Citystar 125: La nostra prova totale su strada

L'agile "ruote basse" cittadino, derivato dal Satelis e commercializzato nelle cilindrate 125 e 200 cc.
Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7981
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Citystar 125: La nostra prova totale su strada

Messaggioda cts » 11 set 2011 12:43

Il cittadino Citystar deriva dal gran turistico Satelis
CITYSTAR, IL LEONE DI MONTAGNA
Durissima prova sull'appennino umbro per il nuovissimo scooter
di Peugeot dedicato all'utilizzo prevalentemente urbano.
Ma la novità non è solo lo scooter:
questa prova è stata condotta da utilizzatori come voi!



Ringraziamenti: Peugeot Motocycle Italia, Concessionaria GASPARRO MOTO & C. SAS Napoli, Concessionaria INTERMOTO SRL Terni








Immagine
Nella vista anteriore il Citystar ricorda parecchio il Satelis.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7981
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Re: Citystar 125: La nostra prova totale su strada

Messaggioda cts » 11 set 2011 12:43

PREMESSA
La ricca gamma degli scooter del Leone Rampante si arricchisce di un nuovo scooter di 125 e 200 cm³ derivato dal granturistico Satelis e dedicato all'utilizzo prevalentemente urbano: Citystar, cioè Stella della Città.
Sarà pure vero, ma se volessimo utilizzarlo su impegnative strade extraurbane? Eccovi un test-verità non redatto da tester specializzati ma da utilizzatori di tutti giorni, insomma clienti che come voi hanno avuto la ghiotta opportunità di stressare a fondo il nuovo prodotto francese


Bisogna dire che stavolta il marketing di Peugeot Motocycle Italia ha avuto un coraggio... da leone! Infatti non è da tutti prestare per un giorno l'ultimo scooter nato da Peugeot a degli utilizzatori esigenti come noi e poi chiederci pure una recensione del prodotto testato in un ambiente apparentemente non consono alle caratteristiche del prodotto!
Ma entriamo un po' nei dettagli:
  • piloti: i piloti che si sono alternati alla guida sono due, uno più granturistico (instancabile macinatore quotidiano di chilometri e chilometri, utilizzatore abituale del Satelis 400 e quindi abituato ad uno scooter confortevole, accessoriato, robusto e surdimensionato) e l'altro più tecnico - sportivo (utilizzatore di un Satelis 400 pure lui). Il Citystar 125 della prova riuscirà a soddisfare entrambi?
  • percorso: l'itinerario si è svolto tra gli appennini umbri e laziali, con partenza da Terni per poi toccare Marmore, Leonessa, Terminillo, Laghi di Piediluco, Ripasottile e quindi tornare a Terni. Decisamente un percorso duro ma affascinante perché ricco di tornantini, salite e discese ripide, curvoni, rettilinei e strade dissestate che hanno messo a dura prova telaio, freni, sospensioni e motore di un prodotto dedicato invece all'utilizzo (non meno facile) urbano.
  • propulsore nuovissimo: Peugeot ha stupito i nostri due tester che si sono visti consegnare un Citystar nero con 0,1 km all'attivo! Sì, avete letto bene! Appena 100 metri di percorrenza, non era quindi uno di quegli esemplari particolarmente a punto che vengono messi a disposizione della stampa, ma era un esemplare appena immatricolato, come farebbe un qualsiasi acquirente.
    Coraggiosi quelli del marketing, non trovate? Il Citystar doveva tenere il passo dei più grossi Satelis e Geopolis 250 e 400 presenti al Raduno di Peugeotscooters.it e quindi non è stato trattato come "mezzo in rodaggio" ma anzi è stato maltrattato a puntino dal pilota, con relativo passeggero a bordo...
  • predisposizione negativa: uno dei tester ha sempre giudicato il prodotto come "né carne e né pesce", il suo giudizio prima di guidarlo - come del resto come tutti noi quando abbiamo in mente il motociclo dei nostri sogni e poi dobbiamo guidarne un altro - è stato:
    né carne e né pesce, nel senso che non ha la presenza granitica del Satelis 125, non ha un motore che può competere con il rivoluzionario Honda PCX (PCX che è accreditato come best seller del segmento), non ha l'ABS...
    Potrei anche sbagliarmi, magari è un motociclo che punta sull'affidabilità e sarà quindi molto venduto, ma per me non ha un minimo di appeal tecnologico.
    Non giudico l'estetica, ma la scopiazzatura dal Satelis ha purtroppo il sapore di déjà vu, quindi altro svantaggio di questo mezzo.

