GIUDIZIO STATICOCUORE (E NON SOLO ABITO) FRANCESEQuesto è il settimo modello di 125 cm³ presente nella gamma Peugeot. Ci siamo sempre chiesti che senso avesse un modello derivato dall'ottimo Satelis, ma "rimpicciolito" per l'uso urbano, visto che ci sono già i 125 "ruote alte" Tweet, LXR, Geopolis e i 125 "ruote basse" Vivacity, Sum-Up e Satelis!
Esiste un rischio "cannibalizzazione"? Lo dirà il mercato. Noi segnaliamo che è uno scooter
adatto ad un principiante per il peso non eccessivo (ma in caso di cadute le frecce sporgenti sono destinate ad avere vita brevissima), per il motore non impegnativo e per la geometria di sterzo indovinata. È anche
adatto ad una donna, anche se mettere la stampella laterale non è agevole come sul Satelis visto che la pancia inferiore della carena sinistra la nasconde. Segnaliamo pure che è
adatto per l'utente cittadino: 17 cm di lunghezza in meno del Satelis, 10 kg in meno e interasse più corto di 7 cm si fanno apprezzare in città. La nostra prova dimostra che anche
un turista non si troverebbe male: è un po' meno protettivo del Satelis perché lo scudo è più stretto e il parabrezza non è esteso quanto il Satelis. Non ci sentiamo di consigliarlo invece ad
un utente particolarmente sportivo: il motore è un fiore all'occhiello, ma per il resto si è nella media della categoria (con tutti i relativi limiti).
L'utente che ama il fai-da-te ha una vita abbastanza facilitata dal libretto di istruzioni fatto meglio rispetto al Satelis (ma non è ancora il massimo), tuttavia si ripresentano i problemi tipici degli altri scooter (smontaggio della carena per interventi più approfonditi) e tipici del Satelis (relativi alla tipologia di attrezzatura da possedere). E per l'utente timoroso di furti? Beh, generalmente i Peugeot non sono ambiti quanto altre marche, però
l'immobilizer di serie c'è. Non c'è la possibilità però di alloggiare il bloccadisco nel puntale della sella come sul Satelis, quindi tale bloccadisco (più la consigliatissima catena con lucchetto) va posizionato sotto la sella.
Non c'è ovviamente
neppure il sistema integrato della catena Abus nella carena posteriore come presentano alcuni modelli di Satelis: peccato!
Ecco i colori disponibili quest'anno:
La
LINEA del Citystar è personale rispetto agli altri scooter, ma
deriva chiaramente da quella del Satelis e quindi ha qualcosa di non originale. Tuttavia non è disprezzabile: sella a due piani, maniglione robusto e pedane retrattili per il passeggero, scudo stretto ma esteso all'indietro per aumentare la protezione. Dietro la linea è più anonima rispetto al Satelis (che con i suoi due maniglioni particolari è molto originale).
Le
FINITURE sono simili a quelle del Satelis, anche se qui le plastiche non ci sentiamo di confrontarle, troppo diverse per certi aspetti.
Notiamo che i
COMANDI AL MANUBRIO derivano da quelli del Satelis e quindi sono
molto buoni, non manca il lampeggio diurno però sulla manopola di destra ora
non c'è più l'interruttore di emergenza.
I
COMANDI A PEDALE sono costituiti dai due cavalletti (centrale più laterale), come sul più grosso Satelis.
Delle
DOTAZIONI DI SERIE citiamo: apertura della sella elettrica (ahi!), presa di corrente nel vano portaoggetti.
Per quanto riguarda la
STRUMENTAZIONE, ovviamente il Citystar perde il confronto con il più grosso Satelis al quale siamo abituati, ma andiamo nei dettagli.
Il cruscotto, ispirato al Satelis ma che non ne presenta i fastidiosi riflessi sotto la luce del sole, è costituito da tre elementi circolari:
- a sinistra c'è il tachimetro (la grafica è più confusa di quella del Satelis);
- al centro c'è lo schermo a cristalli liquidi con le indicazioni di livello carburante, temperatura acqua, temperatura ambiente (con segnalazione di presenza ghiaccio sulla strada), intervalli di manutenzione, contachilometri, trip parziale e orologio (anche qui il confronto col Satelis è perso perché alcune informazioni sono visibili alternativamente e non contemporaneamente. Tuttavia appare davvero utile ad ogni avvio l'indicazione dei km rimanenti al tagliando, indicazione che il Satelis non ha);
- a destra ci sono le spie luminose (disposte ad arco sul logo del leone)e non c'è il contagiri. Manca ovviamente la spia della sella aperta perché il pilota la richiude sedendosi sopra (sul Satelis è necessaria perché la sella è in due parti indipendenti).
La
VISIBILITÀ DIURNA è ottima perché nulla interferisce con essa (il cupolino non distorce le immagini), gli specchietti retrovisori non sono quelli (eccezionali) del Satelis ma sono funzionali lo stesso, mentre della
VISIBILITÀ NOTTURNA ci preme sottolineare l'adozione di
due fari alogeni con lampade da 35 W di chiara derivazione automobilistica. Vi assicuriamo che il loro fascio di luce è davvero molto potente.
Una curiosità: il Citystar mantiene accesi entrambi i fari e non uno come il Satelis con la luce anabbagliante. Quindi i possessori non si vedranno fermare su strada dai passanti che li avvertono:
"Hai un faro spento, s'è bruciata a lampadina!"...
Per quanto concerne la
POSIZIONE DI GUIDA PILOTA, anche se il Citystar non è ben dimensionato come il Satelis, la parentela non tradisce perché ci si sta comodi. Le ginocchia non rischiano di toccare cassetto o plancia e neppur sono costrette ad angoli strani.
La posizione quindi è molto buona, il busto è verticale e le braccia non sono eccessivamente distese. I piedi sono un po' avanzati, ma niente di particolarmente disagevole, anzi con la pedana piatta d'inverno sarà possibile unire le ginocchia per proteggersi dal freddo, cosa non possibile sul Satelis data la presenza su quest'ultimo del tunnel centrale.
La sella dista 79,5 cm da terra (siamo nella media) ma grazie alla sagoma stretta della stessa ed alle svasature nella pedana si possono agevolmente mettere i piedi a terra.
Per quanto concerne, invece, la
POSIZIONE DI GUIDA PASSEGGERO è chiaro che il Citystar ha il vantaggio di ospitare meglio il passeggero che non è "appollaiato su un trespolo" come sul Satelis, che gode di pedane richiudibili tutto sommato funzionali e che non è esposto all'aria come sul Satelis. Però segnaliamo che purtroppo
per il passeggero non c'è il poggiaschiena di serie.
Complessivamente, come leggerete delle sospensioni, il buon
COMFORT è dato dalla sella comoda. Ovviamente non siamo a livello del Satelis, però...
Passiamo al capitolo
ACCESSORI.
Tutto nella norma per quanto riguarda le ruote da 13’, gancio portaborse, maniglia passeggero, doppio ammortizzatore regolabile, 2 freni a disco.
Il Citystar si distingue per: computer di bordo digitale, vano sottosella che ospita un casco integrale e un casco jet con visiera (ma la sella è fissata in una maniera che sembra precaria, così come la cassetta del filtro aria che ballonzola troppo),
doppi fari alogeni da 35W, vano portaoggetti con presa 12V. Ad essere pignoli manca un freno di stazionamento ma soprattutto
manca l'utilissimo ABS: potrebbe essere questo un segno distintivo del marchio Peugeot - che assieme a BMW è stata uno dei primi costruttori a credere nel dispositivo di Bosch - ma purtroppo non si è voluto dotarlo presumiamo a causa dei costi. E non è disponibile neppure a richiesta, peccato!
Per quanto riguarda la
CAPACITÀ DI CARICO, il Citystar deriva dal Satelis e quindi non può che essere uno scooter che permette di caricare tanta roba a bordo. Come il Satelis ha il
vano portaoggetti (però non a chiave e non profondo, qui ci va una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, giusto per intenderci), ha il gancio portaoggetti, ha un
sottosella capiente (non quanto il Satelis, ovvio, ma ci va un modulare, anche di taglia grossa, ed un jet... lo abbiamo provato noi!), non ha il portaoggetti nel manubrio e
non ha il vano nel puntale della sella però
ha la pedana piatta che ovviamente il grosso Satelis non può permettersi per motivi di rigidità strutturale. La pedana piatta consente di trasportare agevolmente oggetti ingombranti come cassette, fardelli di bevande o borsoni.
Il
PREZZO D’ACQUISTO del Citystar 125 è di
3.250,00 €, franco concessionario IVA inclusa. Il 200 costa invece
3.390,00 €, franco concessionario IVA inclusa. Per ottenere i prezzi sempre aggiornati, utilizzate il
"Trovascooter" che troverete in
questa pagina.
Per quanto riguarda la situazione
RICAMBI E TAGLIANDI è ancora presto, dato che lo scooter è stato appena lanciato sul mercato, giudicare prezzi e reperibilità degli stessi, ma nelle sezioni
Ricambi & Accessori e
Tagliandi del nostro Forum reperirete appena possibile utili indicazioni.
Saremo brevi nella
DESCRIZIONE MECCANICA E CICLISTICA . Il Citystar impiega un
telaio monoculla sdoppiata in tubi. Anteriormente c'è una forcella idraulica con steli da 37 mm Ø con perno arretrato per diminuire l'interasse con una sola piastra, posteriormente ci sono due ammortizzatori idraulici. I freni sono entrambi a disco e gli pneumatici sono dei Michelin Pilot SC su ruote da 13 pollici.
Interessante l'inedito motore costruito da Peugeot nella sede di Dannemarie (Alsazia): monocilindrico a 4 valvole in testa
dotato di sistema LFE (Low Friction Efficency) per diminuire gli attriti. L'albero a camme ruota su cuscinetti, i bilancieri sono su rulli ed è stato eseguito un grosso lavoro di collaudo e sviluppo:
oltre 400.000 km e oltre 5.000 ore la banco prova, 10.000 avviamenti ripetuti 20 volte in sequenza.... beh, con la nostra prova su strade di montagna possiamo confermarvi che non è solo pubblicità, il propulsore "in rodaggio" si è davvero comportato in maniera eccellente per prestazioni e consumi, ma con una piccola macchia che vedremo nel capitolo seguente...