Come bloccare uno strapotere?

Dedicato agli argomenti piu' disparati.
Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere delle app di Poste Italiane?

Messaggioda cts » 23 apr 2024 15:32

Come bloccare lo strapotere delle app di Poste Italiane?
Le app di Poste Italiane pretendono di avere accesso ai dati del telefono. Ma non spiegano cosa ci fanno.
In rete aumentano le segnalazioni di utenti obbligati a condividere i dati di utilizzo del telefono per poter accedere ai servizi di Poste Italiane, come PostePay e BancoPosta. La richiesta servirebbe a verificare la presenza di software dannosi.
Un link sul sito di Poste riferisce che i dati personali degli utenti possono essere inviati anche ad altre società del Gruppo Poste Italiane per fini di profilazione e commerciali.

EDIT: Poste multata per 4 milioni di euro: chiedeva agli utenti Android l'accesso ai dati, pena il blocco delle sue app
La condotta è stata attuata per circa un anno, da febbraio 2024 a febbraio 2025, e ha coinvolto milioni di utenti delle app PostePay e BancoPosta.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere di Enel?

Messaggioda cts » 23 apr 2024 15:34

Come bloccare lo strapotere di Enel?
Bollette luce e gas salate, Enel nel mirino dell’AGCM: “Le mail di rinnovo erano confezionate ad arte per finire in spam”.
L’antitrust annuncia di aver avviato una nuova istruttoria su Enel per pratiche commerciali scorrette.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere del "closed source"? L'esempio di Dell e delle memorie LPCAMM2

Messaggioda cts » 09 mag 2024 14:53

Come bloccare lo strapotere del "closed source"? L'esempio di Dell e delle memorie LPCAMM2
Grazie all'avvento delle memorie LPCAMM2, i notebook diventano più facilmente aggiornabili e riparabili. Parola di iFixit, che ha smontato il nuovo laptop ThinkPad P1 Gen 7. Il primo in assoluto, nato dalla collaborazione con Micron, a integrare RAM LPCAMM2, ideata nei laboratori Dell e messa a disposizione di tutti.

Immagine

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere delle Intelligenze Artificiali?

Messaggioda cts » 24 giu 2024 17:59

Come bloccare lo strapotere delle Intelligenze Artificiali?
Lavori intellettuali "rubati" e non compensati, enormi consumi di elettricità e risorse idriche, scambi di persona, contraffazioni che sfiorano la perfezione, consensi e diritti calpestati. Tutto nell'articolo (e nei commenti) di Paolo Attivissimo.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere dell'arrogante burocrazia dei Comuni?

Messaggioda cts » 20 lug 2024 19:46

Come bloccare lo strapotere dell'arrogante burocrazia dei Comuni?

Altri due esempi assurdi.
Bergamo, le 135 multe in due mesi alla residente «smemorata» di Città Alta
Scaduto il pass per la Ztl, sanzioni «condonate» ma deve pagare 1.800 euro di notifiche. Con il nuovo sistema, il permesso non arriva più a casa via posta, ma va scaricato dal portale web. Ma Atb non ha informato gli utenti della modifica

Milano, «quel motorino era stato rubato nel cortile di casa»: annullate le 34 multe all’anziano invalido
Per i vigili, l’anziano aveva commesso 34 violazioni in scooter. Ma il motorino gliel’avevano rubato . Il giudice di pace gli dà ragione

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere di chi ignora le disabilità?

Messaggioda cts » 31 dic 2024 16:44

Da una lettera pubblicata su <<Quattrouote>> di gennaio 2025.

Sono un portatore di handicap con limitate capacità motorie e possiedo un permesso di accesso e parcheggio nelle ZTL rilasciato dal Comune di Montirone (BS), dove risiedo.
Lo scorso 4 maggio sono entrato nella ZTL di Parma da viale Toscanini in direzione via Mazzini con la macchina di mia moglie, una Fiat 500L con il permesso esposto in modo ben visibile sul parabrezza. Alla guida della vettura c'era mio figlio in quanto, come detto, ho limitate capacità motorie.
Al momento dell'accesso ho cercato invano l'indicazione di un numero telefonico – in genere riportato in prossimità dei varchi delle ZTL – per avvertire la polizia municipale del mio ingresso. Sono quindi passato attraverso il varco ripromettendomi di avvertire il comando al mio ritorno a Montirone. Nei giorni successivi ho telefonato numerose volte ai numeri riportati sul sito Internet del Comune di Parma, senza però riuscire a mettermi in contatto.
Il 4 luglio mia moglie, intestataria dell'auto, ha ricevuto dallo stesso Comune due verbali di violazione per «circolazione in zone a traffico limitato» il 4 maggio, alle ore 13.20 e 13.22. Ho immediatamente chiamato il Comune di Parma e, dopo un'ora di tentativi, sono riuscito
a parlare con una signora che mi ha suggerito un indirizzo di posta elettronica. Il giorno stesso ho scritto una email al comando di polizia
chiedendo l'archiviazione dei due verbali in quanto persona invalida in possesso di CUDE – Contrassegno Unico Disabili Europeo – e, dunque, autorizzata all'accesso nella ZTL.
Alla email ho allegato copia del permesso e della carta d'identità.
Il 3 ottobre ho ricevuto una raccomandata a/r con la quale il prefetto di Parma ha dichiarato inammissibile il ricorso «poiché privo di sottoscrizione, non essendovi apposta né la firma autografa né quella digitale del ricorrente», nonostante fosse stato inviato dalla mia PEC con allegata una copia del mio documento di identità, ingiungendomi di pagare 173 euro «a titolo di sanzione amministrativa ed euro 36,40 per spese di notifica e accertamento, per un totale di 209,40 euro».
Ho riscritto al prefetto sottolineando l'impossibilità di firmare una PEC e chiedendo nuovamente l'archiviazione dei verbali, ma non ho avuto risposta.
Alla fine, ho pagato, ma ritengo che l'accaduto leda il mio diritto, costituzionalmente riconosciuto, a muovermi liberamente sul territorio.
Peraltro, non mi era mai successo che un ricorso presentato a un prefetto venisse respinto per un vizio di forma e senza neppure
darmi il tempo di correggere l'errore. Mi sento insultato e danneggiato, in quanto mi è stato negato un diritto.
Claudio Scaglia
Montirone (BS)


La risposta di <<Quattroruote>>, nella persona di Mario Rossi.
L'articolo 11 del Dpr 503/1996 consente la circolazione e la sosta nelle ZTL e nelle aree pedonali alle persone invalide in possesso del contrassegno CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo).
Il lettore pertanto, dopo aver ricevuto l'ordinanza-ingiunzione del prefetto, avrebbe potuto, anzi, dovuto, presentare ricorso al giudice di pace, ma sconcerta la ferocia con cui l'Ufficio territoriale del governo, prigioniero di lacciuoli formali, non abbia riconosciuto il diritto del signor Scaglia a entrare nella ZTL. Ed è incredibile che, ancora nel mese di dicembre, il Comune di Montirone non abbia aderito alla cosiddetta piattaforma CUDE, l'archivio nazionale delle targhe associate ai permessi disabili istituito nel 2021 proprio con l'obiettivo di consentire, senza penose telefonate preventive, ai comandi di polizia, la libera circolazione dei disabili.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere di un X (ex Twitter) che richiede i dati medici degli utenti??

Messaggioda cts » 03 gen 2025 12:51

Sempre più posseduto da un frenetico delirio di onnipotenza, Elon Musk sta traghettando il social network "X" (ex "Twitter") verso lidi desolati, visti gli abbandoni dei suoi utenti, dovuto proprio al suo delirio, https://attivissimo.blogspot.com/search ... lon%20Musk .

L'ultima iniziativa del multimiliardario speriamo che sia la classica zappa sui piedi che si è dato da solo!

Elon Musk, proprietario di Tesla oltre ad X, infatti ha invitato gli utenti del suo social network a inviare dati medici, come risonanze magnetiche, TAC e radiografie, a Grok, il chatbot generativo di IA lanciato da Musk, affinché acquisisca la capacità di interpretare correttamente tali esami...
Sebbene alcuni utenti abbiano aderito all’invito, i risultati ottenuti finora sono deludenti, con errori evidenti dell’interpretazione degli esami da parte dell’IA. Tuttavia, chiedere agli utenti di fornire direttamente i propri dati, invece di utilizzare database con informazioni anonime, è contrario alle pratiche mediche standard e comporta il rischio di condividere involontariamente dati sensibili.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere di un Zuckerberg sempre più arrogante?

Messaggioda cts » 18 gen 2025 12:33

Come bloccare lo strapotere di un Zuckerberg sempre più arrogante?
Zuckerberg mostra la sua vera faccia: chiude il programma di diversità e inclusione per accattivarsi i favoritismi del neo presidente USA, il miliardario Donald Trump, e attacca il presidente uscente, Biden (sul Covid).
Lo choc dei dipendenti: «È folle»!
La risposta di Meta ai suoi dipendenti: “Se non vi sta bene, potete anche andarvene“.

Non contento, Zuckerberg si rivolge pubblicamente a Trump: «Faccia qualcosa per le multe dall'UE, sono quasi un dazio».
Infatti, secondo il co-fondatore di Meta «dovrebbe far parte della strategia americana difendere il primato tecnologico». Anche intervenendo sulle tante multe comminate dalla Commissione Europea (ricordiamo che la legge sulla privacy è molto più rigida nella Unione Europea, rispetto agli Stati Uniti).
Chissà quando arriverà una bella multa a Meta visto che in questo periodo Facebook sta censurando i post su Linux e visto che non sempre può finire tutto tarallucci e vino...
Del resto, stiamo parlando di una società che per addestrare i propri modelli IA ha usato impunita terabyte di libri piratati!
AGGIORNAMENTO: un gruppo di autori, tra cui lo scrittore di fantascienza Richard Kadrey, ha accusato Meta di violazione del copyright. Gli autori sostenevano che Meta avesse rubato il loro lavoro per trarne un profitto, senza chiedere alcun permesso né offrire un compenso.
Meta non ha negato di aver usato i libri, ma si è difesa invocando il "fair use" (uso legittimo). L’argomentazione degli avvocati di Zuckerberg è stata furba: hanno affermato di non aver violato il copyright perché l'uso che hanno fatto dei libri è "trasformativo". Non hanno messo i libri in vendita per essere letti (danneggiando il mercato degli autori), ma li hanno usati come dati grezzi per uno scopo completamente nuovo: addestrare una macchina.

Il giudice ha dato ragione a Meta e ha messo gli autori di fronte a una sfida cruciale: avrebbero dovuto dimostrare, con prove concrete, in che modo l'uso dei loro libri da parte di Meta ha danneggiato il loro mercato.
Gli autori hanno presentato due argomentazioni: LLaMA può generare testi simili ai loro, diventando un concorrente, e Meta li ha privati della possibilità di vendere licenze per l'addestramento dell’IA.
Tuttavia le prove hanno dimostrato che LLaMA non è in grado di riprodurre i loro testi, ma soprattutto secondo il giudice non si può danneggiare un mercato che non esiste. Gli autori non hanno mai venduto licenze di quel tipo prima, quindi, legalmente parlando, non hanno perso nulla di concreto.


Immagine

Da sinistra, il CEO di Meta e Facebook Mark Zuckerberg, Lauren Sanchez compagna del fondatore di Amazon Jeff Bezos, il CEO di Google Sundar Pichai e il CEO di Tesla e SpaceX Elon Musk arrivano per l'inaugurazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump: ecco l'oligarchia digitale (si ha un'oligarchia quando il potere è concentrato nelle mani di poche persone, le quali hanno acquisito il diritto di esercitare tale potere non necessariamente per via democratica.).


Per esempio, in seguito all’indagine avviata a fine marzo 2024, la Commissione europea ha stabilito che il modello “Subscription for no ads”, noto anche come “Pay or consent“, non rispetta il Digital Markets Act (DMA) perché non permette una libera scelta agli utenti. In pratica si possono eliminare le inserzioni personalizzate solo pagando un abbonamento (approfondimento nell'articolo «Abbonamenti Facebook e Instagram violano tre leggi»).

Del resto, se le truffe su Internet abbondano (leggere ad esempio l'articolo «Podcast RSI – Il finto Brad Pitt e la sua vittima messa alla gogna») è grazie anche al ruolo facilitatore dei social network e dei sistemi di pagamento. I falsi account che, per esempio, si spacciano per Brad Pitt (usando in questo caso specifico parte del nome completo dell’attore, ossia William Bradley Pitt) sono alla luce del sole. Dovrebbero essere facilmente identificabili da Meta, un’azienda che investe cifre enormi nell’uso dell’intelligenza artificiale per monitorare i comportamenti dei propri utenti a scopo di tracciamento pubblicitario eppure non sembra in grado di usarla per analizzare le conversazioni sulle sue piattaforme e notare quelle a rischio o rilevare gli account che pubblicano foto sotto copyright.

Altri approfondimenti sul sito di Paolo Attivissimo: https://attivissimo.me/2025/01/13/podca ... -funziona/
Ma voi affidate a costui quotidianamente i vostri dati personali, fotografie e video inclusi?
L'autore di questo post attende trepidante il giorno in cui ai social network verrà data la giusta parte di responsabilità in truffe, genocidi e linciaggi vari, quanto meno nella misura in cui possono prevenirli e deliberatamente non lo fanno.

C'è da ricordare che in realtà il meccanismo perverso di notizie false, immagini artificiali, propaganda estremista, tesi di complotto, polemiche e relativi clic generano un fatturato enorme per Zuckerberg, Musk & soci.
Infatti, più clic richiede una notizia falsa, più utenti vi si connettono per il battibecco tra loro, più pubblicità si fa a tale notizia falsa, più tempo si passa a leggere e rileggere le risposte altrui (avete notato che Facebook non va direttamente al post interessato che propone come inedito - intasandovi con le sue notifiche - ma invece vi costringe a rileggere gran parte dei post di una notizia, scorrendola fino a farvi trovare quella che vi interessa? Tutto il contrario dei Forum, che non hanno questo interesse a rendere profittevole il caos) e più nelle tasche di Zuckerberg, Musk & soci piove denaro!
Capite adesso perché in certi canali Facebook gli Amministratori non bannano utenti che fanno proposte ingannevoli o altro? Semplicemente perché più il post di questi truffatori è bersagliato dagli utenti di quel canale e più vengono richiesti tempo e clic, arricchendo il canale (con le briciole riservate agli Amministratori, con pingui proventi riservatia Zuckerberg, Musk & soci !).
Se provate però a criticare il lassismo degli Amministratori, il ban avviene ma è il vostro!
A differenza dei Forum, poi, in un sito Facebook che si occupa del modello della propria auto o della vita del proprio paese l'off topic è favorito proprio dagli Amministratori: l'importante è partecipare, fare clic, scrivere, polemizzare, attendere le risposte, replicare... tutto fa brodo (alias £ $ €...) per loro!


Nel caso dell'inclusività stavolta, strano ma vero, Apple invece si è rifiutata di abolire il programma di inclusione e diversità.

Per concludere le malefatte di Meta, riporto questo pensiero di un utente di TurboLab.it che condivido in pieno!

Non ho molta stima di chi utilizza appassionatamente Facebook, ma questo è più che altro un mio limite e non intendo assolutamente criticare chi lo utilizza consapevolmente, dopo aver letto e compreso la Politica sulla privacy e i Termini del servizio.
Per aiutare ad acquisire ulteriore consapevolezza su cosa sia Facebook, riporto alcuni fatti (ce ne sono molti altri da scoprire se solo avete un po' di tempo da dedicarci) che probabilmente chi utilizza Facebook non conosce.

Facebook censura, ma la censura che attua è:
- bigotta (si censurano nudi artistici o tenere immagini di mamme che allattano);
- servile (nei confronti di politici, nei confronti di multinazionali);
- omofoba;
- scorretta (censura link di social network alternativi (tsu.co) o applicazioni di messaggistica alternative (telegram.org) )

Solo di recente ha smesso di monitorare anche gli internauti non iscritti tramite i widget (pulsante "Mi piace", anche senza cliccarci su) onnipresenti sui siti web.

Ha condotto esperimenti psicologici all'insaputa dei sui iscritti, cambiando le emoticons nei messaggi e anche facendo "crashare" apposta le sue applicazioni per smartphone per testare la fedeltà degli utilizzatori.

A proposito di smartphone, il vostro è lento e la batteria dura poco?? Provate a rimuovere le applicazioni di Facebook!! [1] [2]

Traccia i suoi utenti in maniera ossessiva, arrivando a monitorare gli spostamenti del mouse e i messaggi scritti ma non inviati.

Nessuna immagine postata è realmente privata, perché ha un proprio indirizzo e chiunque conosce l'indirizzo può vederla o divulgarla.

Può causare disturbi depressivi. [1] [2]


Per approfondire: https://stallman.org/facebook.html

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere delle app di Poste Italiane?

Messaggioda cts » 25 feb 2025 05:52

cts ha scritto:Come bloccare lo strapotere delle app di Poste Italiane?
Le app di Poste Italiane pretendono di avere accesso ai dati del telefono. Ma non spiegano cosa ci fanno.
In rete aumentano le segnalazioni di utenti obbligati a condividere i dati di utilizzo del telefono per poter accedere ai servizi di Poste Italiane, come PostePay e BancoPosta. La richiesta servirebbe a verificare la presenza di software dannosi.
Un link sul sito di Poste riferisce che i dati personali degli utenti possono essere inviati anche ad altre società del Gruppo Poste Italiane per fini di profilazione e commerciali.


L’app delle Poste non chiede più accesso al telefono per cercare software dannosi
Poste Italiane cambia idea: per utilizzare l’app non sarà più necessaria l’autorizzazione di accesso al telefono per cercar software dannoso. Lo smartphone è già sicuro.

Avatar utente
cts

Admin
Messaggi: 8227
Iscritto il: 30 mar 2009 09:19
Modello: ex Peugeot Satelis
Cilindrata: 400
Km percorsi: 52.400

Come bloccare lo strapotere dell'industria cinematografica americana?

Messaggioda cts » 04 mar 2025 15:46

Come bloccare lo strapotere dell'industria cinematografica americana?
Chi aveva craccato i film su DVD della Warner Bros ha conservato i contenuti anche dopo 10 anni. Chi invece aveva legalmente acquistato con denaro sonante i DVD della Warner Bros , protetti da DRM anticopia, si è trovato dopo 10 anni dei dischi diventati totalmente illeggibili, senza che l’utente possa porvi rimedio. Coinvolti titoli di grande successo. Ah, ovviamente su quei DVD in Italia si paga la tassa del diritto di copia...


Torna a “Varie, leggi & valutazione concessionari”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite