8 milioni (lo riporta Il Giornale) solo per rinnovare il contratto di servizio con gli ausiliari del traffico. Ma quanto si investe per riportare gli agenti della Polizia Locale sulle vie, in divisa e in borghese? Telecamere e autovelox, ok, ormai li abbiamo accettati in nome - era l’impegno pubblico e implicito - della sicurezza dei cittadini. La sicurezza sulle strade è aumentata? No, a Milano abbiamo quaranta incidenti al giorno. Mancano le risorse? No, al contrario: le risorse aumentano e i dati sono lì da vedere. Che cosa si aspetta a capire che bisogna fare molto di più e che occorre ripristinare la presenza fisica dei “ghisa”?

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Multe: Autovelox va segnalato un chilometro prima, altrimenti la multa può essere annullata

Messaggioda cts » 06 set 2023 14:07

Multe: Autovelox va segnalato un chilometro prima, altrimenti la multa può essere annullata
Sempre su questo argomento: viewtopic.php?f=40&t=3929&start=20#p42687
La Suprema Corte: il cartello del rilevatore elettronico di velocità deve essere ben visibile a una distanza adeguata.

È fondamentale la distanza, quella fra l’ultimo cartello che avvisa della presenza del rilevatore elettronico della velocità e l’autovelox stesso. Per la Cassazione dev’essere di almeno un chilometro. Diversamente, la multa può essere annullata.

La causa
Lo ha stabilito la Cassazione che in una sentenza pubblicata lo scorso 31 agosto 2023, di cui ha dato notizia Italia Oggi, ha così risolto una causa fra l’Unione dei Comuni e un automobilista che si era visto comminare una contravvenzione da 550 euro per eccesso di velocità con conseguente perdita di punti nella patente.

Tutto cancellato
L’Unione dei Comuni sosteneva che la distanza minima di un chilometro dovrebbe essere necessaria solo quando si tratta del primo «avviso» della presenza dell’apparecchiatura elettronica.
La Suprema Corte ha non ha però accolto questa tesi, dando di fatto ragione all’automobilista.

I ricorsi
La sentenza potrebbe aprire le porte a molti ricorsi, corroborati anche da un altro verdetto degli "ermellini" che nel 2022 avevano stabilito con chiarezza l’altro presupposto di validità degli autovelox, sia fissi che mobili: la visibilità.

«Distanza e visibilità», scrive la Cassazione, sono i «due requisiti» che «devono essere soddisfatti entrambi in modo autonomo e distinto affinché la rilevazione dell’infrazione dia legittima».

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VARIE - Autovelox: Arriva il Telelaser Trucam: rileva l'infrazione a 1.200 metri di distanza!

Messaggioda cts » 06 gen 2024 13:03

VARIE - Autovelox: Arriva il Telelaser Trucam, rileva l'infrazione a 1.200 metri di distanza!
Questi dispositivi sono in grado di rilevare la velocità dei veicoli fino a 320 km/h e possono farlo a una distanza di 1.200 metri dal punto in cui sono posizionati. Ciò significa che gli automobilisti non avranno più modo di eludere il controllo rallentando temporaneamente quando avvistano l’autovelox in lontananza e accelerando nuovamente dopo averlo superato. Possono inoltre controllare le informazioni legate alla targa, verificando se il veicolo sta circolando con la revisione scaduta o senza assicurazione.

I dispositivi per rilevare le infrazioni al Codice della Strada si stanno facendo sempre più sofisticati. Le semplici fotografie sono ormai preistoria, ed anche i Tutor.

L'ultimo spauracchio per motociclisti ed automobilisti indisciplinati si chiama Telelaser Trucam: prendi un Telelaser, con il suo (poco) peso, la sua versatilità, la facilità d’uso, la precisione e l’affidabilità. Aggiungi una telecamera, una memoria praticamente infinita, un software facile da usare e molto sofisticato su piattaforma Linux, un CCD ad alta definizione per fotografare e filmare la violazione, la documentazione protetta con una codifica AES-128 bit, il posizionamento GPS e un monitor touchscreen dedicato.
Mescola il tutto in una valigetta a tenuta stagna antiurto. Che cosa ottieni?

Telelaser TruCam, il misuratore di velocità, con documentazione filmata e fotografica ad alta definizione, più piccolo e leggero oggi esistente sul mercato mondiale e con un rapporto qualità prezzo veramente interessante.
L’autovelox telelaser Trucam è un dispositivo sofisticato per il controllo della velocità testato e sperimentato sulle strade italiane già da diversi anni, grazie a un decreto di approvazione risalente al 2011. Tuttavia, l’adozione da parte della polizia locale di Verona ha recentemente riacceso l’attenzione su questo innovativo strumento che sta rivoluzionando il modo in cui viene controllato e sanzionato chi supera i limiti di velocità.
I telelaser Trucam sono dispositivi all’avanguardia che utilizzano la tecnologia laser per misurare con estrema precisione l’andatura dei veicoli. Questi dispositivi sono in grado di rilevare la velocità dei veicoli fino a 320 km/h e possono farlo a una distanza di 1.200 metri dal punto in cui sono posizionati. Ciò significa che gli automobilisti non avranno più modo di eludere il controllo rallentando temporaneamente quando avvistano l’autovelox in lontananza e accelerando nuovamente dopo averlo superato.

La funzionalità principale dei nuovi autovelox rimane il monitoraggio della velocità dei veicoli, ma la loro tecnologia all’avanguardia permette di individuare anche altri comportamenti scorretti degli automobilisti. Gli autovelox telelaser sono infatti dotati di una fotocamera ad alta risoluzione in grado di scattare fotografie e registrare video in HD dell’abitacolo del veicolo. Questo consente alle autorità di rilevare non solo il superamento dei limiti di velocità, ma anche diverse altre infrazioni del Codice della Strada. Vediamole insieme.

I nuovi autovelox Trucam sono estremamente versatili, possono infatti rilevare il mancato uso della cintura di sicurezza, l’utilizzo del cellulare durante la guida e il passaggio con il semaforo rosso. Possono inoltre controllare le informazioni legate alla targa, verificando se il veicolo sta circolando con la revisione scaduta o senza assicurazione.

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Cronaca - Autovelox in Veneto: segato l'ottavo autovelox, i social lo esaltano: «Eroe»

Messaggioda cts » 06 gen 2024 13:56

Cronaca - Autovelox in Veneto: segato l'ottavo autovelox, i social lo esaltano: «Eroe»
Potrebbe avere le ore contate il «giustiziere» dei dispositivi anti-velocità. Finora sono otto quelli messi fuori uso. Il sindaco fa al sua sparata che deve far riflettere: «Ripristinarlo costerà 15mila euro»

Prima la cronaca, poi il nostro commento

Potrebbe avere le ore contate «Fleximan» - così qualcuno lo ha già ridefinito - l’autore ignoto che nella serata di mercoledì 3 gennaio 2024 ha messo KO, con un flessibile a batteria, l'autovelox che si trova lungo la strada statale Romea a Rosolina, in Basso Polesine. Per la provincia di Rovigo, con il caso di Rosolina, è stato raggiunto il record di otto autovelox abbattuti in pochi mesi.
L’autore potrebbe essere il componente di una banda che dalla primavera scorsa sta "decapitando" diversi autovelox in Polesine, e stavolta sarebbe «finito in video». Avrebbe agito attorno alle 21.30 di mercoledì sera. Lo testimonierebbero le immagini di alcune telecamere attive nei pressi di una struttura vicina che si affacciano al chilometro 71-760, punto esatto in cui è stato installato il rilevatore tanto odiato dagli automobilisti. Le stesse immagini sono ora al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Rovigo dopo la denuncia contro ignoti fatta dal sindaco di Rosolina, Michele Grossato giovedì. Il primo cittadino della località marittima polesana sottolinea che quello messo fuori uso «Non è un velox installato per fare cassetto ma ha la mera funzione di far rallentare i tanti mezzi che transitano in Romea in prossimità dell’ingresso al centro urbano. È stato installato non a caso lì, dalle amministrazioni passate, e ha lo scopo di aumentare la sicurezza: di morti in Romea ce ne sono stati tanti, e c’è gente che sfreccia ai 200km all’ora».

Esaltato sui social
«Fleximan» è entrato in azione l’altra sera raggiungendo a piedi il punto in cui è installato l’occhio elettronico, probabilmente accompagnato da qualcuno o a comunque a bordo di un mezzo che poi ha lasciato nelle vicinanze. Spetta agli inquirenti ora incastrare il vandalo che in tantissimi sul web, non solo polesani, stanno osannando sui social network. Tanti esaltano il responsabile - i commenti vanno da «eroe» e «passa anche da noi» - neanche fosse un giustiziere, rispetto a chi riporta bruscamente alla primaria funzione degli autovelox: «Poi piangono quando succede un incidente».
«Non si conclude qualcosa tagliando i velox — reagisce Grossato — Faremo ancora più controlli con i velox mobili con la polizia locale. Dispiace che sui social abbia tanto successo, un personaggio simile non è da santificare».


Quindicimila euro per ripararlo
La modalità con cui ha messo fuori uso l'autovelox è sempre la stessa: un taglio secco alla base del palo con un flessibile.
Michele Grossato non si fa intimidire: «Andremo avanti installando dispositivi anti sabotaggio con telecamere, luce, pali più resistenti. Chi fa queste cose non si rende conto che fa un danno alle tasche dei cittadini. Reinstallare il velox costerà al Comune attorno ai 15mila euro».
Nel Rodigino da fine maggio ad oggi sono stati otto in tutto gli apparecchi rilevatori di velocità abbattuti sempre con lo stesso modus operandi. La serie di "attentati" è iniziata tra il 18 e 19 maggio 2023 con l’abbattimento dell'autovelox posizionato sulla Statale 16 a Bosaro, messo KO per la seconda volta anche tra il 18 e 19 luglio, dopo la reinstallazione. A finire inutilizzabile poco dopo l'autovelox sulla Regionale 482 a Giacciano con Baruchella per ben due volte tra il 28 e il 29 maggio e tra il 1° e il 2 novembre. Poi «Fleximan» si spostato nel Delta: tra il 7 e l’8 agosto e il 25 e 26 dicembre scorsi ha segato l'autovelox di Taglio di Po in località Mazzorno Destro, e sempre nella notte di Natale ha colpito a Corbola. Alla lista si aggiunge, dall’altra sera, anche Rosolina.


Il nostro commento
Anche se condanniamo sempre gli atti di vandalismo, pur se fatti a fin di bene (tipo le ruote sgonfiate ai SUV che inquinano) stavolta vi invitiamo a riflettere.
Certamente i social network non sono assolutamente il mezzo più affidabile per esprimere un pensiero intelligente, anzi...
Tuttavia come non capire che l'unanimità dei consensi a questo gesto è segno della esasperazione della gente?
E perché la gente è esasperata?
Molto semplice.

PRIMO MOTIVO
Per questioni puramente economiche, i Comuni (che ci tengono tanto a sbandierare la loro campagna a favore della sicurezza stradale sul proprio territorio) si trovano a dovere manutenere le strade e poiché i soldi sono sempre pochi in qualsiasi comune italiano e poiché vi sono implicati anche aspetti assicurativi e penali, ecco che risolvono il problema semplicemente abbassando i limiti di velocità su una strada dissestata, senza intervenire per ripristinare il manto stradale.
Qualsiasi incidente che accadrà ad un automobilista o a un motociclista non potrà poi essere imputato alla strada stessa ma al guidatore che principalmente non ha rispettato il (ridicolo) limite di velocità.
La seconda fase consiste nell'acquisto dell'apparecchiatura autovelox: non ci sono i soldi per chiudere le buche, ma per comprare gli autovelox sì.
Ed ecco che combinando le due cose (limiti di velocità assurdamente bassi e presenza di autovelox) il problema delle strade dissestate diventa un vero affare per gli avidi comuni che rimpinguano allegramente le casse municipali!
E le buche rimangono lì, ad esigere il loro tributo di sangue ciclico a danno di automobilisti e motociclisti.

SECONDO MOTIVO
L'autovelox è diventato un vero e proprio Bancomat per i comuni, ma quanti comuni che hanno floridi bilanci grazie al proprio autovelox si sono poi preoccupati di migliorare la sicurezza stradale effettuando una scrupolosa manutenzione delle strade? Quanti comuni che si riempiono la bocca con la parola "sicurezza" hanno poi chiuso le buche delle loro vie? L'ipocrisia dei sindaci di questi comuni è imbarazzante.

TERZO MOTIVO
Se una persona ci tiene alla sicurezza, il deterrente per evitare comportamenti stradali pericolosi va mostrato, non nascosto.
Come tutti sappiamo, il compito principale di un deterrente (fosse esso la videocamera di sorveglianza installata all'ingresso della propria porta o l'allarme installato sulla propria automobile o la catena con lucchetto avvolta al proprio motociclo) non è quello di entrare in azione ma quello di evitare di essere presi di mira.
Orbene, se si parla di evitare comportamenti stradali pericolosi (non c'è solo la velocità), allora gli autovelox dovrebbero sempre essere ben segnalati e ben visibili.
E invece le cronache sono piene di poliziotti municipali mimetizzati tra i cespugli con l'autovelox, di apparecchiature mobili non presidiate, di apparecchiature non omologate (sì, abbiamo avuto anche quelle), di postazioni illegali e di altre nefandezze che hanno solo lo scopo di estorcere legalmente i soldi ai malcapitati utenti stradali motorizzati.
In questi casi, chi ha il coraggio di parlare di "sicurezza"? "Sicurezza" di che cosa? Di fare evitare gli incidenti o di non fare evitare le multe?
Quindi l'uso dell'autovelox:
1) lascia che una pericolosa violazione, quella dei limiti di velocità appunto, continui a essere commessa anche dopo essere stata rilevata, visto che non sempre il trasgressore ha la possibilità di accorgersi di essere stato fotografato;
2) informa il proprietario del veicolo dell'infrazione soltanto mesi dopo, quando il verbale arriva a casa, vanificando così l'effetto deterrente che invece avrebbe la contestazione immediata;
3) colpisce quasi sempre solo nel portafogli, visto che al trasgressore che non confessa spontaneamente non possono essere decurtati punti né sospesa la patente;
4) non si cura, diciamo così, dell'eventualità che al momento della violazione il guidatore possa essere ubriaco, drogato, senza patente perché mai conseguita, sospesa o revocata oppure che il veicolo sia in regola con la revisione o con l'assicurazione e sicuro per circolare, per esempio con luci efficienti e sufficiente battistrada.

QUARTO MOTIVO
In troppi "ci mangiano" sugli autovelox. I comuni, i tecnici, le ditte installatrici, le ditte di manutenzione. Anche se la torta è grande, ecco che a causa degli autovelox sono peggiorate le condizioni di comprensione e di guidabilità delle strade: tangenziali a 2 corsie con limite dei 30 o dei 50 km/h, statali che cambiano limite senza motivo ogni pochi metri, eccetera.
I dissuasori di velocità (piccoli dossi) non fanno cassa, ma sappiamo tutti che sono efficaci deterrenti e fanno ridurre la velocità. Però "non fanno mangiare molto"...

QUINTO MOTIVO
Inutile mentire, meglio dare le dimissioni se si è incapaci di amministrare proficuamente un municipio.
Quando sale alla ribalta della cronaca un giustiziere degli autovelox, ecco che il sindaco di turno cerca di renderlo antipatico ricordando che i danni ricadono sulla collettività.
Ma affermare che «Reinstallare il velox costerà al Comune attorno ai 15mila euro» come ha fatto il sindaco di Rosolina, Miche Grossato, significa sperperare il denaro pubblico!
È mai possibile che sostituire un palo in metallo tagliato costi 15.000 euro? Se l’autovelox non ha subito danni dall'abbattimento (ma anche se li ha subiti non è che cambi molto) è possibile che un comune debba sborsare alle società che hanno in appalto l’installazione di questi strumenti ben 15.000 euro, che sono un'esagerazione?
O il sindaco mente sui costi (prendendo quindi in giro i suoi concittadini) o è un pessimo amministratore che non sa fare due conti.

PERCHÈ LA SICUREZZA NON AUMENTA
Per tutti questi motivi gli autovelox, da soli, non fanno sicurezza.
Fronte sul quale, peraltro, nonostante il proliferare delle telecamere (l'Italia ne è piena, visto che, secondo il Codacons, ne abbiamo 11.130 contro i 7.700 del Regno Unito, i 4.700 della Germania e i 3.780 della Francia), l'Italia continua ad arrancare in Europa, mancando sistematicamente l'obiettivo di dimezzare le vittime della strada e piazzandosi sempre sopra la media dell'Unione Europea nel tasso di decessi per milione di abitanti: 53 contro i 46 della UE, nel 2022.

Peggio di noi hanno fatto soltanto Romania, Bulgaria, Croazia, Portogallo, Lettonia, Grecia e Ungheria.
Insomma, se nel 2022, ultimo dato disponibile, hanno perso la vita sulle nostre strade 3.159 persone (+9,9% rispetto al 2021) in quasi 166 mila incidenti (+9,2%), se due patenti su tre hanno il massimo punteggio ottenibile (30 punti), se più di una su quattro in vent'anni non ha mai subito alcuna decurtazione di punti, se in media ogni permesso di guida perde appena 0,22 punti l'anno, ma ne guadagna 0,79 grazie ai generosi bonus per buona
condotta, se ogni anno i Comuni incassano oltre 1,6 miliardi di euro di multe stradali, se alcuni di essi raggiungono vette himalayane di proventi da velocità… beh, forse c'è qualcosa che non torna: non sarà che gli autovelox non sono poi così efficaci?
O che, anzi, in alcuni casi possano essere persino controproducenti per gli enti che ne fanno uso, se il risultato – come hanno mostrato innumerevoli fatti di cronaca negli ultimi vent'anni – è quello d'indurre forze dell'ordine, magistratura, prefetture, media e comitati di cittadini a mettere gli occhi su procedure amministrative disinvolte, forniture pilotate, installazioni mirate, segnaletica inadeguata e modalità di utilizzo improprie?
Il tutto condito con un indigeribile coinvolgimento di soggetti privati in molte fasi dell'attività sanzionatoria e accompagnato da verifiche di taratura appena annuali, quando invece dovrebbero essere più frequenti per un apparecchio installato all'aperto e acceso 24 ore su 24.

CONCLUSIONE
«Fleximan» ha tutta la nostra solidarietà.
Gli avidi sindaci dei comuni con autovelox e buche no!


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