    È riuscito il Citystar a smuovere questa sua innata diffidenza? Lo vedremo nella prova dinamica, nel frattempo ecco che segue una descrizione dettagliata del mezzo.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7981
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Re: Citystar 125: La nostra prova totale su strada

Messaggioda cts » 11 set 2011 12:44

GIUDIZIO STATICO

CUORE (E NON SOLO ABITO) FRANCESE
Questo è il settimo modello di 125 cm³ presente nella gamma Peugeot. Ci siamo sempre chiesti che senso avesse un modello derivato dall'ottimo Satelis, ma "rimpicciolito" per l'uso urbano, visto che ci sono già i 125 "ruote alte" Tweet, LXR, Geopolis e i 125 "ruote basse" Vivacity, Sum-Up e Satelis!

Esiste un rischio "cannibalizzazione"? Lo dirà il mercato. Noi segnaliamo che è uno scooter adatto ad un principiante per il peso non eccessivo (ma in caso di cadute le frecce sporgenti sono destinate ad avere vita brevissima), per il motore non impegnativo e per la geometria di sterzo indovinata. È anche adatto ad una donna, anche se mettere la stampella laterale non è agevole come sul Satelis visto che la pancia inferiore della carena sinistra la nasconde. Segnaliamo pure che è adatto per l'utente cittadino: 17 cm di lunghezza in meno del Satelis, 10 kg in meno e interasse più corto di 7 cm si fanno apprezzare in città. La nostra prova dimostra che anche un turista non si troverebbe male: è un po' meno protettivo del Satelis perché lo scudo è più stretto e il parabrezza non è esteso quanto il Satelis. Non ci sentiamo di consigliarlo invece ad un utente particolarmente sportivo: il motore è un fiore all'occhiello, ma per il resto si è nella media della categoria (con tutti i relativi limiti). L'utente che ama il fai-da-te ha una vita abbastanza facilitata dal libretto di istruzioni fatto meglio rispetto al Satelis (ma non è ancora il massimo), tuttavia si ripresentano i problemi tipici degli altri scooter (smontaggio della carena per interventi più approfonditi) e tipici del Satelis (relativi alla tipologia di attrezzatura da possedere). E per l'utente timoroso di furti? Beh, generalmente i Peugeot non sono ambiti quanto altre marche, però l'immobilizer di serie c'è. Non c'è la possibilità però di alloggiare il bloccadisco nel puntale della sella come sul Satelis, quindi tale bloccadisco (più la consigliatissima catena con lucchetto) va posizionato sotto la sella. Non c'è ovviamente neppure il sistema integrato della catena Abus nella carena posteriore come presentano alcuni modelli di Satelis: peccato!

Ecco i colori disponibili quest'anno:
Immagine

La LINEA del Citystar è personale rispetto agli altri scooter, ma deriva chiaramente da quella del Satelis e quindi ha qualcosa di non originale. Tuttavia non è disprezzabile: sella a due piani, maniglione robusto e pedane retrattili per il passeggero, scudo stretto ma esteso all'indietro per aumentare la protezione. Dietro la linea è più anonima rispetto al Satelis (che con i suoi due maniglioni particolari è molto originale).

Le FINITURE sono simili a quelle del Satelis, anche se qui le plastiche non ci sentiamo di confrontarle, troppo diverse per certi aspetti.
Notiamo che i COMANDI AL MANUBRIO derivano da quelli del Satelis e quindi sono molto buoni, non manca il lampeggio diurno però sulla manopola di destra ora non c'è più l'interruttore di emergenza.
I COMANDI A PEDALE sono costituiti dai due cavalletti (centrale più laterale), come sul più grosso Satelis.

Delle DOTAZIONI DI SERIE citiamo: apertura della sella elettrica (ahi!), presa di corrente nel vano portaoggetti.

Per quanto riguarda la STRUMENTAZIONE, ovviamente il Citystar perde il confronto con il più grosso Satelis al quale siamo abituati, ma andiamo nei dettagli.
Il cruscotto, ispirato al Satelis ma che non ne presenta i fastidiosi riflessi sotto la luce del sole, è costituito da tre elementi circolari:
  • a sinistra c'è il tachimetro (la grafica è più confusa di quella del Satelis);
  • al centro c'è lo schermo a cristalli liquidi con le indicazioni di livello carburante, temperatura acqua, temperatura ambiente (con segnalazione di presenza ghiaccio sulla strada), intervalli di manutenzione, contachilometri, trip parziale e orologio (anche qui il confronto col Satelis è perso perché alcune informazioni sono visibili alternativamente e non contemporaneamente. Tuttavia appare davvero utile ad ogni avvio l'indicazione dei km rimanenti al tagliando, indicazione che il Satelis non ha);
  • a destra ci sono le spie luminose (disposte ad arco sul logo del leone)e non c'è il contagiri. Manca ovviamente la spia della sella aperta perché il pilota la richiude sedendosi sopra (sul Satelis è necessaria perché la sella è in due parti indipendenti).

La VISIBILITÀ DIURNA è ottima perché nulla interferisce con essa (il cupolino non distorce le immagini), gli specchietti retrovisori non sono quelli (eccezionali) del Satelis ma sono funzionali lo stesso, mentre della VISIBILITÀ NOTTURNA ci preme sottolineare l'adozione di due fari alogeni con lampade da 35 W di chiara derivazione automobilistica. Vi assicuriamo che il loro fascio di luce è davvero molto potente.
Una curiosità: il Citystar mantiene accesi entrambi i fari e non uno come il Satelis con la luce anabbagliante. Quindi i possessori non si vedranno fermare su strada dai passanti che li avvertono: "Hai un faro spento, s'è bruciata a lampadina!"...

Per quanto concerne la POSIZIONE DI GUIDA PILOTA, anche se il Citystar non è ben dimensionato come il Satelis, la parentela non tradisce perché ci si sta comodi. Le ginocchia non rischiano di toccare cassetto o plancia e neppur sono costrette ad angoli strani.
La posizione quindi è molto buona, il busto è verticale e le braccia non sono eccessivamente distese. I piedi sono un po' avanzati, ma niente di particolarmente disagevole, anzi con la pedana piatta d'inverno sarà possibile unire le ginocchia per proteggersi dal freddo, cosa non possibile sul Satelis data la presenza su quest'ultimo del tunnel centrale.
La sella dista 79,5 cm da terra (siamo nella media) ma grazie alla sagoma stretta della stessa ed alle svasature nella pedana si possono agevolmente mettere i piedi a terra.
Per quanto concerne, invece, la POSIZIONE DI GUIDA PASSEGGERO è chiaro che il Citystar ha il vantaggio di ospitare meglio il passeggero che non è "appollaiato su un trespolo" come sul Satelis, che gode di pedane richiudibili tutto sommato funzionali e che non è esposto all'aria come sul Satelis. Però segnaliamo che purtroppo per il passeggero non c'è il poggiaschiena di serie.
Complessivamente, come leggerete delle sospensioni, il buon COMFORT è dato dalla sella comoda. Ovviamente non siamo a livello del Satelis, però...

Passiamo al capitolo ACCESSORI.
Tutto nella norma per quanto riguarda le ruote da 13’, gancio portaborse, maniglia passeggero, doppio ammortizzatore regolabile, 2 freni a disco.
Il Citystar si distingue per: computer di bordo digitale, vano sottosella che ospita un casco integrale e un casco jet con visiera (ma la sella è fissata in una maniera che sembra precaria, così come la cassetta del filtro aria che ballonzola troppo), doppi fari alogeni da 35W, vano portaoggetti con presa 12V. Ad essere pignoli manca un freno di stazionamento ma soprattutto manca l'utilissimo ABS: potrebbe essere questo un segno distintivo del marchio Peugeot - che assieme a BMW è stata uno dei primi costruttori a credere nel dispositivo di Bosch - ma purtroppo non si è voluto dotarlo presumiamo a causa dei costi. E non è disponibile neppure a richiesta, peccato!

Per quanto riguarda la CAPACITÀ DI CARICO, il Citystar deriva dal Satelis e quindi non può che essere uno scooter che permette di caricare tanta roba a bordo. Come il Satelis ha il vano portaoggetti (però non a chiave e non profondo, qui ci va una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, giusto per intenderci), ha il gancio portaoggetti, ha un sottosella capiente (non quanto il Satelis, ovvio, ma ci va un modulare, anche di taglia grossa, ed un jet... lo abbiamo provato noi!), non ha il portaoggetti nel manubrio e non ha il vano nel puntale della sella però ha la pedana piatta che ovviamente il grosso Satelis non può permettersi per motivi di rigidità strutturale. La pedana piatta consente di trasportare agevolmente oggetti ingombranti come cassette, fardelli di bevande o borsoni.

Il PREZZO D’ACQUISTO del Citystar 125 è di 3.250,00 €, franco concessionario IVA inclusa. Il 200 costa invece 3.390,00 €, franco concessionario IVA inclusa. Per ottenere i prezzi sempre aggiornati, utilizzate il "Trovascooter" che troverete in questa pagina.

Per quanto riguarda la situazione RICAMBI E TAGLIANDI è ancora presto, dato che lo scooter è stato appena lanciato sul mercato, giudicare prezzi e reperibilità degli stessi, ma nelle sezioni Ricambi & Accessori e Tagliandi del nostro Forum reperirete appena possibile utili indicazioni.

Saremo brevi nella DESCRIZIONE MECCANICA E CICLISTICA . Il Citystar impiega un telaio monoculla sdoppiata in tubi. Anteriormente c'è una forcella idraulica con steli da 37 mm Ø con perno arretrato per diminuire l'interasse con una sola piastra, posteriormente ci sono due ammortizzatori idraulici. I freni sono entrambi a disco e gli pneumatici sono dei Michelin Pilot SC su ruote da 13 pollici.
Interessante l'inedito motore costruito da Peugeot nella sede di Dannemarie (Alsazia): monocilindrico a 4 valvole in testa dotato di sistema LFE (Low Friction Efficency) per diminuire gli attriti. L'albero a camme ruota su cuscinetti, i bilancieri sono su rulli ed è stato eseguito un grosso lavoro di collaudo e sviluppo: oltre 400.000 km e oltre 5.000 ore la banco prova, 10.000 avviamenti ripetuti 20 volte in sequenza.... beh, con la nostra prova su strade di montagna possiamo confermarvi che non è solo pubblicità, il propulsore "in rodaggio" si è davvero comportato in maniera eccellente per prestazioni e consumi, ma con una piccola macchia che vedremo nel capitolo seguente...

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7981
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Re: Citystar 125: La nostra prova totale su strada

Messaggioda cts » 11 set 2011 12:44

GIUDIZIO DINAMICO

È DAVVERO UN PUMA, QUESTO LEONE DI MONTAGNA: AGILE, GRINTOSO E ROBUSTO. MA CON UNA MACCHIA...

Il MOTORE è una bella sorpresa. Regolare in basso, tiro generoso e in alto ha una potenza ai vertici della categoria (15 CV). Capitolo VELOCITÀ: su un tratto rettilineo ma non piano - motore ancora da rodare, ricordiamolo - abbiamo superato i 115 km/h tachimetrici, davvero un buon valore, secondo noi molto vicino a quello reale. Non possiamo giudicare invece ACCELERAZIONE e RIPRESA perché ci siamo concentrati su altri aspetti, ma entrambe le prestazioni sono sicuramente oltre la media.

E il CONSUMO?
I conti non ci tornano sulla capienza reale del serbatoio. Abbiamo preso il mezzo in consegna con pochissima benzina, quindi in riserva. Il serbatoio ha una capienza dichiarata di 9,5 litri, però noi siamo riusciti a riempirlo fino a 5,29 litri (pari a € 8,01). Abbiamo percorso quindi 192,6 km, il che ci porta ad un consumo di oltre 35 km/litro se la matematica non è un'opinione.... Beh, diciamo che è più verosimile un consumo medio di circa 28-29 km/litro, ok?
Il tappo del serbatoio, ovviamente, non si trova sul tunnel (che non esiste) come sul Satelis ma sul lato sinistro, in basso; una posizione un po' scomoda ma in effetti dove altro potevano posizionarlo?

Passiamo alla GUIDA IN CITTÀ. Non abbiamo potuto guidare per tempo sufficiente il Citystar nel suo ambiente preferito e quindi non possiamo dare un giudizio definitivo. Possiamo però affermare che in città il piccolo scooter francese dovrebbe comportarsi molto bene. L'abitabilità dello scooter è buon anche se non si raggiunge quella ottima del Satelis (il confronto col fratellone maggiore è impietoso), si capisce che lo scooter è propenso ad infilarsi nelle gimkane cittadine grazie anche all'angolo di sterzata di circa 90°.

Abbiamo poi guidato il Citystar nel MISTO STRETTO solo per pochissimo, quindi non possiamo esprimere soverchi giudizi. Tuttavia ribadiamo che la posizione di guida permette alle braccia una conduzione agevole.

GUIDA SULLO SCONNESSO: abbiamo guidato a manetta il Citystar sulle asperità incontrate sull'Appennino umbro-laziale: il mezzo non ci ha mai tradito, segno che la combinazione motore/ciclistica è stata ben progettata.

Vera sorpresa è la GUIDA IN MONTAGNA. Abbiamo percorso tantissimi km in sella al Citystar su strade di montagna, mettendo in crisi soltanto l'impianto di raffreddamento (perdita del liquido) ma riscontrando una precisione di guida e una solidità complessiva insospettabili (se avessimo guidato il Satelis, insomma, non ci saremmo sorpresi in questa maniera).

Abbiamo percorso anche tanti km in sella al Citystar su PERCORSI EXTRAURBANI. Equilibrato, pronto a discendere in piega, armonico tra curvoni e controcurvoni, rapido nelle inversioni di inclinazione destra/sinistra. Se si sbaglia una traiettoria consente di correggerla senza patemi d'animo, diciamo che è molto simile al Satelis, pur con pneumatici ovviamente più stretti.

Durante la prova non abbiamo avuto il tempo (o la possibilità) per concentraci su altri aspetti quali TRASMISSIONE FINALE, MANEGGEVOLEZZA, PRECISIONE DIREZIONALE IN RETTILINEO e SENSIBILITÀ AL VENTO LATERALE.

Capitolo FRENI: MODULABILITÀ, i freni sono abbastanza modulabili. FRENI: RESISTENZA, saggiati in montagna, offrono una resistenza davvero buona. FRENI: POTENZA, la loro potenza è buona, ma la risposta delle leve non è particolarmente netta.

Entrambe le SOSPENSIONI sono un po' sostenute e filtrano le asperità di montagna solo parzialmente.
Purtroppo dobbiamo evidenziare un tipico difetto degli scooter Peugeot, che un nostro esperto tester ha subito rilevato: la ruota anteriore non è stata equilibrata bene in fabbrica! Ok, può capitare, ma sul Forum di Peugeotscooters.it abbiamo letto troppo spesso di questo problema (che, personalmente, giudichiamo un serio problema che pregiudica il piacere della guida). La sospensione posteriore, come l'anteriore, non innesca ondeggiamenti, come l'anteriore.

AFFIDABILITÀ
E chiudiamo con la "macchia" di questo leoncino di montagna. Come vedrete dalle immagini seguenti, purtroppo al nostro "seviziato" esemplare in prova è accaduto un trafilaggio del liquido di raffreddamento, che ha bagnato la parte posteriore destra dello scudo. Ok, in una prova così dura su un percorso così impegnativo con un motore piccolo ma nuovissimo questa "macchia" ci potrebbe pure stare. Ma la cosa andava comunque evidenziata e ci dispiace comunque che sia accaduta.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 7981
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400
Località: Puglia

Re: Citystar 125: La nostra prova totale su strada

Messaggioda cts » 11 set 2011 12:45

LE FOTO E IL VIDEO DELLA PROVA




Fare clic sulle foto per ingrandirle.


Immagine

Ampia la pedana del Citystar, mentre il bocchettone del rifornimento (protetto da sportello con chiave) è posizionato molto in basso.



Immagine

L'apertura elettrica della sella ha una posizione nel blocchetto di accensione più ostica rispetto a chi è abituato al Satelis, ma ci si fa poi l'abitudine. Anche sul Citystar è presente il gancio portaoggetti dietro lo scudo.



Immagine

Il blocchetto elettrico destro, derivato dal Satelis. Rispetto al Satelis, manca il pulsante di emergenza.



Immagine
Il blocchetto elettrico sinistro, anch'esso derivato dal Satelis.
Come il Satelis, il Citystar ha specchietti retrovisori davvero validi.




Immagine

Come sul Satelis c'è un vano portaoggetti impreziosito dalla presenza della presa elettrica, utile ad esempio per caricare un telefono cellulare. Al contrario del Satelis, però, questo vano (più piccolo, ovviamente) non è protetto da una serratura con chiave.



Immagine
Il motore 125 cm³ del Citystar è un Peugeot a 4 valvole, davvero robusto e parco nei consumi.
Però la cassetta del filtro sembra fissata in maniera precaria (come l'attacco anteriore della sella, del resto).



Immagine
Il Citystar è dotato di un'ottima protezione della marmitta di scarico, come il Satelis.




Immagine
Le pedane del passeggero sono retrattili, come sul Geopolis.
La stampella laterale è difficile da agganciare col piede quando si sta seduti sulla sella.
Molto buono il cavalletto centrale.


Immagine
Il Citystar sul Terminillo: obiettivo raggiunto!




Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Ed ecco l'unica macchia del "leone di montagna": una perdita dall'impianto di raffreddamento che ha sporcato tutta la parte destra della carenatura interna e la pedana.


Immagine

Abbiamo riconsegnato il Citystar dopo avere percorso 192,6 km durissimi. L'icona della benzina indica il serbatoio ormai a secco: il consumo è stato davvero ottimo.


Torna a “Citystar Area”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite